"Hey, svegliati." Mi svegliò, una dolce voce femminile e il sonno scivolò via da me. Brontolai e spinsi la testa più in profondità nel mio cuscino, con la speranza che Morfeo tornasse da me, catapultandomi nuovamente in quel mondo perfetto.
"Bilal." La voce questa volta era più alta, Hayat si era piegata in avanti, avvicinandosi al mio orecchio. Il suo respiro caldo mi solleticava la pelle, facendomi rabbrividire.
"Oh, Hayat." Brontolai , ero stanco, non volevo alzarmi. Hayat si sedette sul letto e mi accarezzò i capelli, mi baciò sulla fronte e mormorò un 'scusa' a voce bassa, così bassa che a malapena riuscii a sentirla. Improvvisamente mi sentii morire, mi aveva strappato via la coperta e io avevo l'abitudine di dormire in boxer.
"Hayat, dammi indietro la coperta!" Mi battevano i denti e tremavo.
"Alzati, yalla." Lei sorrise, dette una pacca sulla mia spalla e con le parole ' Sbrigati, altrimenti si raffredda il tuo tè.", uscì, senza ridarmi le coperte. Mi alzai con molta fatica e mi avviai in bagno, dove mi lavai il viso con l'acqua fredda , anche se sciacquarsi il viso con l'acqua gelata di mattina non era una buona idea, ma mi ero abituato.
Tornato in camera, mi misi i pantaloni della tuta e una maglietta bianca. In cucina mi sedetti al mio posto e mangiai insieme ad Hayat.
Dopo aver lavato i piatti, Hayat mi preparò la borsa e la accompagnai al lavoro.
"Sta sera serata fra uomini?" scrisse Khaled, il quale si stava godendo il giorno libero, nel nostro gruppo su whatsapp. In quel gruppo c'erano sette persone, me compreso.
Mentre divorai il pranzo di Hayat, risposi al messaggio con la mano libera.
"Oooo, ma oggi c'è la partita!" scrisse Karim. Tutti scrivevano in continuazione, senza aspettare risposte.
"I posti da Adam sono nostri.", ci avvisò invece Khaled.
"Ok, alle 17 ci incontriamo in palestra."
Dopo che tutti approvarono, mi chiamò Khaled e mi disse di portare mia moglie da lui, per andare insieme in palestra e per lasciarne una macchina alle nostre donne, nel caso volessero uscire.
Dopo la chiamata, impacchettai lei mie cose e le misi nel mio armadietto, per poi tornare al lavoro.
..
"Ciao." Hayat sembrava di ottimo umore. "Come è andato al lavoro?" chiese interessata e continuò a cucinare.
"Estenuante. La maggior parte era malata , così ho dovuto fare più del solito." Mi lamentai. " E a te?"
"Oh, lo stesso. Credo che si stia diffondendo un'influenza." Disse, senza guardarmi. "Ho fatto kousa bil-laban, dovrebbe essere pronto a momenti. Vai e lavati le mani." Annuii e mi avviai in bagno.
"Bilal." "Hayat." Dicemmo all'unisono , come mi sedetti al tavolo.
"Dai, dimmi." Dissi sorridendo.
"eh, se vuoi, possiamo uscire sta sera?" chiese silenziosa, lo faceva sempre quando voleva chiedermi qualcosa.
"Vado in palestra con i ragazzi e poi a vedere la partita." Confessai ed ero contento di fare di nuovo qualcosa per il mio corpo.
"oh, va bene." disse e continuò a mangiare in silenzio. Sospirai.
"Sai cucinare così bene, amo il tuo mangiare." Cercai di tirarla su di morale, quando finimmo di mangiare. Sorrise e mi ringraziò, poi continuò a sparecchiare. Non avevo mentito, cucinava fantasticamente!
Anche se Hayat non faceva il broncio, sapevo che sperava di fare qualcosa con me. Non litigava mai con me, faceva tutto per rendermi felice. Era una persona fantastica e un'ottima casalinga, ero felice di aver sposato lei.
"Ti accompagno da Nancy e poi vado con Khaled, potete usare la mia macchina."
Lei rise e mi baciò sulla guancia, sapevo a cosa pensava. La mia macchina era il mio santuario, a nessuno era permesso di guidarla. Avevo troppa paura che le succedesse qualcosa. Ogni tanto, però, gliela lasciavo a Ziad , mi fidavo di lui e sapevo che mio padre non gli avrebbe comprato una macchina. Doveva soddisfare il suo desiderio e lo capivo.
"Grazie, ma penso che passiamo una serata tra ragazze, solamente a casa." Disse e rispose al telefono.
"Nancy..." cominciò a parlare e sparì nel soggiorno, mentre io mi alzai e andai in camera nostra, per afferrare il mio borsone. Presi una bottiglia d'acqua, uno shampoo, un asciugamano e un ricambio, poi mi cambiai.
..
"Quando tornate?", chiese Hayat, una volta arrivati davanti a casa di Khaled.
"Non lo so. Ma se vinciamo, tardiamo." Risposi e vidi Nancy baciare il mio migliore amico.
"State attenti." Hayat aprì la portiera e , prima che potesse uscire, la tirai a me e la baciai sulle sue labbra morbide.
"Fatte da brave." Sussurrai contro le sue labbra e lei rise.
"È così! Quando voi donne vi mettete insieme, combinate sempre qualcosa." La baciai di nuovo molto delicatamente, tenendo il suo viso fra le mie mani.
Hayat sussultò, quando Khaled aprì lo sportello e disse : "Ehi, io posso anche aspettare , ma i ragazzi ci attendono impazienti."
Hayat arrossì leggermente, salutò e uscì, avvicinandosi a Nancy.
Le due donne si abbracciarono e quando stavano per entrare in casa, mi ricordai delle chiavi.
"Hayaaaat!" urlai e mia moglie si voltò, sul suo viso c'era uno sguardo interrogativo. Le lanciai le chiavi della mia macchina e le feci l'occhiolino.
..
Corsi per mezz'ora e poi passai ai pesi, nel mentre parlai con Hassan, finché non si avvicinò un vecchio collega.
"Bilal, tra poco ti chiameremo Rambo. Quante volte ti alleni?" Salutai il suo amico e poi risposi alla sua domanda. "Dalle due alle tre volte a settimana."
Parlammo per un po' di varie cose, finché non ci salutarono e andarono.
Dopo il riscaldamento, andai a prendere i miei guanti da box.
"È il tuo turno." Dissi a Karim e mi tolsi i guanti, ero esausto.
Mi asciugai il sudore con la maglietta che avevo tolto prima. "ehi, quelle donne là dietro, stanno già sbavando, rivestiti." Scherzò Hassan. "Pff."
Mi strinsi nelle spalle, come se fossero tutte Madre Teresa, alcune venivano proprio per questo.
"Vado in doccia." Dissi e mi affrettai sotto la doccia. Dopo essermi lavato, mi vestii e poco dopo ci avviammo da Adam, dove guardammo la partita.
Io e Karim tifavamo il Real Madrid, mentre Khaled e Hassan l'atletico Madrid.
Dopo la sconfitta, Davut mi accompagnò da Khaled, per riprendere Hayat e la mia macchina.
Mia moglie era sorpresa, forse perché non mi aspettava così presto. Mi consegnò le chiavi e tornammo a casa.
"Hai fame?" Chiese Hayat, quando fummo in salotto. "No, sono stanco. Vado a dormire." Sbadigliai, contagiando anche lei. Mi alzai e lei spense la televisione, per poi seguirmi. Prese il mio borsone che giaceva sul pavimento, lo svuotò e corse in bagno, per mettere tutto nel cesto dei vestiti.
Mi spogliai, rimanendo in boxer, e mi sdraiai. Pochi minuti dopo, mia moglie si sdraiò accanto a me. La presi fra le mie braccia e avvicinai il mio viso al suo, per poi stampare leggeri baci sulle sue labbra.
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Lei, il mio destino. (meldib)
General FictionCosa succede, se improvvisamente riappare il primo amore? Si comincia ad avere una relazione di nascosto o si chiude con il passato? Cosa succede, quando la moglie pianifica un futuro insieme? Si chiude il matrimonio o si continua ad andare avanti c...