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Ara's POV
Cercavo tutti i giorni di spiegare il meglio possibile ai miei "alunni", se potevo chiamarli così.
Facevano ogni giorno sempre più progressi, ed ero davvero contenta.
C'erano giorni dove però notavo Jungwon guardarmi, anche per parecchio tempo.
Io non sapevo che fare, ma facevo finta di nulla e continuavo a concentrarmi sullo studio e lo spiegare. Gli altri non notavano nulla, a differenza mia.
A volte ho visto pure che faceva cadere la penna apposta per avvicinarsi più a me. Sì, si notava che lo faceva apposta.
Riusciva sempre ad attirare la mia attenzione.
Continuava a dire "potresti rispiegare bene l'ultima parte, per favore?" oppure "aspetta, dì di nuovo cos'hai detto." o cose del genere. Ma notai che mentiva, perché alla fine se gli chiedevo di fare degli esercizi per vedere se avesse capito, riusciva sempre a farli alla perfezione, e dopo un po' mi ero fatta anch'io delle domande.
Oppure quando in classe dovette fare una verifica scritta, mi disse di aver preso 6.
Il giorno dopo, a casa sua e degli altri, scoprii, da parte di Jay, che in realtà aveva preso 9.
Avevo capito che lui mi chiedeva di rispiegare il tutto per passare più tempo con me.
Ogni volta, facevo finta di nulla, perché non volevo assolutamente farmi distrarre da un ragazzo.
La mia prima priorità era lo studio. Così, cercavo di non farmi abbindolare troppo.Un giorno, stavo spiegando a Jungwon l'ultimo argomento di geografia, perché il giorno dopo avrebbe avuto la verifica, e non poteva assolutamente prendere un brutto voto, così mi sono offerta di stare più tempo a casa loro per aiutarlo.
All'improvviso, mi blocca e dice:
Jungwon: "usciamo un po', dai. Ti porto in un posto bellissimo."Prima che riuscissi a dire una sola parola, mi prende la mano e mi trascina con lui fino a fuori la casa.
Non capivo dove stesse andando, ma non riuscivo a dire nulla.Attraversiamo dei cespuglio dietro degli alberi e arriviamo ad un vastissimo prato verde, con tanto di fiori qua e là.
Io: "Jungwon, ma dove mi hai portata? Non penso sia una buona idea... è meglio tornare a casa, dobbiamo finire di studiare, ti ricordi cos'hai domani?"
Jungwon: "aspetta dai, rimaniamo un po' qua. Voglio stare qua con te." Si blocca e mi guarda fisso negli occhi. A quell'azione, sento il cuore come esplodermi.
"Senti, ti sfido ad una gara." Continuò lui, con un sorrisetto da bambino sul volto.
Mi addolcii tantissimo. Sapeva quanto fossi vulnerabile a quel suo sorriso.
"Lo vedi quell'albero lì infondo?" Disse, e mi girai per vedere cosa stesse indicando. Vidi un grosso albero, non troppo lontano da noi.
"Ti sfido a chi arriva prima. Se arrivo prima io, rimaniamo ancora qua fuori, se vinci tu, torniamo a casa a studiare." Arresa, non potei fare altro che accettare."Pronti.... VIA!"
Iniziammo a correre, ed io stavo quasi per vincere, ma Jungwon riesce a raggiungermi, prendendomi il vestito e tirandomi verso di lui, finendogli addosso.
Cadiamo, ed io finisco sopra di lui.
Prima che potessi fare qualunque mossa, mi prese il viso e mi baciò.
Io rimasi stupefatta, a quel bacio e a quel suo tocco così rassicurante e morbido.Rimanemmo in quel prato per tutto il pomeriggio, passeggiando qua e là. Eravamo tutti e due evidentemente imbarazzati.
Alla fine, mi riporta a casa, ma prima che potessi entrare, mi dice:
Jungwon: "hai visto, alla fine ho vinto io! Siamo stati fuori tutto il pomeriggio." Con sguardo vittorioso ma anche divertito. Mi diede un altro bacio, questa volta lieve ma più calmo e voluto.A quel punto, mi passa una bizzarra idea per la testa. Lo feci entrare a casa. I miei non c'erano.
Decisi che gli avrei finito di spiegare geografia. Ovviamente, ci fu qualche bacio qua e là, ma fu una serata bellissima.、.•*꧁꧂*•.、
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태양의 눈빛. || 𝐉𝐀𝐊𝐄 𝐒𝐈𝐌
Fanfiction"Mi basta stare con te, dovunque io sia." Roseanne, detta Rosé, è una ragazza che frequenta le superiori a Seoul, in Corea del Sud. È una persona molto estroversa, e davvero amichevole, ma nonostante ciò, le sue uniche amiche sono Ara, Yujin e Suji...