Capitolo 6 : Uscita tra amiche

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Sapevo cosa fare!!

*da Charlotte*

Sei a casa da sola?

*da Becca*

Sì, perché?

*da Charlotte*

Stò arrivando

*da Becca*

No, davvero non ti preoccupare!

Col cavolo che non ci andavo, dopo tutto quello che ho letto nel messaggio, non l’avrei lasciata nuovamente da sola.

Ho deciso di non rispondergli al messaggio, non per cattiveria, ma perché so già che continuerebbe a farmi tante domande e io voglio parlarle in faccia.

Arrivata a casa sua, suonai il campanello e mi aprii la porta sorpresa, come se non avesse capito niente. Chiusi gl’occhi e li riaprii dopo venti secondi. Appena aprì la porta, vidi una ragazza magra, quasi anoressica che a scuola nascondeva il suo fragile corpo magrissimo in vestiti larghi e grandi. I suoi occhi gonfi per le lacrime versate e grandi occhiaie ricoperte dal trucco nero ormai sbavato.

Non l’avevo mai vista così mal ridotta, la riuscivo sempre a vedere truccata perfettamente accompagnato dal suo viso angelico.

Il mio stomaco si continuava a contorcere, mi sentivo ancora più male, come avevo fatto a non capire niente e lei stava del tutto morendo dentro, ma com’è possibile.. tutto questo per un semplice ragazzo?

Ok.. tirai un grande sospiro di solievo.

Appena arrivammo al giardino, iniziammo a parlare.
"Ascolta Char, ti devo dire una cosa, ma promettimi che non la dirai a nessuno"
"Ma perché dovrei.. dai su, racconta"
"Bene, emh.. tutto è incominciato da quando i miei genitori si sono lasciati, ero molto piccola, ogni weekend mi veniva a prendere mio papà e stavo con lui, poi tutte le domeniche sera, mi riportava a casa. Un venerdì sera, vidi mia mamma piangere, gli chiesi qual'era il motivo per la quale stesse piangendo e perché papà non mi era ancora passato a prendere, la sua risposta fu " non c'è più". Per giorni io non uscii dalla mia stanza, ero in pieno shok a soli 7 anni, non riuscivo a credere come da un giorno all'altro fosse sparito, poi così, nel nulla, senza avermi detto niente. Non so ancora cosa sia successo, però ti so dire che da quando ho incontrato Davide, mi sembra di aver ritrovato una figura maschila nella mia vita, quella che non ho da un sacco di tempo, ogni suo piccolo gesto, ogni suo sguardo e movimento mi fa impazzire. Mi dispiace Char.."

Non smisi di guardarla neanche per un secondo, ero totalmente a bocca aperta, con gli occhi spalancati.
Il mio sconvolgimento è veramente al limite, troppe cose successe in pochi istanti, non ci posso e non ci voglio crede.
Sono senza parole, l’unica cosa che riesco a fare è abbracciarla.

"Dispiacerti? E di cosa scusa? Sono io che dovrei dispiacermi.. come ho fatto a non capirlo, ero troppo presa delle mie cose cazzo, mi odio"
"va beh ma tu cosa c'entri? Non sapevi niente e poi comunque mi dispiace di non avertelo detto subito"

Mentre eravamo sedute sulla panchina dei giardini io e Becca continuammo a parlare e spettegolare dei ragazzi che venivano nella nostra scuola, finché a un certo punto..

"Char, Char! "
" dimmi Becca, perché bisbigli? "
" C'è Matt!!"

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