Capitolo 26

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Genova, 27 marzo 2017

La fine della storia della sua famiglia materna lasciò Elena letteralmente spiazzata.
<< Ma... Perché l'ha fatto? Perché si è andata a buttare dal Ponte Morandi così, di nascosto? >> domandò al padre e a Miriam, che si guardarono tra di loro con aria mesta.
<< Me lo sono chiesto a lungo, quando successe. Poi la polizia, proprio mentre riesumavano il suo cadavere, mi disse che aveva denunciato Andrea Guerrieri e presto sarebbero state aperte delle indagini su di lui. Gli prese un infarto poco prima che ciò avvenisse e allora ho capito: era una persona troppo buona per assistere al tracollo di qualcuno, anche se questi le aveva fatto male. E per questo l'amavo: non conosceva cattiveria né rancore >> confessò Antonio.
<< Tuo padre mi chiese se sapevo qualcosa, ma a me Alba non aveva confessato nulla: avevo escluso qualsiasi tipo di preoccupazione, negli ultimi anni della sua vita mi sembrava serena >> ammise Miriam.
<< Con il tempo ci siamo innamorati. Immagina cos'hanno scritto i giornali... >> fece il discografico.
<< La gente non si smentisce mai >> sospirò la cantante.
<< I giornalisti sanno quali storie gettare in pasto alla gente. Per questo sono contenta che almeno la nonna e la mamma siano state preservate dallo scandalo. Adesso scusate, vorrei andare dal nonno >> dichiarò la ragazza, preparandosi per uscire.
Lorenzo era il primo che l'aveva indotta a capire chi fosse veramente: Elena considerò giusto informarlo immediatamente che ormai era a conoscenza di tutta la storia.

                                      ***

Andò a trovarlo a casa di sua figlia Daniela, la quale lo accudiva da quando era stato dimesso dall'ospedale.
Ormai aveva imparato ad andare d'accordo con quella zia naturale che i primi tempi non poteva vederla: si era resa conto che Elena non aveva colpa, così come non ne aveva avuta sua madre Alba.
Quando suonò al campanello, la Marra le aprì la porta e la Sebastiani notò che la donna sembrava essere invecchiata di colpo di almeno dieci anni: aveva le occhiaie profonde e bluastre sotto gli occhi, le gambe magre con le vene scure in rilievo, la ricrescita dei capelli sempre più larga.
<< Oh, sei tu. Vieni, entra. Tuo nonno non vede l'ora di vederti... >> la fece accomodare la donna, introducendola verso la stanza di Lorenzo.
<< Perché è a letto? Non si sente bene? >> domandò subito la ragazza.
<< È un po' stanco in questi giorni. Ma sapeva che in questi giorni tuo padre e sua moglie ti avrebbero raccontato l'ultima parte della storia... >> commentò l'una, bussando alla porta.
L'altra si mise accanto a lei, preoccupata per quella misteriosa ricaduta della salute del nonno.
<< Chi è? >> fece la voce di Molinari da dietro la porta. Dalla voce stanca sembrava molto più vecchio: magari si era trattato di qualcosa di improvviso, che spiegava anche la stanchezza di Daniela.
<< Papà, è venuta a trovarti Elena >> rispose quest'ultima.
<< Falla entrare >> disse suo padre.
Daniela introdusse Elena nella stanza, e la giovane si accorse di quanto fosse precipitata la situazione, nonostante la Marra non avesse voluto far trapelare troppo la notizia per evitare i paparazzi: il medico personale di Molinari gli aveva consigliato di tenere una flebo.
<< Ciao, nonno >> lo salutò, sedendosi accanto a lui.
<< Ciao, tesoro >> replicò l'anziano autore, prendendole la mano.
<< Vi lascio soli >> si congedò Daniela, uscendo: sapeva che quel momento era solo loro.
<< Allora? >> volle sapere Molinari.
<< Papà e Miriam mi hanno raccontato tutto: all'inizio non avevo accettato il suicidio della mamma, ma adesso so perché l'ha fatto >> confessò emozionata la Sebastiani.
<< Tua madre era coraggiosa, proprio come Giulia. Le ho amate con tutto me stesso, sebbene non potessi stare loro accanto. Tu hai tutto di quelle due donne meravigliose. E io sono felice di avertele fatte conoscere e soprattutto di aver conosciuto te... >> sentenziò l'uomo, ma appena ebbe pronunciate le ultime parole, contrasse il viso in una smorfia di dolore, come se fosse rimasto senza fiato.
<< Nonno, che ti succede? >> saltò su la giovane, sconvolta.
<< Nonno! Aiuto! Daniela, il nonno sta male! >> gridò poi, sperando che la Marra venisse. Questa accorse subito dopo, e davanti ai suoi occhi si stagliava la fine di quel padre che aveva sognato un'altra vita, ma che in fondo le aveva voluto bene.
<< Non c'è niente da fare... Ha portato a termine la sua missione... >> affermò sconsolata la donna.
<< Ma quale missione? >> chiese Elena, in preda al panico.
<< Che tu sapessi la verità su tutto. Poi sarebbe potuto morire in pace >> ammise Daniela.
Intanto, l'anima di Lorenzo Molinari lasciava lentamente il suo corpo, ricongiungendosi alle donne della sua vita: Giulia Fioretti e Alba Sebastiani.
Adesso sarebbero stati insieme per sempre, nessuno li avrebbe più divisi: né avvocati, né ballerine né segreti.

                                     ***

Genova, 31 marzo 2017

I funerali si svolsero di mattina, era una giornata di sole che strideva con la tristezza del momento.
Alla funzione, oltre ai Sebastiani, erano presenti anche i Di Biase, i Gradini, i Lo Monaco, i Marra e anche Viviana Demagisti da Lugano.
Umberto era vicino ad Elena, la stringeva forte; Carla e Jacopo erano accanto a loro, guardandosi come se sapessero qualcosa di cui non era ancora al corrente nessuno.
Quando la tomba venne interrata, ciascuno dei presenti lanciò una rosa bianca, prima che la cassa venisse ricoperta di terra.
Non appena la cerimonia finì, la figlia di Andrea Guerrieri e Sara Demagisti si avvicinò ad Elena.
<< Mi dispiace, era una brava persona >> espresse il suo cordoglio, prendendo le mani della ragazza.
<< Ha portato a termine il suo compito: fare in modo che io sapessi tutto >> spiegò questa.
<< Siamo tutti convinti che si sia ricongiunto a Giulia ed Alba >> aggiunse Umberto.
<< Quando ami qualcuno che non c'è più, non fai che vivere per il pensiero di poter tornare da lui... Come lo capisco... >> sospirò Viviana, pensando al suo defunto marito.
Dopodiché la donna si congedò, e i due ragazzi vennero raggiunti dagli amici Carla e Jacopo.
<< Ragazzi, vi dobbiamo dire una cosa... >> esordì Lo Monaco.
<< Cosa? >> chiese la Sebastiani.
<< Anche se pare brutto, in queste circostanze... >> aggiunse imbarazzata la Grandini.
<< Non vi preoccupate >> li rassicurò Di Biase.
<< Beh, allora... Sappiate che state per diventare zii >> confessò la ballerina.
Elena e Umberto guardarono la loro interlocutrice con occhi sgranati.
<< Aspettiamo un bambino! >> esclamò poi.
Sorrisi inaspettati spuntarono sui volti dei due giovani, che abbracciarono i loro amici.
<< Ma è una notizia bellissima! >> si congratulò la giovane discografica.
<< Non sappiamo ancora di che sesso sarà, ma se sarà una femmina volevamo chiamarla Alba, e se sarà un maschio Lorenzo >> ammise il capo-macchinista.
<< Sarebbe una bellissima idea! >> dichiarò Elena.
Sentiva che sua madre e i suoi nonni non se n'erano andati completamente: in un certo modo sarebbero continuati a vivere.

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