Capitolo 17: Cambridge

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Arrivati in aeroporto avevamo l'affanno. Pensai che se non avremmo corso l'aereo sarebbe partito sicuramente senza di noi.
Quel giorno mi sentivo particolarmente felice. Se pur non avevo fatto l'amore con Matt, ero contenta di aver fatto le mie prime esperienze con lui, sì perché era con lui che mi sentivo a mio agio.
Appena salimmo sull'aereo Matt mi ricordò che lui dovette andare nei posti di prima classe.
"Char, devo andare al mio posto, ci vediamo a Cambridge allora!"
"Ah già.. va bene."
Non ero per niente contenta, avrei voluto passare il mio primo viaggio in aereo con lui, condividendo tutte le mie paure, mica potevo stritolare il braccio di un vicino sconosciuto..
Appena trovai il mio posto, vidi che si trovava vicino a una persona al quanto trascurata; subito dopo mi sedetti e a riempire le mie narici fu un fantastico odore di sudore e sporco. Avevo previsto un viaggio più lungo del previsto.
Per mia grande fortuna, aveva con me la felpa di Matt che mi aveva lasciato mettere a casa sua. Mi sniffai letteralmente ogni parte di quella maglia.
Non sapendo cosa fare, decisi di chiudere gli occhi.. un attimo dopo mi sentii toccare la spalla.
"Ehi Char"
"Che ci fai qui Matt, tra poco l'aereo parte."
"Secondo te non avrei mai voluto fare il viaggio vicino a te?"
"In che senso?"
Svegliò malamente il signore che si trovava vicino me. Il signore lo guardò qualche secondo male e Matt si affrettò a chiedergli quello che voleva prima che decise di alzargli le mani.
"Signore, vuole fare scambio di posto con me?"
"Ehi ragazzino, io stavo dormendo, cosa pensi che noi barboni adesso non possiamo neanche riposare?"
"No certo, per questo le volevo chiedere se voleva fare scambio col mio posto di prima classe!"
Il signore non ci pensò due volte; strappò il biglietto dalla mano di Matt e corse a prendere il posto.
"Lo prenderò come un si. Hai visto quali sono le mie tattiche Char?"
Il viaggio fu lungo ma bello.. Matt mi riempii di coccole e non smettemmo di parlare neanche un attimo di quello che successe di "notte" (direi più mattina visto che non abbiamo neanche dormito), anche se comunque restava sempre un po' di imbarazzo.
Mancava mezz'ora all'arrivo, non stavo nella pelle; viaggiare praticamente da soli, visto che non c'era traccia dei professori, il ché al quanto strano visto che era un viaggio-studio organizzato dalla scuola; però ero con Matt e tutto era molto più bello.
"Quindi hai detto che quello che è successo sta notte, è stata la tua prima volta? Non ci crederò mai!"
"Perché non dovresti credermi Char?"
"Ma dai.. ti si vede guardandoti in faccia che tu sei uno di quelli stronzi che usa solo le ragazze per i fatti suoi."
"Ah grazie! Simpatica devo dire."
Mise il broncio.
Non riuscivo a capire com'era possibile che qualunque faccia facesse, io mi perdevo a guardarlo, lo fissavo come un bambino di 2 mesi alle prese con il mondo, tutto per me era nuovo; sensazioni, esperienze tutto e con lui..
Iniziai a pensare di esserne veramente presa, ogni suo difetto per me era pregio com'era possibile.
"Lo sai che ti voglio bene Matt!" Li diedi un bacio sulla guancia.
"I baci sulla guancia se li danno gli amici e poi mi vuoi solo bene?"
"Io.. beh ecco.. perché tu che pensi del nostro rapporto?"
"Io ero convinto che noi fossimo praticamente...."
Una signora in aereo cominciò a urlare.
"Che cazzo succede?" Matt si alzò di scatto e andò a vedere da dove provenivano le urla.
"Matt!! Che fai vieniti a sedere."
Senza darmi ascolto continuò a farsi decisamente i cazzi suoi.. come al solito.
Pochi secondi dopo, presa dal panico delle urla di qualche psicopatica, iniziai a sentire un vuoto nello stomaco e sotto i piedi.
"Merda, Matt... Matt.. MATT!! Che cazzo sta succedendo?"
Matt non rispose.. non c'era, si stava ancora facendo i fatti suoi.
Intorno a me tutti sembrarono agitati, ma non darono più di tanto importanza al vuoto che si sentiva.
L'aereo comincio letteralmente a muoversi in maniera anormale e a tremare.
Un allarme rosso incominciò a lampeggiare su una parete e la gente incominciò ad urlare. Nell'autoparlante generale dell'aereo, uscii la voce rauca del pilota: " attenzione, prego a tutti i passeggeri di mantenere la calma, abbiamo previsto forti turbolenze ma nulla per cui preoccuparsi..." un forte tonfo si sentì negl'autoparlanti come se il microfono con cui stava parlando fosse caduto. Per calmarmi, guardai fuori dal finestrino e incominciai a intravedere che l'aereo, si stava inclinando un po' troppo. Pensai a dove diavolo era finito Matt e a cosa stesse facendo.
Un istante dopo l'aereo incominciò a fare un giro di trecentosessanta gradi, ero del tutto impanicata, tutti i passeggeri urlarono con tutta la voce possibile. Mi incominciò a girare la testa..
Anche se un po' stonata, capii che l'aereo aveva smesso di volteggiare e vidi arrivare Matt.
"Char, tutt'ok? Per fortuna siamo capitati in un aereo dove il pilota è piuttosto in gamba. Il vento aveva inclinato un po' troppo l'aereo e aveva capito che se avesse voluto riaddrizzarlo, si sarebbe spezzata l'ala e quindi a dovuto far fare il giro completo all'ereo facendolo capovolgere. "
"Ah... bene."
Iniziai a vedrre un po' tutto sfocato e con grandi punti neri.
"Che belli questi punti neri, molto belli Matt.. ti piacciono?"
"Char cosa stai dicendo ahah"
Le mie palpebre si incominciarono a chiudere ed io sprofondai in un pesantissimo sonno involontario.
"Char, Char, Ehi Charlotte, rispondi!"

Ciao a tutti lettori e lettrici :) scusatemi tanto per il lungo mese che vi ho fatto aspettare, ma ripeto la scuola non è stata d'aiuto, anzi il motivo valido per cui ho tardato a pubblicare il capitolo. Oltre la scuola, ho tante idee da applicare ma sono molto confuse e non voglio combinare cagate scrivendo capitoli pietosi, quindi scusate in anticipo se prenderò più tempo per pubblicarli. Volevo avvisarvi che molto probabilmente aggiornerò i primi capitoli perché rileggendoli ho notato che sono un po' troppo noiosi, ma potreste anche non leggerli perché tanto il succo della storia è sempre quello. Un bacio. Miscy ♥

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