Capitolo 4

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Jungkook pov

Mi guardai allo specchio, presi il burro cacao alla vaniglia vicino alla scrivania e me lo misi stando attento a non tralasciare nessuna parte delle mie labbra.
Presi il mio zaino, le chiavi di casa e uscii.

Oggi mi aspettava un'altra mattinata in quella scuola e mi stavo sentendo stressato ogni giorno che passava.
Una volta arrivato a scuola incontrai Namjoon, sveglio e solare come sempre, a volte mi chiedevo davvero come facesse ad avere quell'aria fresca e sveglia di prima mattina, io in confronto ero uno zerbino.
"Ei Kook come va?" chiese sorridendomi.
"Come al solito, te?" risposi.
"Io bene, ah a proposito..." ad un tratto ci interruppe Hoseok.
"Ragazzi non potete immaginare chi ho appena visto" disse estremamente scioccato.
"Chi hai visto?" chiesi incuriosito.
"Quel ragazzo con cui ci siamo scontrati l'altra volta e non solo, c'erano anche gli altri due accanto a lui".
Bene, quindi le mie intuizioni non erano sbagliate, Namjoon mi guardò tutto d'un tratto come per chiedermi cosa avremmo dovuto fare, abbassai la testa e pensai.
Non voglio altri problemi inutili e come ho già detto questa litigata non ha senso.
"Ci parleremo dopo scuola e risolveremo la questione una volta per tutte in modo da non creare inconvenievoli per tutti noi" dissi in modo quasi autoritario.
Loro annuirono e dopo un po' entrammo ciascuno nella proprie classi.

Le ore passavano e l'ultima ora era sempre più vicina... ormai mancavano solamente ventotto minuti prima della fine della lezione.
Ero impaziente, volevo subito fiondarmi all'uscita e incontrare quei pezzi di merda, ma mi ero accordato con gli altri che gli avremmo aspettati insieme.
Cinque minuti, ancora cinque minuti e sarei stato
libero.

Finalmente la campanella suonò e fui il primo ad uscire dalla classe, il mio cuore ribolliva dall'eccitazione, aspettai gli altri nel posto stabilito.
Dopo due minuti ancora nessuno venne, perché ci mettono così tanto?
Ad un tratto vidi uno dei componenti del loro gruppo passare davanti a me, ma lui non mi vide.
Non posso aspettare più di così, devo andare a seguirlo. Feci attenzione che non mi notasse e andai lentamente verso di lui, stava camminando verso le macchinette e così feci anche io.
Nel mentre vidi anche gli altri due con lui, questo era il momento giusto: o adesso o mai più.

Andai verso di loro e appena mi videro tutti rimasero sorpresi, tranne uno.
"Vuoi qualcosa?" disse il ragazzo dai capelli chiari.
La mia attenzione si spostò sull'altro biondino, sembrava non gliene fregasse più di tanto, né mi prestò attenzione quando arrivai.
"Sentite, voglio risolvere questa faccenda per far sì che non ci siano divergenze tra il nostro gruppo e il vostro" dissi nel tono più autoritario possibile.
"Perché ci tieni così tanto?" chiese Jin, stranamente ricordai il suo nome.

"Non è che ci tengo... non vorrei solo che facciate gli stronzi anche con i miei amici e ci rompiate i coglioni per una cosa del genere." dissi stringendo poco a poco i pugni.
"Ok bene, allora puoi anche ammettere di avere paura di noi, non è così?" finalmente parlò quel biondino girandosi a guardarmi.
"Taehyung non può avere pietà per qualcuno, è fatto così" disse Jin spostando la testa verso di lui.
Quindi è così che si chiamava...
"Non ho mai detto che voglio la vostra pietà, vorrei solo risolvere la questione, tutto qui, ok? Se voi teste di cazzo non riuscite a capirlo allora vuol dire che non ne vale la pena, quindi vi saluto, ma state certi che se farete qualsiasi cosa a me o i miei amici-" mi interruppe Taehyung.
"Cosa ci farai eh? Ci ammazzerai e appenderai le nostre teste in cortile? Sta zitto, non riusciresti mai a farci un cazzo e soprattutto ne hai di coraggio per venire qui ad affrontarci tutti e tre insieme" disse ad un tratto.
"Inoltre, l'unico che rompe i coglioni qui sei tu, vi abbiamo mai fatto qualcosa fino ad adesso? Certo che te la sei cercata" continuò il suo discorso.
Prima che io aprissi bocca per difendermi, parlò l'altro ragazzo con i capelli biondi.

"Mi scuso da parte sua, sono davvero desolato per il suo comportamento, ma purtroppo nessuno riesce a cambiarlo, è troppo testardo. Apprezzo il fatto che sei venuto ad affrontarci senza i tuoi amici, quindi ti assicurerò che non faremo niente a loro e né tantomeno a te, almeno questo vale per me e Jin" disse indicando Jin e se stesso. "Ah giusto che sbadato, non ti ho nemmeno detto come mi chiamo" beh non che mi interessasse più di tanto...pensai tra me e me.
"Mi chiamo Jimin e spero che riusciremo ad andare d'accordo tra di noi" disse sorridendomi, riuscii a percepire lo sguardo furioso di Taehyung.
Ancora non mi fidavo, ma non importava.

"Io sono Jungkook e sono grato che ci sia qualcuno con i neuroni a posto qui, comunque non voglio dilungarmi perciò adesso me ne vado" dissi leggermente titubante. Quelli lì erano proprio dei tipi strani, avevano delle personalità completamente opposte e si poteva notare facilmente.
"Sì certo, ci vediamo" disse Jimin.
Speravo proprio di no invece, ma mi trattenni nel dirlo.
"Se sei riuscito a chiudere la discussione con loro questo non vuol dire che tu l'abbia chiusa con me, mettitelo bene di testa" disse infine Taehyung.
Lo ignorai e mi incamminai verso l'uscita.

𝐌𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫𝐲 𝐨𝐟 𝐥𝐨𝐯𝐞 // 𝐓𝐚𝐞𝐤𝐨𝐨𝐤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora