Capitolo 2

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POV'S ALBERTO

Trovo davvero bizzarro il fatto che Massimo voglia parlarmi letteralmente sulla barca e in mezzo al mare, ma non mi faccio troppe domande e assecondo l'uomo remando fino al punto da lui indicato.

"Alberto." Si gratta la testa e quel gesto fa scorrere in me un senso di impazienza. "Quando ero giovane e spensierato come te, ho conosciuto la mamma di Giulia. Ero davvero cotto di lei, era l'unica persona che mi avesse visto uguale a tutti gli altri e soprattutto non mi guardava o trattava da diverso; per lei ero un ragazzo normale." Accenna una risatina con lo sguardo rivolto al passato. "Il punto è, che so cosa provi tu per lui, penso che tu per lui provi ciò che io provo tutt'ora per la madre della mia Giulietta, ma devi sapere che l'amare un ragazzo è ancora più difficile da accettare. Sfortunatamente il nostro mondo è guidato dall'odio, ma qualsiasi cosa Alberto, ricordati, che io sarò dalla tua parte: pesce, unicorno, crostaceo, mollusco, chi più ne ha più ne metta, per me sarai sempre mio figlio." Non avevo accennato una parola, avevo evitato di fare anche il benché minimo rumore 'Infondo l'ho sempre saputo, fin dal nostro primo incontro. sapevo che lui non era come gli altri. Ho fin da subito visto Luca come una luce in fondo al mio abisso e penso sia questa la definizione dalla parola "Amore", Vedevo in lui la possibilità di poter riessere felice.' Massimo sorridendo mi scompiglia i capelli con la sua grossa mano. "Torniamo a casa ragazzo." Si avvicina al motore e mette in moto la barca dritto verso il porto di Portorosso 'A h. vero esiste il motore-'.

Tornato a casa corro subito all'interno di quella che ormai era a tutti gli effetti una casetta sull'albero e con le ginocchia al petto e un orologio tra le mani aspetto che Massimo mi venga a chiamare pronto per andare in stazione. 'Finalmente rincontrerò Luca..' Qualche lacrima comincia a rigarmi il viso, sento le squame farsi largo seguite dalle mie lacrime. 'Non vedo l'ora.'

POV'S LUCA

"Santa Mozzarella! Luca quello è il tunnel!" Ero sdraiato e stavo letteralmente occupando due posti a sedere, perché ero davvero molto stanco. L'esclamazione di Giulia però mi aveva completamente risvegliato. In un batter d'occhio ero di nuovo seduto e con il viso ricoperto di lacrime. "Suvvia, Luca! Non fare così! dovresti essere felice!" Non appena superiamo il tunnel appoggio la faccia sul finestrino e intravedo subito Alberto che sventola la mano, Massimo con in braccio Machiavelli e tutta la mia famiglia particolarmente emozionata. Accenno una risata ricoperto dalle lacrime.

Non appena il treno si ferma mi ritrovo un Alberto selvatico con le braccia spalancate. "Alberto!" Mi butto tra le sue braccia. "Oh, Luca! Non sai per quanto tempo ho aspettato questo momento!" Mi stringe forte tra le sue braccia. 


L'ho sempre saputo.. || LUBERTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora