Chapter 1

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daisy;

Metto il rossetto rosso, aggiusto il pantaloncino di pelle nero e i tacchi, ed esco dalla stanza.
Lavoro in un ristorante, ma no, non sono una cameriera.
Il proprietario di questo ristorante, Cesar, ha avuto la brillante idea di creare una zona privé, accessibile solo alle persone di cui si fida e ai suoi amici.
Cosa avviene in quella parte del locale?
Beh, io e alcune ragazze balliamo sui cubi, davanti a quei ragazzi che quando ci osservano sono letteralmente disgustosi...e no, il nostro lavoro non finisce qui. Pagano per portarci a letto, e noi, siamo obbligate a farlo.
Avrei potuto trovare altri mille lavori diversi, ma non con lo stesso guadagno. La mia famiglia ha bisogno di soldi, e mio fratello non ha ancora trovato un lavoro soddisfacente, devo pagarmi gli studi, l'affitto alla mia coinquilina, e di qualcosa dovrò pure vestirmi e cibarmi.
<<Daisy sei pronta?>>
Mi chiede Brooke venendo verso di me.
<<si arrivo>>
Brooke fa la mia stessa cosa, solo che lei è quella meno richiesta per fare sesso, mentre io e Blanca le più gettonate.
Davanti a quei ragazzi non ci chiamiamo con il nostro vero nome, io ad esempio mi chiamo Juliette...non possiamo mettere a rischio tutto questo, è pur sempre illegale.
Ci sono quei soliti tre ragazzi che ogni sera vengono a guardarci e si toccano in continuazione, questa cosa è disgustosa.
Non hanno mai pagato per portarci a letto, semplicemente si godono lo spettacolo perché sono "amici del proprietario".
Mentre stiamo ballando altri tre ragazzi si fanno strada verso i divani in pelle rossa di fronte ai nostri cubi.
Chiedono da bere, e gli viene servito in me che non si dica.
Non so chi siano, non li ho mai visti.
Quello in mezzo mi sta guardando davvero troppo, è carino...hai dei tatuaggi, i capelli di un misto tra marrone e nero. A causa delle luci non riesco a decifrarli bene, ma neanche i suoi amici mi sembrano male.
Brindano dinanzi ai nostri occhi e buttano tutto giù in un sorso.
<<ragazzi cari, lei è Clara, mentre lei è Charlotte>>
Dice Cesar passando tra i cubi delle ragazze, prima di Brooke, poi di Blanca.
<<ma la più bella è proprio quella in mezzo, non è vero Juliette?>>
Dice ridendo e passando una mano sulla mia gamba, partendo dal basso verso l'alto.
La sposto subito, mentre continuo a muovermi.
<<posso avere da bere?>>
Chiedo a Cesar che mi accontenta prendendomi un bicchiere di vodka.
Brucia in gola, ma è una delle cose più buone del mondo.
Da ubriaca riesco a muovermi meglio, tutto intorno a me scompare, e rimaniamo solamente io e la musica.
<<vai Juliette>>
Urla uno dei tre ragazzi seduti sugli sgabelli, in teoria quelli fissi.
<<sei la migliore>>
Eccone un altro.
Rimaniamo per altre tre ore a ballare, senza fermarci neanche un secondo. Le mie gambe erano esauste, e io sentivo di poter svenire da un momento all'altro.
<<domani ripassiamo>>
Dice il ragazzo che prima mi stava guardando.
<<vi aspettiamo>>
Risponde Cesar, sorridendo.
Corro in stanza a cambiarmi, per poi tornare a casa più distrutta che mai.

<<sono tornata>>
Urlo per farmi sentire da Doris, la mia coinquilina.
<<non mi interessa>>
Roteo gli occhi e mi reco in cucina a prendere dell'acqua.
Lei è molto diversa da Blanca e Brooke, è scorbutica, scontrosa, ci sono giorni in cui non la vedi, altri in cui mette a soqquadro casa e organizza festicciole con alcuni suoi compagni. Non li conosco, ma a vederli non mi piacciono. Lo so che il libro va prima letto e poi giudicato, ma sono ragazzi un po' strani e questa cosa mi mette ansia.
Doris è simpatica per certi versi, per altri un po' meno, dipende da come si sveglia. Però, in fatto di consigli è davvero brava.
Mi stendo sul letto e crollo in un batter d'occhio. Ero davvero distrutta, ma allo stesso tempo questa volta avevo ballato per ragazzi interessanti e non per i soliti.

neymar;

Sono completamente ubriaco, e così anche Marco, quindi a guidare verso casa è Kylian.
Fermiamo prima l'italiano a casa sua, per poi recarci verso la mia.
<<oi a che pensi, se ubriaco riesci a pensare ovviamente>>
Mi dice Kylian facendomi ridere.
<<stavo pensando ai movimenti di quella ragazza, Juliette, stavo per impazzire per questo mi sono dato all'alcol>>
<<sembrava che stesse ballando da sola>>
<<forse per questo ha chiesto da bere, per sentirsi così>>
<<o magari perché non ama il suo lavoro e semplicemente per farlo sembrare meno pesante ha bevuto>>
<<si forse, non lo so, fatto sta che non vedo l'ora di tornarci domani. Per tutte le ore in cui ha ballato sarei voluto alzarmi per toccarla, ovunque, e farla mia, non so cosa mi abbia trattenuto>>
<<non perderci la testa>>
<<sessualmente l'ho già fatto>>
<<il solito Neymar>>
<<più ci penso e più mi viene voglia di tornare lì>>
Mi mordo il labbro, ma lo faccio senza accorgermene.
<<credo ormai sia a casa, nel caso volessi tornarci davvero>>
<<si, immagino di sì. Resti a dormire da me?>>
<<mh va bene, mi annoio di tornare a casa>>
Una volta che ho accompagnato il francese nella sua stanza, e dopo avergli lasciato alcuni miei vestiti per dormire, faccio una doccia per riprendermi dalla sbronza.
Vado nella stanza di mio figlio, Davi, gli rimbocco le coperte e gli lascio un bacio sulla fronte.
In realtà anche io faccio una specie di doppia vita, da una parte l'uomo che vorrebbe tutte e quelle che tutte vorrebbero, e che io cerco di accontentare, dall'altra parte un padre, che non vorrebbe mai deludere suo figlio e cerca di proteggerlo da tutto.
Indosso il pantaloncino del Psg, e cerco su Instagram quella ragazza, ma di lei niente risultati.
Forse non lo usa, anche se mi sembra davvero strana come cosa.
Spengo il cellulare, pensando che domani la rivedrò, e chiudo gli occhi, cadendo poi nelle braccia di Morfeo.

𝘼 𝙘𝙤𝙣𝙛𝙪𝙨𝙚𝙙 𝙝𝙚𝙖𝙧𝙩 | 𝙉𝙚𝙮𝙢𝙖𝙧 𝙅𝙧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora