Mi sorrise e io ricambiai.
Era bellissimo. Non avevo mai visto un ragazzo così bello in tutta la mia vita.
''Adesso ti porto in un posto..'' disse Scot
''Dove?'' risposi felice.Non rispose ma mi passò una benda da mettermi sugli occhi e mi fece capire di dovermela mettere. Feci ciò che disse e dopo dieci minuti eravamo dentro la sua macchina verso una meta a me sconosciuta. Ero contenta di sapere che mi stesse facendo una sorpresa ma mi venivano in mente mille pensieri su dove mi stesse portando o se fosse stata solamente una trappola. Perciò feci un lungo respiro e cercai di pensare al meglio.
Dopo un'ora di domande ma senza mai risposte arrivammo perché sentii la macchina fermarsi.
Mi fece scendere e rimanemmo cinque minuti in piedi ,eravamo in silenzio e sentivo il suo respiro sulla mia pelle il quale mi provò dei brividi in tutto il corpo.In quel momento avrei voluto baciarlo e stringermi a lui per sempre ma non potetti.
Finalmente mi levò la benda e davanti ai miei occhi vidi uno spettacolo magnifico.Mi aveva portata in un famoso parco davanti al ponte di Brooklin.
''perché non dici niente? '' disse agitato Scot
''Lo so sono un disastro ma questo posto mi piace tantissimo e ho pensato che potesse piacerti anche a te..Scusa se ti ho delusa'' aggiunse deluso
Andai verso di lui e lo abbracciai. Non riuscii a parlare ero contentissima ma soprattutto mi stupii di quanto fosse romantico. Dopo essermi tranquillizzata iniziai a parlare:
''E' tutto meraviglioso. Non sei affatto un disastro. Devo dire che non mi sarei mai aspettata tutto questo da te, mi hai portata in un parco davanti al Brooklin come potrebbe non piacermi?
E devo dirti che sei anche romantico. Ti voglio bene Scot. Grazie.''''Shh non parlare.. io devo ringraziare te.
Cloè sei tutto quello che ho sempre desiderato avere ed ora che ti ho non ti lascerò.''Passarono due ore senza nemmeno accorgercene. Avevamo girato tutto il parco e la stanchezza iniziò a farsi sentire.
Era ormai sera ed iniziavo ad avere anche fame.
Mi interruppe Scot:
''Che ne dici se andiamo a mangiare in un ristorante qui vicino molto famoso?''
Senza pensarci annuii.Appena arrivammo al ristorante lessi il nome '' Black and red'' e mi ricordai di quanto fosse famoso solo dopo essere entrati e aver visto lo chef che abitualmente ogni domenica conduceva un show televisivo di fingerfood.
Mi voltai verso Scot e per la millesima volta lo ringraziai. Devo dire che tutto il dolore che mi aveva provocato era svanito trasformandosi in amore.
**
''Scot tu cosa prendi da mangiare? Sono confusa c'è troppe cose buone''''Sono indeciso tra barchette con crema di parmigiano e uva o aspic mille colori con gelatina alla birra''
Scoppiai in una risata che coinvolse anche Scot. Erano nomi veramente ridicoli.
''Ehi Scot ma che razza di cibo è ? ''
''Ehm..non lo so nemmeno io ma il nome era 'buffo' così ho deciso di assaggiarli''
''Ah molto interessante , io prendo aspic mille colori con gelatina alla birra solo perché c'è la parola birra ma se fanno schifo giuro che ti picchio''
''Aggressiva la ragazza.. Allora io prendo barchette con crema di parmigiano e uva sperano che sia buono.''
''E da bere che prendiamo?''
''Birra o vino?'' chiese Scot
Optai per la birra e dopo mezz'ora di risate ci servirono la cena.Il cibo era buonissimo ma il posto ci annoiava e decidemmo di ritornare al parco visitato il pomeriggio che ci piacque moltissimo.
Appena arrivati al parco ci sedemmo su una panchina e restammo moltissimo tempo in silenzio ad ammirare il meraviglioso ponte che avevamo davanti ai nostri occhi. Quella sera era particolarmente buio e le luci lo illuminavano rendendo quell'atmosfera ancora più bella.
''Scusa Scot se ti farò questa domanda ma non posso più aspettare..''
Mi guardò confuso ma restò in silenzio.Poi continuai: ''perché quel giorno in cui dovevamo vederci tu ehm..tu non sei venuto?''
In quel momento ripensai a quel maledetto giorno e mi rattristii.Vedendo la situazione mi abbracciò e inizio a parlare
''Come ti ho detto ho avuto un imprevisto,per favore non farmi più questa domanda non posso risponderti quando potrò ti dirrò tutto ma ora..ora n-non posso..'' I suoi occhi diventarono lucidi e una lacrima sfiorò la sua guancia vellutataNon volevo vederlo triste quindi cambiai discorso anche in testa avevo mille dubbi.
''Stai tranquillo..ci sono io '' dissi tutto d'un fiato . Il suo sorriso era bellissimo e detestavo la cosa di vederlo triste quindi lasciai stare..era la cosa migliore
''Grazie di tutto Cloè'' detto questo mi diede un bacio sulla guancia e io ricambiai
Quel giorno era stato stupendo e capii che Scot era una persona bravissima.
Purtroppo era tardi quindi mi accompagnò a casa e mi scrisse il suo numero di telefono sulla mano per sentirci ogni tanto e vederci , annuii e dopo averlo salutato e ringraziato nuovamente scesi.
Appena entrai in casa vidi un biglietto di mia madre sul tavolo con scritto 'ma dove ti sei cacciata?' o merda mi ero scordata di dirgli che il pomeriggio non sarei stata in casa; presi il telefono e notai alcune chiamate perse proprio da lei e la informai di essere tornata , gli spiegai che ero fuori con un amico anche se non ci credette e poi mi salutò velocemente perchè era a lavoro.
Dopo aver fatto una doccia calda registrati sul telefono il numero di Scot e dopo poco mi addormentai.
Che giornata indimenticabile!
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Chloè
Short StoryChloè,un'adolescente di 16 anni. Incontra il suo primo amore in un bar affollato sulla Quinta Strada di New York. Passione,lacrime,amori e sorrisi.Ma gli ostacoli esistono e li dovranno affrontare.Lei spensierata e allegra ma con un passato tormento...