13.Cento volte.

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~Lucas~

In verità
non esiste nessun momento giusto
Esiste cosa vuoi
E cosa non vuoi

❤️‍🩹

Ci sono due modi per vivere la vita: come se niente fosse un miracolo o come se tutto quanto lo fosse.

La Vigilia di Natale arriva prima di quando immaginassi e quella sera diventa la più lunga di una interminabile serie.

Sin dal primo momento in cui metto piede a casa dei miei, mia madre mi tiene sottocchio come se avessi architettato di infilarmi una forchetta dritto al cuore nel bel mezzo del dessert. Ne ho la conferma quando la prima e l'unica volta che vado al bagno per pisciare, me la ritrovo fuori dalla porta perché, cito testuali parole: "Lukino pensavo che si fosse fulminata la lampadina e volevo accertarmi che non rimanessi al buio tutto solo", come se un po' di buio possa mettere a repentaglio la mia incolumità.

Considerato che sono sorvegliato a vista, approfitto soltanto del momento in cui Electra e Gabriel recitano le loro poesie di Natale per controllare il telefono e accertarmi che non ci siano messaggi o chiamate perse. Trascorro le ore successive ad ascoltare i racconti "elettrizzanti" di mio fratello Carlos; mio nipote Jeremias è accompagnato dalla sua nuova ragazza Stacy perché, udite udite, la sua ex era una "stronza senza cuore" che l'aveva piantato per il fratello della sua compagna di stanza "un palestrato senza palle".

Apparentemente tutti sembrano sereni, il cibo finisce velocemente, le risate non si risparmiano e le urla dei bambini che giocano neanche, ciò nonostante nessuno osa chiedermi quello che tutti i presenti vogliono sapere: "Martha quando arriva?".

La verità? Continuo a fissare l'orrendo orologio a cucù immaginando le lancette partecipare ad una maratona contro il tempo. Poi ad un tratto Alice esclama: "Babbo Natale non è un uomo di molta pazienza" e mai come allora mi sono trovato d'accordo con lei.

Non sono noto per la mia remissività e se un tempo avrei fatto uno sforzo per non essere il solito guasta feste, questa sera fremo come sentissi il pepe salirmi su per il culo. Con Olly dormiente tra le braccia ed Electra euforica ce ne torniamo a casa. Quella notte divento riconoscente a Babbo Natale per tutti gli anni avvenire. Nell'istante in cui sento il suo minuto corpo caldo arrampicarsi contro il mio, il cuore inizia a fare i fuochi d'artificio. Stretta nella morsa delle mie braccia, mi lascio cullare dal suo profumo, sentendo il suo respiro sincronizzarsi al mio e in quel frangente tutte le mie preoccupazioni vengono schiacciare come piccoli moscerini nell'aria.

Il mattino seguente è stato anche meglio.

Sembrava come se non se ne fosse mai andata via, per i giorni successivi mi sono impegnato ad ignorare quel piccolo campanello d'allarme all'altezza del cuore che evitava di farmi scoppiare le coronarie, consapevole fin da subito che prima o poi quell'idillio sarebbe terminato. Perché quando ero sul punto di aprire bocca venivo frenato da un improvviso lapsus cerebrale finendo a fare sesso come fosse uno sport agonistico a cui stavo vincendo. Nel nostro letto, sotto la doccia, sul piano della cucina, nello sgabuzzino del Flounder, contro le finestre del mio vecchio appartamento. Ho continuato a svegliarmi ogni mattina con un discorso motivazionale, dovevo darmi una mossa e strappar via la notizia come un cazzo di cerotto. Ma Martha mi ha battuto nei tempi ancora una volta. Quel giorno all'aeroporto l'ho baciata come se volessi consegnarle tutto il mio ossigeno fino all'ultima particella conficcata nei miei polmoni. Poi quando l'ho vista oltrepassare il gate per la seconda volta il cuore si è sgonfiato come un palloncino iniziando a volare agitandosi senza posa per poi crollare su un mucchio di gomma flaccida alla bocca nello stomaco.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 03, 2023 ⏰

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Diario Di Martha Johnson - (Note Perfettamente Imperfette)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora