Capitolo 25

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Lugano, 25 marzo 2017

Elena non era riuscita a dormire granché dopo la visita e il racconto di Viviana Demagisti: era una donna piena di rimpianti, che ancora si dava la colpa per la morte di Giulia.
Si era messa a piangere, alla fine del racconto: Antonio l'aveva rassicurata, dicendole che non aveva colpa, che Andrea Guerrieri aveva strumentalizzato anche lei e sua madre; le scelte sbagliate durante lo scandalo di Tangentopoli avevano fatto il resto.
Era riuscita a recuperare un po' di sonno tra le cinque e le otto del mattino, quando un brivido di freddo l'aveva svegliata, nella camera d'albergo dove alloggiava: nonostante aprile fosse vicino, il clima svizzero era molto rigido.
Subito dopo che ebbe aperto gli occhi, sentì lo smartphone squillare: Umberto le aveva mandato un dolce messaggio di buongiorno su WhatsApp.
Sorrise, pensando che gli avrebbe raccontato la fine della storia una volta tornata: gli rispose con altrettanta dolcezza, prima di scendere nella sala da pranzo per fare colazione.

***

Trovò suo padre e Miriam che facevano colazione intorno ad uno dei tavoli vicino alle finestre, da dove si stagliavano maestose le Prealpi Luganesi, con i picchi innevati che brillavano al sole: sembrava una puntata della fiction "Un passo dal cielo", in onda il giovedì sera su Rai Uno e ormai arrivata alla quarta stagione.
Un sorriso malinconico le salì spontaneo sulle labbra, prima di dirigersi verso il tavolo della sua famiglia: pensò che quasi due mesi prima tutto era cominciato proprio nella sala da pranzo di un albergo, l'Hotel Sanremo, dove suo nonno Lorenzo le aveva cominciato a raccontare quella storia che ormai stava volgendo al termine; e lei, di quel termine, aveva curiosità e paura al tempo stesso.
Ma in quel momento non ci voleva pensare, perciò raggiunse la sua famiglia.
<< Buongiorno, cara! >> esclamò suo padre.
<< Buongiorno >> li salutò Elena, sedendosi anche lei.
<< Stavo dicendo a tuo padre che la marmellata di questo hotel sembra di plastica >> commentò allegramente Miriam.
<< E io stavo dicendo a Miriam che in tutti gli alberghi le confetture sono così >> replicò bonariamente Sebastiani.
<< Per fortuna Viviana ci ha regalato delle marmellate. È diventata brava, con gli anni. Magari ci rifacciamo la bocca, al ritorno... >> ricordò loro la ragazza.
Sapeva che, una volta a Genova, avrebbe aggiunto al puzzle l'ultimo pezzo, ma in quel momento non voleva pensarci: intendeva godersi l'ultimo giorno in Svizzera.

***

Si mise a guardare il panorama dalla terrazza al primo piano: la fresca aria alpina le arrivava in faccia, a volte accarezzandola, altre schiaffeggiandola; sembrava quasi che anche la natura avesse cominciato a comportarsi come la sua storia familiare.
Intorno a lei, le persone parlavano, scattavano fotografie e selfie, postavano stories su Instagram, scrivevano al PC o al tablet.
Tirò fuori il diario di sua nonna: l'aveva finito di leggere al ritorno da casa di Viviana, ma non poteva fare a meno di rivedere di nuovo quelle pagine piene di paura, dolore, angoscia e voglia di riscatto; Giulia e Lorenzo avevano dato davvero un'altra possibilità al loro amore, prima che quel terribile incidente d'auto portasse via la Fioretti.
<< Sono belle, vero? >> fece la voce di suo padre, venendo dietro di lei.
<< Oh, sì. Anche se fa un po' freddo >> commentò la ragazza.
<< Perché sei nata sul mare. Anche tua madre non sopportava il freddo, per questo le piaceva così tanto Rapallo. Ci siamo andati fino alla fine >> ammise con un sospiro il discografico.
<< Lo so. È l'ultimo ricordo che ho di lei >> confessò Elena, ripensando al suo sogno.
Non aggiunse che da qualche tempo sognava il momento esatto in cui sua madre si buttava dal Ponte Morandi: non voleva rovinare quell'attimo di poesia, sporcandolo con ipotesi campate in aria.

***

Genova, 25 marzo 2017

Il viaggio fu calmo e silenzioso, ma a differenza dell'andata, Elena aveva più consapevolezza.
Quando furono di nuovo a casa, Antonio e Miriam diedero appuntamento ad Elena un'ora più tardi nello studio di Villa Sebastiani: ognuno di loro si sistemò, mettendosi comodo; sarebbe stata una lunga chiacchierata, quella che avrebbe riguardato la fine della storia.
La giovane si incamminò al momento prestabilito verso lo studio: il suo cuore batteva ad ogni passo.
Bussò alla porta, suo padre la fece accomodare.
<< Allora, sei pronta? >> le domandò suo padre.
<< Sì, lo sono sempre stata >> rispose lei.
<< Te lo chiediamo perché l'ultima parte di questa storia è potente, difficile. Capirai perché te l'abbiamo nascosta per così tanto tempo... >> intervenne Miriam.
<< Lo so che mi dovevate proteggere, ma se un mese fa il nonno è venuto a cercarmi, a Sanremo, un motivo ci sarà... >> ribatté giustamente Elena.
<< Proprio da Sanremo stiamo per ripartire. Avevo detto a tua madre che non era il caso di accompagnarmi al Festival. Che le avrebbero fatto un sacco di domande, di interviste contro la sua volontà. Ma a lei non importava, venne con me e portò anche te, che all'epoca eri neonata... >> ricordò Antonio, perdendosi nei pensieri degli ultimi anni con la sua prima moglie.

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