©apitolo 18

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-Tobio, ora stai barando!- lo rimproverò il ragazzo dai capelli arancioni.

-Non è barare, si chiama furbizia- rispose l'ex alzatore.

I due erano in camera di Kageyama a giocare a Mario Kart.
Hinata stava al centro delle gambe del moro e l'altro aveva le braccia attorno alla vita del nano.

-Non è vero! Se usi le scorciatoie bari- borbottò.

-Se ci sono è perché si possono usare- rispose Kageyama.
-Ho vinto di nuovo- aggiunse subito dopo.

-Solo perché tu ci giochi sempre e sei più bravo! Ma vedrai, farò esperienza e un giorno ti batterò- disse convinto Shoyo.

Poco dopo il nano da giardino aveva posato il controller, prendendo successivamente le mani di Kageyama.

Tobio aveva ancora il controller in mano, ma sentendo le mani morbide di quel ragazzo sopra le sue lo aveva posato.

-Tobio- mormorò.
-Ti va di fare sesso?- chiese.

A quella domanda Tobio si stava per soffocare con la sua stessa saliva.

-C-che razza di domanda è?!- sbottò rosso in viso.

Hinata rimase in silenzio, attendendo una risposta.

-Comunque...scusa, non me la sento- rispose.

Hinata ridacchiò.
-Sapevo che avresti rifiutato- sorrise appena, poi si girò per guardarlo.

-Però...però se vuoi posso baciarti- aggiunse il moro.

Hinata annuì sfoggiando uno dei suoi bellissimi sorrisi.
-Mi va benissimo- sussurrò.

Lentamente i loro visi si avvicinarono.
Le loro labbra, arricciate quelle di Kageyama, si stavano per toccare.
Ad unirle era stato proprio Kageyama.
Nel giro di poco aveva iniziato a lasciargli diversi e dolci baci.

Le mani Hinata erano andate ad accarezzare i capelli mori e lisci del ragazzo dinanzi a lui.
Quelle di Kageyama, invece, stavano accarezzando il suo viso.

Le sue guance morbide e delicate, tinte di un rossore a parer suo adorabile.
Shoyo teneva gli occhi chiusi, al contrario di Tobio che osservava l'espressione rilassata del ragazzo.

Il mandarino schiuse di poco i suoi occhi ambrati, leccando con la lingua le labbra del moro.
Quest'ultimo aveva capito che era un modo per approfondire il bacio, per cui dopo poco aveva aperto leggermente le labbra.

Shoyo chiuse di nuovo gli occhi, approfondendo il bacio.
Le mani di Kageyama erano scese sul petto di Hinata, arrivando poi alla sua vita.

I corpi di quei ragazzi stavano provando varie emozioni.
Emozioni che in un certo senso nessuno dei due aveva mai provato.

Kageyama si stava rendendo conto che i baci con Oikawa non erano la stessa cosa, anzi non erano neanche lontanamente vicini a questi.

Hinata si era staccato da lui, giusto per prendere fiato.
Nel giro di pochi secondi, però, Kageyama aveva di nuovo unito le loro labbra, approfondendo il bacio.

Il contatto che aveva la sua lingua contro quella del ragazzo gli causava una certa sensazione.
Sensazione provata anche dall'altro ragazzo.

Infatti non si poteva negare che i due erano eccitati là sotto.
Ma non sarebbero andati oltre a quei baci.
Tobio non era mentalmente pronto e Hinata rispettava la sua decisione.

Così alla fine entrambi avevano risolto i loro problemi da soli.
Kageyama in bagno mentre Hinata lo aveva fatto nel letto del moro, però prima aveva chiesto il consenso al proprietario.

Tobio, sapendo questo, era rimasto accanto alla porta chiusa della stanza per diversi minuti, nella speranza di sentire qualcosa.
Purtroppo però non aveva udito nulla, questo perché Hinata stava mordendo con forza la propria maglia.

Una volta che i due erano sistemati erano insieme nel letto, l'uno abbracciato all'altro.

-Tobio, posso farti una domanda?- chiese il nano mentre giocherellava con le dita dell'ex alzatore.

-Questa è già una domanda, idiota- rispose lui facendo ridacchiare il piccoletto.

-Volevo chiederti....se tu prima amassi un'altra persona- chiese.

Udendo quella domanda Kageyama si era irrigidito e questo non era passato inosservato a Shoyo.

-Tranquillo, non devi rispondermi ora- disse prontamente Hinata.

-Scusami....ti prometto che un giorno te lo dirò- mormorò Tobio.

Hinata sorrise.
-E io ti prometto che ti ascolterò- disse prendendo unendo i loro mignoli.

-O-oi questa è una cosa da bambini- borbottò imbarazzato Kageyama.

-Tobio, questo sabato ti va di venire da me?- chiese il nano mentre il suo amico prendeva il gratta unghie.

-Va bene- rispose il ragazzo prendendogli la mano per grattargli le unghie.

-Per uno che gioca a pallavolo hai le unghie troppo lunghe- analizzò Tobio.

-Non ho il tempo e la voglia di sistemarle- rispose Hinata.

-Ho notato- commentò l'altro.

Alla fine quella giornata si era conclusa con una manicure alle mani di Hinata.
Il ragazzo poi era tornato a casa pedalando sulla sua bici, lasciando prima un dolce bacio sulle labbra di Tobio.

I ragazzi si sarebbero di nuovo visti il giorno dopo sull'andata verso la scuola.
Alla fine erano poche ore, ma a Tobio sembravano un eternità.

Una volta che il ragazzo dai capelli arruffati era sparito dalla sua vista era tornato in stanza, buttandosi nel letto.

Hinata era stato seduto su quel letto troppo poco per far sì che si sentisse il suo odore e a Kageyama ci era rimasto male, visto che adorava l'odore che emanava.
Tobio ripensò a quella domanda profonda fatta dal ragazzo, o forse sarebbe meglio dire dal suo ragazzo.

'Perchè lo vuoi sapere?'


























































Angolo scleretico

Hi guysss

Alla fine sono riuscita ad aggiornare <3

n realtà il capitolo era pronto da diverso tempo, ma prima di pubblicarlo volevo scrivere l'epilogo

Perché si, manca poco alla conclusione di questa storia

Detto questo spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento ʕ·ᴥ·ʔ

E niente

Se volete supportarmi lasciate un commentino o una ☆ se vi è piaciuto il capitolo

Beyy

Black wings of my heart || Kagehina ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora