CAPITOLO 11 : Un preside bizzarro

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Era lunedì mattina.

Avevo aspettato con tantissima ansia questo giorno durante il weekend, non vedevo l'ora di andare a scuola per consegnare la delega dei miei genitori per il viaggio-studio e fargli qualche domanda al preside.

Arrivata davanti alla presidenza, aprii la porta e vidi una grande scrivania avvolta in una stanza molto grande con pareti bordeaux che facevano risaltare molto bene il parquet marrone scuro. Dietro la scrivania, seduto su una grande poltrona il pelle, c'era seduto il famoso preside della mia scuola, che vidi per la prima volta.

"Buongiorno preside."

"Buongiorno, tu sei la studentessa..?"

"Charlotte Maressa."

"Ah, Maressa, perfetto accomodati pure."

Mi sedetti di fronte a lui, in una comodissima poltrona bianca sempre in pelle, dove ci sprofondai con tutto il corpo.. era comodissima.

"I professori parlano molto bene di te.. dicono che sei un' alunna piuttosto intraprendente, cogli subito al volo e hai pienissimi voti.."

"Beh sì, è un lungo periodo dove mi sto dedicando praticamente solo allo studio ogni giorno."

"Bene, è questo che dovrebbero capire quelli stronzi dei tuoi coetanei, non fanno altro che rompere ogni cosa che si trova in questa scuola oltre ai miei coglioni e fanno di tutto e di più, a parte che studiare e ogni anno ci tocca bocciarli e ritrovarceli per lunghi anni in questa fottuta scuola."

Lo guardai con aria sbalordita, non era solito sentire parlare un professore o il preside della scuola in modo.. come dire... così aperto?

Fece una breve pausa sospirando e facendomi sentire il suo alito pesante mischiato a.. whisky? Ma c'era qualcuno di normale in questa scuola?

"Comunque, sono uscito un po' fuori binario, immagino tu sia qui per il viaggio, giusto?"

"Sì, volevo venirle a riferire che accetto il viaggio e a portarle la delega"

"Perfetto, dammi pure. Hai qualche domanda da farmi?"

"Sì emh.. ecco, vorrei solo sapere dove alloggeremo e se bisognerà pagare qualcosa"

"Alloggerete a casa delle famiglie che si occupano di questo viaggio, le spese saranno tutte a carico loro e voi non vi dovrete preoccupare di niente, le attività dipenderanno da loro."

"Va bene, io sono apposto così"

"Perfetto signorina Maressa, ti posso chiedere un favore?"

"Mi dica preside"

"Può scrivere il suo nome nella lista che si trova in corridoio nella bacheca apposita per la gita?"

"Va bene, arriderci"

"Arrivederci."

Mentre scrivevo nella lista il mio nome per partecipare al viaggio-studio, guardai chi altro partecipava come me. Vidi lunghe sfilze di persone, ma non ne riconobbi nemmeno una, ero un po' preoccupata, chissà come sarebbe andata questa gita..

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