Suonó la sveglia. Quel giorno tanto atteso era arrivato. Mi alzaii e feci colazione. Sul telefono vidi un messaggio da una mia compagna di scuola che mi informava che quel giorno la scuola sarebbe rimasta chiusa per mal tempo. Si cazzo! Potevo dormire.
Rimisi la sveglia esattamente due ore dopo per le 9:20. Non riuscivo a addormentarmi ,pensavo al pomeriggio quando avrei incontrato Scot.
Poi peró, chiusi gli occhi e mi addormentai stanca per i mille pensieri.*************
Driiiin driiiin!
La sveglia. Ero emozionata e allo stesso tempo preoccupata. Avrei visto Scot e poi? Poi avrei dovuto dirgli di Abby e se si sarebbe incazzato e mi avrebbe detto che tra noi era finita? Non avrei trovato il coraggio di parlargli ma dovevo farlo.
Mi vestii velocemente e decisi di andare direttamente al lavoro anche se il mio turno sarebbe iniziato alle 2.
Magari Scot sarebbe venuto prima e potevo starci insieme piu tempo.
Chiusi la porta di casa e con la mia vespa mi avviai al bar.
Quella mattina le strade erano vuote,le macchine sembravano scomparse , i negozi non erano affollati.Tutto era strano.
Era come se anche il mondo fosse preoccupato per quello che sarebbe successo tra me e Scot.
Avevo paura di quello che sarebbe successo , se avesse ancora quella voglia di vedermi , di parlarmi .
Arrivai velocemente al bar.
'Ciao Cloè , come mai stamattina sei particolarmente in anticipo? Hai fatto buca a scuola?'disse il proprietario del bar
'Ciao Shep , sono arrivata in anticipo perchè la scuola è chiusa per il mal tempo che dicono dovrebbe arrivare e quindi ho pensato di darti una mano nelle pulizie , se do fastidio posso andarmene' Dissi
'No Cloè non dai mai fastidio, sai già che quando vuoi puoi venire .
Tutto bene? Sembri un po agitata' Disse shep confuso
'Ehm..Nono tutto bene Shep'
'Sicura ?'
'Sicurissima' dissi un po' imbarazzataQuella mattina c'erano pochi clienti nel bar quindi io e Shep parlammo di come mi trovavo a lavorare lì e se avrei continuato. Ovviamente risposi che mi trovavo benissimo e che avrei continuato sicuramente.
La mattinata passó velocemente e presto venne il pomeriggio. Quel pomeriggio che avrei visto Scot. S c o t ! O si proprio lui.
Avevo le farfalle nello stomaco. Mi sembrava che aveva detto che doveva venire alle 16:
15 , erano le 15:30 quindi mancava pochissimo.In quei pochi minuti che rimanevano andai in bagno per aggiustarmi un po'i capelli e controllare che tutto andava bene. Volevo essere perfetta. Volevo che questo giorno gli rimanesse un ricordo bellissimo e che anche tra cento anni lui si sarebbe ricordato per sempre questo pomeriggio.
I pochi minuti sembravano un ' eternità.Uscì dal bagno e mi accorsi che erano le 16:30. Ero stata tantissimo tempo in bagno. Corsi velocemente al bancone delle bevute ma lui non c'era. Iniziai a pensare che mi avesse dato buca ma decisi di aspettare un altro po forse aveva fatto ritardo di pochi minuti.
Il tempo passava . Lui non arrivava.
Ero arrabbiata , triste. Le lacrime sfioravano le mie guancie.. Non avrei mai pensato che non sarebbe venuto!
Per tutto quel tempo aveva desiderato vedermi ed ora non era venuto. Non doveva farlo. Che stupida! Lui era sbronzo e non si ricordava di me. E io come una stupida ci avevo creduto.Volevo andare a casa e non uscire mai più. Non sapevo cosa fare quindi andai da Shep.
'Ehi Shep hai visto arrivare un ragazzo con dei capelli riccioli?'
'No non ho visto niente perchè?' disse Shep
'No niente. Ehi Shep potrei andare a casa in anticipo ? Ho un impegno..'
'Certo a domani Cloè'
'Ciao Shep'Non era vero niente.
Andavo a casa perchè Scot mi aveva dato buca. Chiusi la porta e lo salutai ancora per una volta.
Iniziai a piangere più forte con gli occhi che mi scoppiavano.
Presi la vespa e andai il più veloce possibile per arrivare presto a casa. Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo.***
Appena arrivata in casa andai dritta in camera chiudendo la porta a chiave.'Cloè Cloè cosa è successo e perchè stamani non eri a casa? Non mi rispondi al telefono. Cosa sta succedendo' Disse mia mamma preoccupata
Non risposi ,ci avrei parlato il giorno dopo e gli avrei spiegato tutto.
Mi dispiaceva farla stare male e farla preoccupare per me ma non riuscivo a parlare , volevo raccontar tutto a Jack e Abby ma non avevo il coraggio.Le lacrime continuarono a scendere .
Mi misi a letto e con gli occhi gonfi mi addormentai. Era la cosa migliore. Dopo tutto quello che ho passato non potevo soffrire ancora.
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Chloè
Short StoryChloè,un'adolescente di 16 anni. Incontra il suo primo amore in un bar affollato sulla Quinta Strada di New York. Passione,lacrime,amori e sorrisi.Ma gli ostacoli esistono e li dovranno affrontare.Lei spensierata e allegra ma con un passato tormento...