Richiestina di: S1ckB0y_Scusa per il ritardo enorme Sammy :')
Spero ti piaccia muah.Type: maki harukawa x neutral! Reader
Warnings: despair au, kind of fluff (?)
***
«Dico bene, Ultimate assassin?»
T/n guardò, quasi paralizzatx, la scena davanti i suoi occhi svolgersi come fosse solo la scena ripetuta di uno spettacolo in seconda serata, sbiadito, sgualcito e visto e rivisto mille volte.
Cliché.Era inerme. Purtroppo però, la vita non è un film. Niente rallenty. Accadde tutto molto in fretta, infatti: Kokichi Ouma che parlava, straparlava, tirava fuori dalla sua piccola ma perfida bocca fiumi di parole così velocemente che non lo si riusciva a seguire; Maki Harukawa che lo stringeva al collo fino a fargli divenire il collo viola e le labbra bianche; tutti intorno che, esattamente come T/n, guardavano spaventati ma storditi; e infine, Kokichi che pronunciava quelle parole.
Quindi...era così? Maki Harukawa, la ragazza con la quale T/n stava lentamente iniziando a lasciarsi andare, la ragazza dalla bellezza così rigida e perfetta da sembrare finta, la ragazza che lxi guardava di sottecchi...non era l'Ultimate child caregiver.
Ora, non che a T/n interessasse tanto quale fosse veramente il talento di Maki. Quello che gli interessava era il perché.
Perché mentire a tutti? Perché mentire a lxi?
In effetti, ora che ci pensava, T/n era statx veramente stupidx a non accorgersene. Già solo guardando quella ragazza si capiva tante cose di lei: la forza immane che possedeva, il modo calmo e freddo e composto in cui parlava, alcune delle cicatrici che aveva intravisto sulle sue braccia quando la felpa che indossava si alzava e le lasciava scoperta un po' di pelle in più.Ma a T/n piaceva Maki. E tanto.
Gli piacevano quegli occhi plumbei e quella voce calma.
Quindi, quando la guardò dirigersi come un fulmine in camera sua, quasi come fosse ferita da quello che era appena accaduto, non poté fare a meno di inseguirla.
Purtroppo, le sue gambe non si erano mosse in tempo, perché si ritrovò giusto con la porta della camera di Maki sbattuta in faccia.
Ma non aveva intenzione di lasciar perdere. Non ora. Non con lei.
Allora T/n deglutì, fece un gran respiro e bussò alla porta dell'Ultimate assassin.
Nessuna risposta. Bussò di nuovo.«Chiunque tu sia. Va via.»
T/n sospirò. «Maki...sono io.»
«Ho detto va via. Non mi importa chi cazzo sei.»
T/n iniziò a mordersi l'interno della guancia nervosamente. Maki gli faceva un po' paura in quel momento, ma non aveva intenzione di darsi per vintx.
Quindi schiarì la gola e continuò, imperterritx.
«Senti. Lo so che non è un buon momento per te-o meglio, non lo è mai, ma specialmente in questo caso lo è ancora di meno, ma- ma ho bisogno di parlare con te, Maki. Solo un minuto.»
Non poteva vederla dall'altro lato della porta, ma era più che convintx che in questo momento lxi e Maki si stessero guardando.
La sentì sospirare.
«...Solo un minuto?»
«Solo un minuto. Un minuto e poi potrai fare quello che vuoi: sbattermi la porta in faccia, insultarmi, uccidermi..»
Maki lx interruppe.
«Io non ho intenzione di ucciderti. So che l'hai pensato perché sono l'ultimate assassin.»
Improvvisamente, la voce di Maki si fece più roca e rigida di quanto non fosse già. Era chiaramente arrabbiata.
Bella mossa, T/n. La prossima volta vedi di chiudere quella bocca e di stare zittx.
«No, io- ah, non intendevo quello! Seriamente, io...io non ho mai creduto che tu volessi uccidermi. E mai lo farò, perché mi fido di te. Quindi...mi fai entrare?»
Ci fu un minuto di silenzio. Un minuto di ansia in più per T/n, un minuto occupato a mordersi la guancia ancor più forte, così forte da farsi uscire quasi il sangue. Era una cosa che faceva spesso. Da quando era in quel killing game, ancora di più.
Poi Maki sospirò di nuovo e aprì la porta.
«Entra. Velocemente, grazie.»
T/n dovette sforzarsi di trattenere un sorriso, anche se un piccolo sogghigno scappò lo stesso.«Un minuto.»
T/n annuì. Pensò prima a cosa dire, poi semplicemente la guardò.
«Perché?»; questa alla fine l'unica parola che uscì dalla sua bocca dopo aver pensato a tutte le parole da dirle.
Maki aggrottò le sopracciglia. «Che cosa?»
«Perché nascondere il tuo vero Ultimate?» si interruppe, poi si avvicinò di poco a lei: «Di cosa avevi paura, Maki?»
Maki abbassò lo sguardo. A T/n sembrò di vederla quasi sghignazzare tristemente, ma non ne era sicurx.
«Ti facevo più intelligente di così, sai, T/c. Avevo paura di come avreste potuto reagire tutti voi...e facevo bene, visto che dopo che ho lasciato per terra Ouma mi avete guardato tutti come se fossi un mostro. Compresx tu.»
«No, no, no! Io non ti ho mai guardata come un mostro! Non potrei mai!»
A quel punto Maki alzò lo sguardo verso di lxi. Si scambiarono uno sguardo silenzioso, ma che parlava con il linguaggio delle anime.
Poi la ragazza parlò.
«Piuttosto, io mi chiedo perché ti ostini a cercare di capirmi. Perché hai così tanta pazienza con me, perché passi del tempo in mia compagnia, perché non mi trovi strana e spaventosa come tutti gli altri-»
«Cristo, Maki, ma non lo capisci? È perché ti trovo fantastica. Perché mi piaci, mi piaci da morire, e penso che tu sia tostissima. E bellissima, soprattutto...adoro il modo in cui i tuoi occhi guardano i miei, il modo in cui ti muovi e il modo in cui parli. Tutto di te mi fa impazzire...Tu mi fai impazzire.»
Quando T/n si rese conto di quanto aveva straparlato, era troppo tardi.
Si fermò di colpo, il respiro affaticato e le mani che stringevano i capelli.
Maki, di fronte a lxi, aveva la bocca leggermente aperta dallo stupore, le guance rosse e gli occhi lucidi. E un po', sorrideva.
Ma non diceva nulla, non parlava.
E quel silenzio a T/n non piaceva affatto.«Mi...mi sa che il mio minuto è passato abbondantemente.»
Dopo questo, si diresse velocemente alla porta di camera della ragazza, ma lei lx fermò afferrandogli il braccio.
«No. In realtà, mancano ancora...dieci secondi.» Disse, guardando l'orologio che era sopra un mobile della sua stanza.
E finalmente, Maki sorrise. Sorrise solare, felice, con il cuore che batteva a mille come una ragazzina alle prese con la sua prima cotta.Dieci secondi.
Allora T/n si decise finalmente a farlo.
La baciò. E fu un bacio tremila volte meglio di tutte le versioni che ne aveva immaginato.
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꒰ heaven ; danganronpa one-shot(s) ꒱
Aléatoireogni rivoluzione inizia e finisce con le sue labbra