1. take your shirt off| miu iruma

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Richiestina di deidaraisart

Type: Miu Iruma x fem! Reader

Warnings: -

spero che ti piaccia-
mi è piaciuto scrivere questa os uvu
anyway, scusa se è un po' corta ma ho cercato di non farla troppo lunga perché a volte non mi so davvero contenere e arrivo a circa 2000 parole e poi annoia—
vabbè la smetto di parlare.

song: take your shirt off// millionaires

***

«Merda!»
Miu Iruma era nel suo laboratorio.
Imprecò quando si accorse di essersi tagliata sul braccio; ma decise solamente di asciugare il sangue che le stava uscendo, per poi tornare alle sue invenzioni.
Doveva lavorare.
Lavoro. Lavoro. Lavoro.

Lavorare alle sue invenzioni le teneva la testa occupata.
Le evitava che i pensieri prendessero il sopravvento, e soprattutto, la distraeva dalla situazione in cui si trovava.
E cioè, un killing game.

Il suo lavoro venne interrotto quando sentì qualcuno bussare al suo laboratorio.
In risposta, Miu fece un misto tra un ringhio e un verso di approvazione.

Da dietro la porta, si sentì un: «Lo prendo come un "avanti".»
Miu alzò lo sguardo.
Avrebbe riconosciuto quella voce ovunque.
T/n T/c spalancò la porta, per poi guardare Miu e sospirare.

«Miu, dovresti smetterla di lavorare ogni tanto. Prenditi una pausa!»
«Oh hey, ciao anche a te, zuccherino.»
La chiamò con quel soprannome che la faceva tanto arrabbiare.
T/n sospirò.

Era una delle poche persone che si interessavano di Miu.
Probabilmente, lo facevano solo lei e Keebo, ma ok—sempre meglio di niente, insomma.
Nessuno si era mai preoccupato di vedere oltre le apparenze e di cercare di conoscere veramente Miu Iruma.
Beh, tutti tranne lei.
E da un lato, ad Iruma la cosa piaceva, dall'altro, la spaventava.

T/n si sedette affianco a Miu, che non l'aveva neanche degnata di una risposta.
«A cosa lavori?» le chiese, poggiando i gomiti sul tavolo.
«Mh, nulla di che.»
«Capisco.»

T/n iniziò ad osservarla mentre lavorava.
Miu Iruma era probabilmente una delle ragazze più belle che lei avesse mai conosciuto: bel viso, bel corpo.
E poi, era di un'intelligenza straordinaria.
La osservò notando ogni particolare, come la lingua leggermente fuori e poggiata sul labbro superiore; lo sguardo concentrato e il taglio sul braccio.
No aspetta— il taglio sul braccio?
T/n aggrottò le sopracciglia.
«Miu, ma ti sei almeno accorta che ti sanguina il braccio?!»
«Mh? Oh, sì.»

Sbuffò.
Era mai possibile che quella ragazza pensasse solo al lavoro?
La tolse di mano quello che stava costruendo, costringendola ad alzarsi.
«Ma- ehy! Ma che cazzo, stavo lavorando!»
Miu protestò.
T/n la prese sottobraccio e la trascinò fuori dal suo laboratorio.
«Andiamo. Devi bendarti il braccio.»
«Ma veramente i-»
«Huh-huh! Non si discute. Tornerai a lavorare dopo.»

Miu cercò di sembrare infastidita dall'atteggiamento di T/n, ma il sorriso che aveva sulle labbra la tradiva.

T/n T/c era una delle poche persone che si interessavano a lei.
E ora che ci pensava, la cosa non le dispiaceva affatto.

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