Genova, 20 marzo 2017
Sono arrivata a quando Chiara e Lorenzo arrivano ad un accordo col loro padre per evitare lo scandalo.
Così aveva scritto Elena sul gruppo di WhatsApp fondato insieme a Carla, Umberto e Jacopo a seguito del rientro a Genova dopo il Festival di Sanremo: "Una grande famiglia", così l'avevano chiamato.
Per lei era stata una salvezza: non ce l'avrebbe mai fatta ad affrontare tutte le scoperte sulle sue origini da sola, forse nemmeno si sarebbe ad esse, senza i suoi tre colleghi.
Subito dopo arrivò un messaggio sulla chat, era di Jacopo:Allora adesso si arriverà al matrimonio tra i miei nonni!
Elena ricordò che il racconto si era interrotto il giorno prima proprio mentre Rita Roversi e Renato Lo Monaco erano più innamorati che mai e pronti a giurarselo davanti all'altare.
Allora dobbiamo assolutamente vederci per ripercorrerlo insieme!
Stavolta ad intervenire fu Carla, che non perdeva occasione per rivedere il suo amato capo-macchinista.
L'ultimo a scrivere fu Umberto, rivolgendosi più alla Sebastiani che agli altri due:Allora vediamoci al solito posto, quel giorno è cruciale soprattutto per te @ElenaAmore e per i tuoi nonni.
Quel messaggio la riempì di curiosità: non sapeva bene cosa intendesse il suo fidanzato, ma dalle sue parole il triangolo amoroso tra Giulia, Andrea e Lorenzo doveva aver rubato la scena agli sposi.
***
Uscì con l'album di fotografie e il quadernetto della nonna in borsa: i tre colleghi l'attendevano al bar vicino al porto che era diventato il loro posto.
<< Eccoti arrivata! >> esclamò Carla, correndo incontro all'amica per salutarla.
Venne Umberto dietro di lei, e baciò la Sebastiani.
<< Hai portato tutto? >> le domandò.
<< Sì, ho con me l'album e il diario >> rispose la ragazza, prendendo posto.
<< Anche perché i tuoi nonni hanno avuto un ruolo cruciale in quella giornata, quasi più dei miei... >> commentò Jacopo.
<< In che senso? >> chiese la figlia di Antonio Sebastiani.
<< Nel senso che Giulia e Andrea vennero insieme, ma al matrimonio ovviamente c'era anche Lorenzo. E come ormai sai, il giovane avvocato Guerrieri era molto geloso... >> commentò il capo-macchinista.
<< Quel giorno tua nonna si era confezionata un abito da sola: era bellissimo, di un rosso vermiglio che saltava subito all'occhio. Soprattutto degli invitati uomini... >> aggiunse la Grandini.
<< Guerrieri ha fatto una scenata davanti a tutti? >> ipotizzò Elena, sempre più curiosa.
<< Giulia non l'avrebbe mai amato e gliene dava ogni giorno dimostrazione. E lui sembrava aver abbozzato, dichiarando di voler prendere le distanze da sua moglie fin dal giorno in cui era nata tua madre, alla fine del 1967... >> cominciò Di Biase, iniziando un nuovo viaggio a ritroso nel tempo.***
Genova, 28 ottobre 1967
Erano quasi vicine la festa di Ognissanti e la data delle nozze tra Rita e Renato, quando a Giulia si ruppero le acque: fu portata d'urgenza in ospedale, dove venne raggiunta dai genitori, dai suoceri e dai colleghi di lavoro. Solo Lorenzo e la sua fidanzata Flora Clerici erano assenti e nessuno se ne stupì: dopotutto il giovane Molinari era il padre naturale del nascituro, ma la madre non gli aveva permesso di avere uno straccio di ruolo nella sua vita.
Il travaglio fu lungo e faticoso, ma alla fine gli sforzi della puerpera furono ripagati: alle undici e trenta del 28 dicembre, Giulia diede alla luce una splendida bambina, con la pelle chiara e radi capelli chiari.
Il dottor Guiscardi, che aveva guidato il parto, disse che la ragazza doveva riposare, e che i presenti non sarebbero potuti entrare tutti insieme.
I primi ad entrare furono i genitori di lei, Amanda e Roberto Fioretti, felicissimi di essere diventati nonni; quando se ne andarono entrò Andrea, proprio mentre sua moglie allattava la neonata, che osservò con espressione guardinga.
<< Mi auguro vivamente per te che non gli somigli >> esordì freddamente.
<< È appena nata, Andrea. Non è possibile stabilire a chi somigli... >> obiettò stancamente la giovane.
<< Non aspettarti che faccia i salti di gioia. Avrà il mio cognome e non le farò mancare niente, ma ricordati quello che ti ho detto: voglio dei figli miei, Giulia. Sbrigati a riprenderti perché dobbiamo cominciare ad adempiere ai nostri doveri coniugali, ma non aspettarti nient'altro da me: mi hai deluso troppo >> replicò lui, erigendo un muro definitivo tra di loro, che lei percepì come peggiore di quello di Berlino e della Cortina di Ferro messi insieme.
Guardò il marito che lasciava la stanza, poi i suoi occhi si spostarono sulla figlia.
<< Sai, piccolina? Spero proprio che somiglierai a tuo padre, quello vero. Il giorno del battesimo lo conoscerai >> le sussurrò all'orecchio.

STAI LEGGENDO
Tra le stelle e i fiori
RomanceGenova, febbraio 2017. A venticinque anni Elena Sebastiani è già coordinatrice delle attività della 67ª edizione del Festival della Canzone Italiana. Figlia di un discografico, è stata abbandonata a tre anni dalla madre Alba, di cui ha solo un dolci...