23 Maggio.
L'ultimo giorno di scuola.
Gli alunni che fremono aspettando l'ultimo suono della campana.
Tutti che si salutano con un po' di malinconia.
"Ciao ragazzi ci vediamo il prossimo anno."
Questa frase si sentiva in continuazione per i corridoi.
Negl'occhi degli alunni dell'ultimo anno si leggeva solo amarezza e tensione. Potevo capirli poverini.. non avrei mai voluto essere al loro posto; lasciare tutti i compagni e saltarmi più di un mese di vacanza per un esame. Eppure avrei dovuto passare tutto anch'io.Mi sentii circondare la vita, riconobbi la famosa felpa blu che portava sempre Matt. Riuscì a distogliermi dai miei pensieri.
"Char allora oggi pomeriggio facciamo i gavettoni?"
"Va bene va bene Matt."
Sì, avevo fatto pace con Matt, l'arrabbiatura dopo un mese mi era passata. Avevamo un rapporto molto più bello, sembrava proprio che quella litigata inutile ci avesse fatto riavvicinare, anche se la sua reazione di quella volta, non me l'aveva ancora spiegata. Eravamo due ragazzini, se si può dire felici, in quel periodo ci sentivamo tutti i giorni, per telefono, per messaggio e uscivamo spesso, volavano diversi baci e discorsi molto profondi. Non eravamo ancora ufficialmente fidanzati, ma avrei sperato di tutto per farlo accadere.
Mi girai guardandolo negl'occhi lasciandogli le sue braccia circondarmi la vita. Si vedeva che era contento, ma a dire il vero non sapevo per cosa.
"Come mai sei così tanto contento?"
"Oggi, passiamo tutta la giornata insieme, tu non sei contenta?"
"Certo che sono contenta!"
Che idiota, domanda del cazzo, ero diventata talmemte distratta che neanche mi ricordavo che dovevo passare tutta la giornata con lui.
Mancava poco. Eravamo tutti in corridoio, a fissare gli orologi, meno di un minuto e sarebbe suonata la campanella che avrebbe annunciato il termine di questo anno scolastico.
All'unisono tutti urlarono alla rovescia i secondi che mancavano.
5...4....3... strinsi più forte che potevo le mani di Matt che ancora mi circondavano...2...1... per finire un grandissimo urlo che rimbombò in tutta la scuola che fece così capire che le vacanze estive erano appena incominciate.
Io e Matt uscimmo dalla scuola mano nella mano e incamminandoci verso la fermata per casa mia, salutammo diversi compagni della nostra classe.
"Allora andiamo a mangiare a casa tua?"
"Sì Matt, te l'avevo promesso, almeno una volta saresti dovuto venire a casa mia, abbiamo tutta la casa per noi, i miei fratelli non ci sono e i miei tornano per le 20, siamo tranquilli."
Mi fece un occhiolino che mi irritò parecchio, per quanto mi potesse piacere a volte sembrava proprio uno stupido, che cavolo me l'aveva fatto a fare l'occhiolino che quando ci ritrovavamo in una situazione al quanto piacevole, lui faceva di tutto per evitarla.
Arrivati a casa si soffermó all'entrata.
"Si lo so che casa tua è molto più bella, però non mi sembra che la mia sia così pietosa."
Alzai un sopracciglio.
"Nono scusami, la tua casa non è affatto brutta, anzi... è... bellissima. Non so perché ma mi ricorda qualcosa di molto familiare, mi sembra di averla già vista."
Si guardò intorno sbalordito e un po' spaventato.
"Sei sicuro che mi spiassi solo da fuori? Non è che entravi anche dentro casa? Ahaha"
Mi guardò seriamente.
"Veramente Char mi sembra di averla vista più volte, ma non ricordo."
"Va beh dai entra."
Si catapultò direttamente sul divano accarezzando il bracciolo marrone scuro.
"Sì.. ehm.. fai come se fossi a casa tua. Cosa vuoi da mamgiare?"
"Va bene qualunque cosa."
Guardava gli oggetti come se stesse analizzando qualcosa, sembrava una persona che faceva parte della scientifica.
"Matt tutto ok?"
"È tutto così familiare e rivisto così tante volte, giuro mi sforzo ma non riesco a capire dove abbia visto questa casa ma me la ricordo. Scommetto che la a destra c'è un bagno tutto rosso, in fondo al corridoio ci sono le stanze dei tuoi fratelli e quella scala porta a due camere, una matrimoniale e una per.. te?"
Lo guardai sbalordita, non aveva mai visto casa mia e la conosceva tutta a memoria, come faceva?
"Tu, mi fai decisamente mooolta ma mooolta paura Matt Respent, decisamente."
"Io.. non lo so"
"Va bene io vado a cucinare."
Mentre la pasta era quasi cotta e il sugo era già pronto, decisi di fare la carne impanata. Mentre andai a prendere le fettine in frigo, suonò qualcuno alla porta.
"Maaatt, puoi andare tu, tanto i miei non possono essere."
"Va bene Char."
Mi domandai chi poteva essere, i miei ero sicura che non potevano essere perché erano a lavoro i miei fratelli uscivano con gli amici.
"Charlotte, puoi venire un attimo? Questo signore dice che ha una lettera da parte di Becca per te."
Una lettera per me da parte di Becca??
Mi catapultai verso la porta d'ingresso.
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IL DIARIO DI UNA TEENAGER
Teen FictionCharlotte una adolescente di 15 anni, ha una vita molto monotona che si ripete tutti i giorni; finché una nuova conoscenza e l'avanzare del tempo, le fa scoprire molte cose che cambieranno radicalmente la sua vita. Anche se solo a 15 anni, dovrà pre...