Mi insegni a suonare?

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Mi sto preparando per andare a pranzo da Harry. Che voglia farmi conoscere la sua ragazza? Onestamente ci starei una merda. Gli ho appena ammesso di amarlo, e lui se ne frega. Se ne frega altamente di me, dei miei sentimenti.
Ho una maglia grigia con la scritta «Alcott» e una felpa rossa. Un jeans attillato e le Nike.

-"Mamma io esco. Puoi accompagnarmi?" chiedo a mia madre intenta a lavare i piatti.

-"Non vedi che ho da fare? Vai da solo. Torni per pranzo? Dove vai?"

-"Non torno, pranzo da un amico."la liquido e comincio a camminare verso casa di Harry. Durante il tragitto comincia a piovere e arrivo tutto zuppo. Quando suono al campanello mi apre una ragazza con i capelli viola. Che sia Breanne..?

-"Ciao, posso aiutarti?"mi chiede con cortesia. Annuisco titubante. Ha gli occhi verdi, come quelli di Harry.
Ora che ci penso, potrebbe essere la sorella.

-"Harry mi ha invitato."le rispondo seccato per il freddo che sto prendendo. "Posso entrare?" ma non ci arriva al fatto che ho freddo?
Annuisce.

-"Sì, scusami." mi dice spalancando la porta di legno per farmi entrare. Entro e mi guardo in torno; la casa è piccola, ordinata e confortante.
La ragazza mi fa entrare in una stanza luminosa e calda, e mi dice di accomodarmi sul divanetto di pelle nera o sulla sedia accanto al tavolo di marmo. Ovviamente scelgo il divano.
Dopo poco Harry fa il suo ingresso: ha i capelli più ordinati del solito, una camicia a quadretti rossa e nera e uno skinny.

-"Comunque io sono Ge..."prova a dire la ragazza, ma è interrotta da Harry, che le mette una mano davanti alla bocca per zittirla.

-"Non vuole saperlo." a dire il vero m'importava, ma avevo dedotto che non era Breanne, per le sue iniziali.

La ragazza lascia la stanza sconfortata, mentre cala un silenzio imbarazzante tra me ed Harry.
Mi guardo intorno per osservare l'ambiente: noto un pianoforte accanto alla finestra.

-"Suoni il pianoforte?"chiedo avanzando verso lo strumento incerto. Lui mi scruta, guarda la mia camicia. Avrei potuto indossare qualcosa di meglio. Ma in fondo è solo un amico.. come dice lui. Ma a me non va che sia solo un amico. Proprio no.

-"Mia sorella alle scuole medie, ci sembrava un peccato buttarlo via."

-"In effetti lo sarebbe stato." commento poggiano le mie dita sui tasti, senza però suonare.
Continuo a sfiorarle per un pò, mentre lui continua a fissarmi,ma interrompe il silenzio.

-"Tu sai suonare?" annuisco senza distogliere lo sguardo dallo strumento.
Comincio a suonare qualche tasto di prova.

-"Mi fai sentire qualcosa?" sbatto le palpebre più volte, per rendermi conto se quella era la realtà. Forse lo era. Annuisco leggermente e mi siedo sullo sgabello, facendo spazio ad Harry che si siede accanto a me, o meglio, incollato a me. Deglutisco e con le mie fragili dita comincio a premere i tasti più velocemente che potevo. Al termine della canzone sono più imbarazzato del previsto e ho lo stomaco attorcigliato.

-"M'insegni a suonare?" sussurra mettendo le sue dita sui tasti, e quando le spinge leggermente verso il basso ne esce fuori un suono orribile, e il che mi fa ridere.

-"Ci posso provare, ma non farmi errori del genere!" affermo scherzano, dimenticandomi di essere col ragazzo che amo. Lui mi sorride e annuisce, mi era mancata tanto questa vicinanza con lui.

Gli comincio a spiegare le note e i valori, e andiamo al pianoforte. Suono prima io e lui ripete quello che faccio.

-"Harry sei un disastro." esclamo seccato, appoggiando la testa sulle mie mani. "Proviamo in un altro modo." continuo. Io suono e lui invece ha le mani sopra le mie, imitandomi. Nel momento in cui mi sfiora sento i brividi, e i nostri sguardi si incrociano. Ci avviciniamo e ci diamo un bacio casto, che diventa sempre più passionale, unendo anche le nostre lingue.

-"Il pranzo è pronto!" veniamo interrotti dalla ragazza dai capelli viola di prima, che sempre sorpresa dalle nostre azioni.
"Io sono Gemma, comunque." conclude andando via. Siamo imbarazzati e ci alziamo facendo di nulla, come abbiamo sempre fatto.

-"Io direi di andare a mangiare."dice mettendosi le mani nella tasche posteriori. Annuisco, come può non considerare una cosa del genere?
Per me è stata importante.
Forse per lui no.

•••

Eccomi qui!
Fa cagare sorry, ma non ho avuto tempo perché ho dovuto studiare.
Quindi, nulla honey (come sempre)
Ciao.

_S❤️

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