Chapter 3

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Sarah mi stringe a sé mentre ho un serio crollo emotivo e comincio a singhiozzare incontrollabilmente, e probabilmente dovrei esserne imbarazzato, ma in qualche modo vivere a stretto contatto con il perenne distacco di Sherlock mi ha reso notevolmente disinvolto riguardo qualunque cosa io senta dentro. Sono diventato una sorta di veicolo del suo lato umano. Devo esprimere tutte le emozioni che lui reprime, e così finisco per fare il doppio del dovuto.

Le racconto delle pillole che mi servono, e del piano di Sherlock. Quasi mi aspetto che obietti, ma lei si limita ad annuire e ad offrirmi il suo appoggio.

“Quanto tempo pensi che ci vorrà prima che – prima che lui ne abbia abbastanza?” chiede pacatamente.

Io sto tenendo un panno fresco premuto sugli occhi, per attenuarne il gonfiore. Non posso tornare a casa con questo aspetto terribile. “Credo che non ci vorranno più di un paio di settimane. Sta succedendo tutto in modo così maledettamente veloce, Sarah. Mi sono accorto dei suoi strani mal di testa solo la scorsa settimana, cazzo.” Sento la mia voce spezzarsi.

Sarah mi accarezza i capelli, spostandomeli dalla fronte. “Mi dispiace così tanto, John.”

“Non è giusto. Perché proprio lui?”

“Perché chiunque altro?”

“Ma lui è – noi abbiamo bisogno di lui. Le persone non si rendono conto di quello che fa, di quanto fa.” Mi strofino il viso con il panno umido e mi lascio ricadere sconfortato sul divano. “Devo tornare a casa. Ho bisogno di prendermi dei giorni dal lavoro. Lui non dovrebbe restare da solo. Potrebbe aver bisogno di un aiuto medico in qualunque momento.”

Lei scuote la testa. “Certo, certo. Ma non è questo il motivo.” Mi limito a guardarla. “Va bene, sai. Ammetterlo.”

“Cosa?”

“Che vuoi trascorrere più tempo possibile con lui prima della fine.”

Mi trema di nuovo il labbro. La fine. La sua fine. Oh dio, non può essere vero. “Credevo che avrei avuto tutto il tempo del mondo.”

Sarah mi abbraccia e io piango ancora. Mi sento sciocco, ma è meglio tirar tutto fuori adesso. Non posso comportarmi così di fronte a Sherlock.

E lei ha ragione. Appena sarò rientrato a casa, non lascerò più il suo fianco.

Alone on the water [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora