4.Per ora.

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~Martha~

🍀


L'alba è sempre stato uno dei momenti della giornata che più preferisco.
Quel breve lasso di tempo fra il buio e la luce, in cui un nuovo giorno sta per iniziare.

C'è silenzio, rotto soltanto dal cinguettio degli uccelli.

«Che stai facendo?»

È Alice.

Cammina lentamente, prendendo posto davanti ai miei occhi.

«Non lo vedi? Giardinaggio».

«Scusa credo di non aver capito bene» mi rivolge un'occhiata sospettosa.

«No hai capito benissimo»

Alice schiude le labbra, mostrandomi il suo stupore nel sentire la mia affermazione.

«Oh mio dio, tu fai giardinaggio!»

«È quello che ho detto!»

Inizia a darmi sui nervi.

«E perché? Hai battuto la testa?»

Alice arriccia le labbra e mi scruta attentamente. Non ci vuole un genio per capire che si sta trattenendo dallo scoppiare a ridere.

«No, la madre di Lucas mi ha dato dei bulbi, pensava che coltivare una vita nuova potesse distrarmi dalle preoccupazioni che attanagliano»

«Ah..... un'idea stramba ma carina... e sentiamo ti fa stare meglio?» dice, non riuscendo più a trattenere una risatina.

«Oh, sì non immagini. Mi sento già meglio... guarda qui...li avevo riposti in cantina finché stamattina non li ho presi dalla scatola...»

Sventolo davanti ai suoi occhi uno di questi cosi ripugnanti e puzzolenti.

«Hanno sviluppato una specie di muffa...»

Alice arriccia il naso disgustata.

«Be' io non me ne intendo ma non credo che da qui possa nascere qualcosa»

Alzo gli occhi al cielo lanciando il bulbo nella buca per poi sotterrarlo.
Il problema è che con mia suocera c'è sempre qualcosa che non va e ho intenzione di non deluderla più di quanto lo sia già. Fisso nel terreno la paletta, mi levo i guanti e mi alzo in piedi lasciando i miei bulbi al loro triste destino.

Inizio a camminare.

Alice mi segue.

«Perché non li butti via?»

«Magari fosse così semplice, ci sono occhi dappertutto...»

Sospiro.

«Poveri bulbi» commenta Alice.

«Se ti fa stare più tranquilla vedrai che tra qualche giorno il loro colore sprizzerà dappertutto...»

«Allora forse un giorno imparerai a non dire bugie»

Mi volto e fingo una faccia scioccata e Alice scoppia a ridere.

«Basta parlare di bulbi, vado a cambiarmi e andiamo al Flounder», varco la porta di casa.

«Oggi non vai al tuo chiosco?»

«Mh... forse nel pomeriggio. Questa mattina ho lasciato Achille da solo. È in prova, lo sapevi che sa fare le meringhe? Potrebbe essere la mia parte complementare» dico sognante mentre ricordo di quelle soffici nuvolette bianche che ha preparato ieri pomeriggio.

Diario Di Martha Johnson - (Note Perfettamente Imperfette)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora