Fa male senza di te.

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Ieri sera Niall è rimasto a dormire da me.
Non gli ho dato molta importanza, siccome ero stanco e deluso.
Deluso perché Harry sapeva che l'amavo, ma non gli dava importanza.
Quando mi sveglio sono le 8 di mattina, e vedo che attorno a me ci sono Zayn, Liam e Niall.

Quando notano che ho aperto gli occhi Zayn butta i coriandoli in aria urlando "AUGURI" seguito dagli altri due, e subito dopo si sentono fischi e risate.
Alzo la schiena dal mio amato letto, turbato e confuso.

-"È il mio compleanno?"chiedo stropicciandosi un occhio. Prendo il mio telefono è sì, è il 24 Dicembre. Ho vent'anni, finalmente.
Mi stiracchio e mi alzo davanti ai ragazzi che aspettano una mia reazione.

-"Grazie" dico, mentre un piccolo sorriso si stiracchia sul mio viso. Zayn mi da una pacca sulla spalla, con le labbra serrate.

-"Che ore sono?"chiede Liam togliendosi il ridicolo cappellino che aveva indossato. Faccio spallucce, per poi prendere il mio cellulare e dirgli che sono le 8:40.

-"Preparati che usciamo" mi comunica Zayn sfregandomi le mani. Sbuffo, ma so che lo fanno per me, perché mi vedono distante, freddo, e forse hanno ragione, li sto trascurando per sciocchezze.

-"Va bene." dico sospirando, mentre cala il silenzio tra di noi. "Che programmi avete?"chiedo con voce squillante e falsamente entusiasta.

-"Prima di tutto, facciamo colazione."mi comunica Niall, portandosi indietro i capelli biondi e disordinati. "Su, muoviti." mi spinge verso l'armadio, in modo che io scelga i vestiti.
Prendo una maglietta blu elettrico con una scritta a caratteri cubitali «True Story.», uno skinny nero e le vans, sempre nere.
Vado in bagno e mi faccio una doccia veloce.

Quando esco dalla doccia comincio ad osservare il mio tatuaggio allo specchio, è l'infinito fatto con una corda. Un pò stupido, ma a me piace, e credo che ne farò altri.

Mi vesto e quando mi reco nella mia stanza con i capelli super ordinati, i ragazzi stanno commentando le mie foto e ogni tanto scappa loro una risata.

-"Ehi!"li richiamo con la voce più alta del solito, ma senza urlare per non svegliare le mie sorelle. "Che fate?" domandò retoricamente, togliendo a Zayn di mano la mia foto di quando avevo sette anni.

**

Siamo andati allo starbucks, e stiamo aspettando qualcuno che ci faccia ordinare.
Dopo qualche minuto di attesa, arriva una giovane cameriera.

-"Cosa posso portarvi?"chiede con la penna tra il pollice e il medio, picchiettandola sul taccuino attendendo risposta.

-"Io prendo un caffé amaro e un cornetto con la marmellata." dice Liam tanto velocemente da sembrare nervoso.

-"Io un succo a pesca e dei pancakes."continua Zayn.
Prendo il mio cellulare e comincio a messaggiare con Ilenia.

-"Io una ciambella e del latte."dice Niall.
Blocco il telefono e lo appoggio sul tavolo, attendendo che la cameriera finisca di scrivere. Mi guarda per sapere cosa desidero.

-"Io un cappuccino e un cornetto al cioccolato."la cameriera annuisce, e dopo 10 minuti ci porta da mangiare.
Dopo aver mangiato, i miei amici mi portano al centro commerciale, più per passeggiare che per comprare qualcosa.
Niall aveva insistito tanto per pagare una camicia che mi piaceva, e sebbene non fossi d'accordo all'inizio, ho accettato.

-"Sono stanco, ci sediamo?"chiedo affannato, appoggiandomi ala ringhiera che mostra tutto il centro commerciale -o quasi-, i ragazzi annuiscono e si siedono, imitati da me.

-"Che ore sono?" ci chiede Liam. Gli risponde Zayn, ma io non ascolto la sua risposta, poiché sono immerso nei miei pensieri.

-"Andiamo a casa." Zayn attira la nostra attenzione alzandosi, e noi lo seguiamo.
Usciamo dal centro commerciale e andiamo nell'automobile di Zayn, dove mettiamo le musiche dei Coldplay a palla.
Dopo fortunatamente, almeno per Zayn, passa «Do I Wanna Know?» degli Arctic Monkeys. È fissato con quella canzone.

Quando arriviamo a casa mia, i ragazzi mi lasciano solo a riposare in camera mia. Sono le 12:00, ma i miei dormono ancora, o almeno credo.
Il mio profilo Facebook si riempie di stati di auguri, ma non m'importa di questa gente che prima non mi calcolava.
Mi importava solo di una persona.

Sento dei rumori verso la finestra, e quando mi affaccio senza aprire, vedo una persona con una felpa grigia e un cappello, ha lo sguardo basso. Alza velocemente gli occhi verso di me, gli occhi sono coperti, ma riesco a vedere il suo sorriso.
Dopo questo, scappa via.
Sono troppo curioso, devo scoprire chi è.
Scendo dalla finestra arrampicandomi sull'albero accanto alla mia camera, e comincio a correre.
Ad un certo punto lo perdo di vista, e mi trovo in un giardino, un giardino enorme.
Mi appoggio ad un muro, e quando lo guardo meglio, noto una scritta.

"Arriverà la fine, ma non sarà la fine.»
Poi continuo a camminare, e finisco su un sentiero di pietra. Ci sono dei bigliettini per terra.
«Perché fa male, fa male da morire senza di te.»
Ne prendo un altro.

«Desidero sapere dove va a finire il sole
Se il freddo delle parole gela lo stupore.»
Ma cosa significano?
Mi continuo a camminare, e mi trovo davanti ad un muro.
C'era una scritta enorme, «Il mondo resta fermo se non gira per noi.
Ti amo.»
Mi cominciano a tremare le gambe. Qualcuno ha fatto davvero questo per me?

••••

Eccooomi qua.
L'ultima parte fa un tantino schifo, vero?
Si.
Comunque ora devo studiare, mi dileguo.

_S.

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