Capitolo 15

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Più veloce passavano i giorni e le settimane, peggio mi sentivo. Non riuscivo a cancellare Leila dalla mia mente e continuavo a pensare al nostro bacio, perché c'era ancora quel formicolio allo stomaco? Provavo ancora qualcosa per lei?
"Perché è tutto così complicato?" chiesi a me stesso e sbuffai rassegnato, poi giocai con il mio cibo. Ieri avevo litigato con Hayat, era un litigio violento. Non faceva altro che lamentarsi, diceva che mi interessavo solo della palestra e ai miei amici. Mi chiese perché non volevo neanche andare dai miei, erano in Libano e mancavano tre giorni al loro ritorno. Urlai indietro. Non sapeva niente, era così ingenua da non riuscire a replicare qualcosa. Hayat non sapeva perché non volevo andare da mio padre, perché odiavo essere lì. Ero arrabbiato con lui. Ero furioso, ferito.
A malincuore, cercai di fare di tutto per non andare ma sapevo che non potevo, dovevamo andare, ero costretto.
E così tre giorni dopo ci trovammo a casa dei miei, c'erano anche mia suocera ed Abir. La sorella di mia moglie mi fulminò con lo sguardo e non mi aveva neanche salutato, si era accorta che Hayat mi ignorava. Era la prima volta che lo faceva, che non mi parlava.
Rima e Ziad avevano comprato un sacco di cose, erano abbronzati. Mia madre, invece, parlò dei parenti.
Hayat era in cucina con mia sorella Diana, sempre questi segreti, di cosa stavano discutendo le due?
Quando mi alzai e lasciai mio padre e mio cognato da soli, mio padre mi guardò storto. Cosa avevano tutti con me?, pensai e andai in corridoio.
Volevo entrare in cucina, quando ricevetti una chiamata da Leila.
Maledetti il telefono e mi avviai in camera mia, per poter telefonare indisturbato.

"Non pensare che non sappia a che gioco stai giocando." Aria gelida accarezzò la mia gola, asciugandola. Deglutii giù questa sensazione graffiante e mi voltai verso Abir.
Eravamo in camera mia, ormai camera di Ziad.
"Conosco tutti i tuoi passi, Bilal. Tutti! Cosa pensi di fare?" Sibilò con rabbia.
"Ho sempre saputo che sei un coglione, ma che saresti arrivato a tutto questo? Pensi mai ad Hayat? Lo vedi questo.." Alzò la mia mano"..sei sposato!" con rabbia indicò la mia fede nuziale. "L'hai voluto tu!Cosa dirà tuo padre, quando gli dirò che Leil.." la porta si aprì e mio padre, il quale sembrava molto furioso, entrò in camera, chiudendo la porta dietro di lui.
"E' vero?" chiese sottovoce. "E' tornata?" domandò.
Annuii e lo guardai trionfante e divertito.
"La vuoi di nuovo cacciare?" domandai amaro e strinsi gli occhi.
"Sì,lo faro. Lei e la sua famiglia non sono buoni e poi, sei sposato! Quindi tieni gli occhi da tua moglie, prima che ti pesto."
"No, baba. Questa volta non te ne vai così, perché non volevi Leila? " volevo saperlo. "E voglio la verità!"
Si girò e si avviò verso la porta, lo fermai.
"Baba, perché?" chiesi un' altra volta, alzando il tono della voce.
"Perché le nostre famiglie non corrispondono. Ci sono tanti motivi e anche il padre di Leila era contro questa relazione!"
Dopo tutto questi anni, guardai profondamente negli occhi di mio padre. I miei occhi spruzzavano odio e i suoi? Era compassione? Era rabbia? Era odio? Erano sensi di colpa? Non riuscivo a vedere nulla, nessun sentimento, solo freddezza. Mi aveva strappato il mio amore, senza nessun motivo senza nessuna spiegazione. Mi aveva fatto sposare Hayat e no, non mi pentivo di questo, lo ringrazio ancora oggi. Volevo solo sapere perché, quale motivo lo aveva spinto a tutto ciò.
Ripetei la stessa domanda più volte, volevo chiarezze: "Perché baba, perché? Dimmi la ragione. Ora sono sposato e amo mia moglie, ma non lasciarmi con questa domanda, senza risposta, per il resto della mia vita. Ti prego, baba, per favore."
"E se te lo dico? Cosa cambierà? Quella famiglia ci porta solo sfortuna. Il padre non è onorato. Come pensi che un padre del genere, possa insegnare qualcosa alla propria figlia? Senti, Leila sa che sei sposato, ma lei ti chiama lo stesso, lo vedi? Bilal, quando sposi una donna, sposi anche la sua famiglia!"
Lo interruppi: "Solo perché la sua famiglia era troppo moderna e non così religiosa come la nostra,non c'era motivo di separarci. Non ti credo, dimmi la verità! Ora! "
"Questo non è il posto e il momento giusto." voleva di nuovo uscire. "Baba, dimmelo! Dimmelo ora!" ero sorpreso da me stesso, non avrei mai sollevato la voce a mio padre.
"Figlio mio.." sospirò rassegnato. "Sì, ok, hai ragione. Non è questo il motivo, sono solo piccoli dettagli. Uomo è uomo. La cosa più importante era la tua felicità, ma non lo saresti mai stato Bilal. C'era un problema molto più grande. Non saremo mai riusciti ad andare d'accordo e adesso smettila di chiedere, sei felicemente sposato. Stai zitto!" disse e io non capì niente. "Cosa c'entra suo padre in tutto questo?"
Guardò Abir, la quale era seduta sul letto a guardare il pavimento, non aveva aperto bocca neanche un secondo.
E poi, finalmente iniziò a raccontare tutto. Sua sorella, la più piccola di tutti, si era innamorata di un uomo sposato che aveva dieci anni più di lei. Lei non sapeva niente di tutto questo e così, si era concessa completamente a lui. Le aveva giurato fedeltà e amore eterno, le aveva promesso di sposarla, ma rinviava sempre tutto e per paura mia zia non aveva mai aperto bocca sulla loro storia. Quando poi avevano scoperto che era sposato e aveva figli, cambiò tutto. Mio padre aveva interrotto ogni contatto con la famiglia di Leila, senza sapere che noi ci amavamo, fino al giorno in cui mio padre mi confessò tutto.
"grazie." sussurrai,quando lasciai uscire mio padre dalla stanza, e mi sedetti sul letto.
"Raccontalo ad Hayat." disse Abir, senza darmi il tempo di pensare.
"Vai." fu l'unica cosa che riuscii a dire e , per la prima volta da quando ci conoscevamo, fece come chiesto.

Anche quando fummo a casa, i miei pensieri erano offuscati e sapevo che non ero ancora del tutto libero. Dovevo parlare con Leila! Non sapevamo nulla di tutto questo, come poteva un amore così giovane, essere separato da una cosa così vecchia?
Potevamo parlare e parlare, e niente poteva mettersi in mezzo.

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Boooom, segreto svelato!
Che vi sembra?
Spero via sia piaciuto, un bacio.

Lei, il mio destino. (meldib)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora