©apitolo 15

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-Si-
-Lo voglio-

Questa era stata la risposta di Kageyama Tobio alla proposta alquanto particolare di Hinata Shoyo.

Hinata udendo quella risposta aveva sorriso e abbracciato il ragazzo più alto davanti a lui.
Dopo si era staccato e aveva preso a squazzare nell'acqua come un bambino.

Dopo pochi minuti i due stavano iniziando a sentire freddo anche dentro l'acqua, per cui corsero fuori per coprirsi con gli asciugamani.

-La prossima volta non verrò ad un appuntamento con te se non mi dici dove andiamo- disse Kageyama avvolto dal telo azzurro.

-Avanti, non è stato poi così male- ridacchiò il più piccolo.

-All'inizio! Ora invece sto congelando e penso che mi verrà anche la febbre- rispose.

-Accendiamo un fuoco per scaldarci- propose Hinata tirando fuori un accendino.

La figura del ragazzo, avvolta da un telo arancione, si era alzata per cercare dei legnetti.
Una volta trovati un numero sufficiente li accumulò nella loro postazione e accese un fuoco caldo.

-Ora stai meglio?- chiese Hinata e Kageyama annuì.

-Comunque cos'hai dentro lo zaino?- domandò sempre il nano.

-Mh...un pallone- borbottò.

-Vuoi giocare a pallavolo?- chiese elettrizzato.

Kageyama annuì di nuovo.
-Su allora sbrigati, rivestiti!- disse lui iniziando a vestirsi sotto lo sguardo di Tobio.

Il più alto si era limitato a girarsi, troppo imbarazzato per guardarlo.
Poco dopo però si vestì anche lui.

Kageyama prese la palla di pallavolo che si era portato dietro e poi, assieme al mandarino, era corso verso il campo di pallavolo illuminato.

-Con tutte queste luci attorno sembra di essere ad un torneo!- disse saltando felice Shoyo.

-In effetti ci assomiglia- commentò Kageyama.

I due si misero a giocare a pallavolo, anche se non nel modo vero e proprio.
Tobio si limitava ad alzare la palla per farla schiacciare a quel ragazzo dai capelli arancioni.

Dopo circa un'ora e mezza si era stancato, tutto il contrario di Shoyo che era ancora in preda alla sua energia, ed era andato a sedersi al posto.

-Comunque ora come torniamo a casa?- chiese Tobio.

-C'è l'ultimo pullman di oggi alle ventitré e trenta- disse Hinata sedendosi al suo fianco.

-Shoyo, sono le ventitré e quarantasei- lo informò il moro.

-Eh? EH?!- si impanicò il più basso.
-COME?! A-ADESSO COME TORNIAMO A CASA?!- si mise le mani sui capelli ancora leggermente bagnati.

Kageyama sospirò.
-Potremmo dormire qui o cercare un hotel nelle zone- disse il ragazzo di fianco a lui.

-Però se troviamo un hotel è meglio, qui si sta congelando- aggiunse Tobio.

-Si, sarebbe meglio, dormire in spiaggia sembra divertente ma scomodo- commentò Hinata.

-Bene allora andiamo alla ricerca di un Hotel!- si alzò in piedi Shoyo ritirando gli asciugamani nel suo zaino con l'intenzione di girovagare il paese in cui si trovavano

-Fermo, usiamo internet- disse il più alto tirando fuori il suo cellulare.

Non ci aveva messo molto a trovarne uno, era poco distante, circa cinque minuti da lì.

Black wings of my heart || Kagehina ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora