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Disclaimer:

Questa storia non è scritta a scopo di lucro.
I personaggi usati e tutto ciò che fa parte dell'universo di Dragon Ball sono di proprietà di Akira Toriyama© e Toei Animation©.
Non concedo, in nessuna circostanza, l'autorizzazione a ripubblicare questa storia altrove, anche se creditata e anche con link all'originale.
I diritti delle immagini non mi appartengono.


Avvertenze:
Piccoli accenni alla prostituzione. Mi dissocio completamente dal comportamento di Radish.
In questo capitolo verrà inoltre mostrata una scena molto drammatica, in corsivo, che potrebbe urtare la vostra sensibilità nel caso non siate pronti ad affrontare la tematica della morte e del lutto.




- ACROSS THE UNIVERSE -

Capitolo 14
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Era stato molto più difficile del previsto. Intenso quasi più di quegli allenamenti sfiancanti che un tempo caratterizzavano i loro incontri, complesso a livello emozionale e persino fisico.
Vegeta era partito a spiegare dall'inizio, dalle origini Saiyan e di come Kakaroth si fosse trovato su quella navicella per la Terra. Poi gli aveva tramandato qualche racconto – sentito perlopiù da Bulma – sui primi anni di vita, sull'avventura alla ricerca delle Sfere del Drago, i tornei di Tenkaichi. La morte di nonno Gohan - che Vegeta sapeva essere stato un punto molto dolente per Kakaroth - causò in quest'ultimo un velato senso di colpa e malumore. Niente a che vedere con il dolore che una volta Kakaroth gli aveva confessato di aver provato di fronte alla consapevolezza di aver ucciso il suo nonno adottivo sotto la forma di Oozaru.
Poi gli aveva raccontato dell'arrivo di Piccolo, del matrimonio con Chichi, della nascita del piccolo Gohan e, infine dell'arrivo di Radish sulla Terra e del combattimento che avrebbe ucciso entrambi. E del fatto che Goku fosse stato resuscitato un anno dopo, mentre Radish non era mai stato più portato in vita e forse era anche per quello che il suo volto gli dicesse poco o niente.

Dopo quella prima parte di racconto lo stress emotivo dovuto a tutte quelle nozioni aveva causato in Kakaroth un incessante mal di testa, mentre in Vegeta un intenso senso di ansia sul fatto che avrebbe dovuto raccontare il resto della storia, quello che lui aveva vissuto in prima persona.
Si erano per quel motivo concessi una pausa, durante la quale Radish aveva allietato entrambi gli animi con un bel passaggio movimentato in un campo di asteroidi che li aveva quasi fatti saltare per aria.

Vegeta aveva provveduto inoltre a informare i suoi figli e amici sulla Terra di quel che fosse accaduto, della memoria perduta di Kakaroth, del suo recupero da Morvir e del fatto che stessero tornando finalmente a casa. Aveva però declinato tutti i tentativi di chiamata da parte loro. Non era ancora il caso di far parlare Gohan, Pan e Goten con Kakaroth in quello stato. Prima, almeno, avrebbe dovuto ficcargli quante più nozioni in testa per poter affrontare una conversazione decente con la propria famiglia.

Dopo una lunga doccia, Kakaroth si era presentato nella cabina di pilotaggio non più vestito di quella ridicola tunica morviriana. Vegeta aveva lasciato lui una copia identica delle battle suit che indossavano lui e Radish e, per quanto fosse meglio dell'abbigliamento precedente, faceva comunque molto strano vederlo vestito di un colore che non fosse arancione. Non si era certo premurato di portargli un Gi della Scuola della Tartaruga di ricambio.
Una volta scampato il pericolo degli asteroidi e terminato i tre salti iperspaziali consecutivi, i tre Saiyan si erano concessi un pasto confezionato quasi decente. E grazie al cielo Radish si era premurato di intrattenere una conversazione ridicola per alleggerire la situazione in vista della seconda parte del racconto di Vegeta.

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