Sanremo, 9 febbraio 2017
Della settimana sanremese, la terza serata era forse la più attesa dopo la finale, in ordine di importanza: da anni ormai era dedicata alle cover, e tutti i cantanti si esibivano - da soli o in duetto con altri artisti - in brani appartenenti alla tradizione canora italiana, sia antica che recente; era l'occasione, per i partecipanti, di mostrarsi capaci di interpretare canzoni e soprattutto stili diversi dai loro.
Potevano accedervi tutti, sia gli artisti ancora in gara sia quelli eliminati, e soprattutto per loro la terza serata aveva un ruolo fondamentale: infatti le tre giurie - demoscopica, della sala stampa e del televoto da casa - avrebbero decretato chi avesse le carte in regola per essere ripescato e quindi ammesso di nuovo alla kermesse canora, addirittura fino in finale o al podio.
Per questo tutti, a partire da Carlo Conti e Maria De Filippi - la quale aveva rimediato un "bacio appassionato" nientemeno che da Robbie Williams, scatenando la gelosia presunta del marito Maurizio Costanzo, almeno secondo i meme che circolavano su Internet - si preoccupavano per la fluidità della scaletta e la buona riuscita della puntata; artisti, ospiti e dipendenti agivano di conseguenza.***
In tutto quel viavai, Elena meditava sull'ultima parte del racconto a ritroso sulla storia dei suoi nonni materni: cosa aveva portato Giulia a rimanere sulla sua convinzione - sposare Andrea - nonostante l'attrazione tra lei e Lorenzo fosse fortissima?
Quella mattina Molinari era venuto ad assistere alle prove, e Carla, Umberto e Jacopo si erano radunati attorno a lui: quando la Sebastiani fu davanti a loro, la loro attenzione si catalizzò su di lei. Evidentemente la stavano aspettando.
<< Elena, finalmente sei arrivata! >> esclamò la Grandini, venendole incontro.
<< Come stanno andando le prove? >> domandò la giovane coordinatrice delle attività.
<< Meravigliosamente. Certe cover da brividi >> commentò Jacopo.
<< Comunque ti stavamo aspettando, per continuare il racconto >> dichiarò Umberto, lanciandole un lungo sguardo significativo, che Elena ricambiò. La presenza di quel ragazzo era l'unica cosa che le dava serenità in tutta quella storia assurda cominciata da quando aveva messo piede nella Città dei Fiori.
<< Siamo arrivati alla Finale di Sanremo del 1967 >> rivelò Lorenzo, con un lungo sospiro.
<< Quella del suicidio di Tenco, immagino >> indovinò la Sebastiani, ricordando l'evento principale che aveva segnato profondamente la diciassettesima edizione del Festival di Sanremo.
<< La verità è che quella mattina, alle prove, nessuno immaginava quello che sarebbe successo qualche ora più tardi. Dopotutto, oltre alla buona riuscita del Festival, avevamo tutti ben altro per la testa... >> iniziò Molinari, seguendo la scia di nuovi ricordi.***
Genova, 28 gennaio 1967
Giulia aveva urgentemente bisogno di un caffè, mentre quella mattina si dirigeva in cucina: riuscire a mettersi a letto solo alle due, per tre giorni di fila, era parecchio stancante.
Le dava fastidio la luce del Sole, mentre sua madre la accoglieva con una tazza fumante.
<< Ecco cosa vuol dire lavorare ad una cosa così impegnativa come il Festival di Sanremo! Ore piccole e sonno irregolare... >> sospirò mentre la figlia si accomodava al tavolo della colazione.
<< Ancora con questa storia? Tanto oggi è l'ultimo giorno... >> disse quest'ultima in tono mesto.
<< Lo dici come se ti dispiacesse >> osservò Amanda.
<< Certo che mi dispiace, mamma! In questi giorni ho vissuto un'esperienza unica che probabilmente non ripeterò mai più! >> motivò Giulia, non capendo le convinzioni contrarie di sua madre.
<< Lo so, è stato tutto luccicante e meraviglioso, ma è bene che tu sappia che presto avrai altre priorità. Presto sarai sposata con Andrea, e dovrai pensare alla casa e alla famiglia... >> le ricordò per la millesima volta la donna.
<< Che felicità... >> mugugnò la giovane tra un morso ad un biscotto e un sorso di caffellatte.
<< Hai detto qualcosa? >> fece l'una.
<< No, per carità. Sono letteralmente in fibrillazione per l'attesa... >> replicò l'altra, cercando di non trapelare troppo la scocciatura che le generava il pensiero di una vita ovvia, programmata, piatta e senza sorprese. Ma soprattutto, di non trapelare l'infelicità di doversi separare dall'unico che era stato in grado di farle aprire gli occhi sui suoi sogni e sulle sue capacità: Lorenzo Molinari.
Il bacio che si erano scambiati aveva messo in crisi tutte le sue certezze e le sue convinzioni che vedevano il matrimonio come unica vera forma di realizzazione realizzazione per una donna.
Avrebbe voluto che quel Festival non finisse mai: invece doveva abituarsi al fatto che presto la sua vita sarebbe stata stravolta.
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Tra le stelle e i fiori
RomantizmGenova, febbraio 2017. A venticinque anni Elena Sebastiani è già coordinatrice delle attività della 67ª edizione del Festival della Canzone Italiana. Figlia di un discografico, è stata abbandonata a tre anni dalla madre Alba, di cui ha solo un dolci...