Due giorni dopo, Sherlock inciampa due volte e quasi cade. La seconda volta lo conduco a una panchina vicina e lo faccio sedere. È stato molto silenzioso oggi.
“Non riesco a vedere dal mio occhio destro, John, ” mi sussurra. Sento il tremore nella sua voce. “È andata via circa mezz’ora fa.”
Annuisco e basta. “Dovremmo tornare a casa.”
“Questo caso è quasi risolto. Terminiamolo.” Mi guarda, supplicandomi con gli occhi.
“Vorrei poter fermare tutto questo,” sussurro. Si allunga verso di me e afferra la mia mano. La stringo saldamente. Non potrebbe importarmene di meno se qualcuno si facesse un’idea sbagliata.
Portiamo a termine il caso. Sherlock si aggrappa a me mentre ci arrampichiamo su per le scale fino al nostro appartamento. Il suo equilibrio è peggiorato in modo allarmante solo nell’ultimo giorno.
Lo faccio sedere e misuro la sua pressione sanguigna. È troppo alta. Il polso è accelerato. Ha la febbre. La reazione pupillare è irregolare. Lui è in grado di leggermi in volto ciò che succede. Faccio per alzarmi ma lui mi trattiene e mi tira verso di sé. “John,” dice, e so cosa sta per chiedermi.
“Non ancora,” mormoro.
“È il momento.”
Incontro il suo sguardo. “Ti prego, Sherlock.”
“È mercoledì, vero?”
“Si.”
“Venerdì sera, allora.”
Questo è il piano. Due giorni di preavviso. Il primo giorno sarà per tutte le persone che passeranno per caso a fargli una domanda o dargli qualcosa. Il secondo giorno sarà solo per noi.
Le pillole pesano come macigni nella mia tasca.
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Alone on the water [ITA]
FanfictionFanfiction di Mad_Lori con traduzione a cura di Charles (fonte EFPfanfic.net). "Sherlock aveva sempre saputo di non avere una vita lunga davanti a sé, ma non credeva che sarebbe finita così."