Chapter 3

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neymar;

Sono ormai le 5 del mattino, non ho chiuso occhio tutta la notte, mentre Juliette è crollata, probabilmente era distrutta, ha ballato tantissimo e poi abbiamo fatto sesso.
È quasi del tutto nuda e dorme al mio fianco, devo dire che è davvero bella, sembra quasi un angelo mentre dorme...mi chiedo cosa l'abbia portata a fare quello che fa.
La vedo muoversi e girare la testa, segno che si sta svegliando.
<<buongiorno>>
Mi dice con gli occhi e la voce impastati dal sonno.
<<buongiorno>>
Le dico sorridendo.
<<che ore sono?>>
<<le 5>>
<<cazzo>>
Si alza, lasciando spazio a un panorama incredibile, e tira fuori dei vestiti dallo zainetto.
Corre in bagno e si cambia nel giro di 5 minuti.
Esce completamente un'altra persona, capelli legati, struccata, felpa, jeans e scarpe da ginnastica...ora che vedo il suo viso pulito, non posso non dire che è bella anche così.
<<perché vai di fretta?>>
<<ho l'università e alle 8:30 devo essere lì>>
<<hai capito che sono le 5 e non le 7?>>
<<si ho capito, ma devo tornare a casa, anzi prima trovare un taxi, poi tornare a casa, fare la doccia, struccarmi meglio, sembro un mostro, ho tantissime cose da fare>>
<<beh il taxi l'hai trovato>>
Dico facendo riferimento a me.
<<no rimani a dormire davvero, faccio da sola>>
<<no non ti lascio girare alle 5 del mattino da sola, scordatelo>>
Prendo i vestiti, vado in bagno e mi cambio. Quando esco la trovo a smanettare con il cellulare presa dall'ansia di non riuscire a fare in tempo.
Scendiamo al parcheggio, e prendo l'auto per accompagnarla a casa.
Durante il tragitto osserva l'alba che si mischia ai palazzi di Parigi, rendendo tutto ancora più bello.
<<stasera sei di nuovo al locale?>>
<<domani>>
<<allora verrò>>
<<Va bene. Non so nulla di te, perché conosci
Cesar?>>
<<non che io sappia qualcosa di te d'altronde. In realtà ho conosciuto Cesar quando sono andato a cena al ristorante>>
<<siete molto amici, è una cosa strana non lo fa con tutti>>
<<beh, con me è successo>>
<<strano. Cosa vuoi sapere di me?>>
<<qualsiasi cosa tu voglia dirmi>>
<<Juliette, 24 anni, single, prostituta di notte, di giorno studentessa, con tanti sogni nel cassetto e la speranza di poterli realizzare tutti un giorno, ma di questo passo diventerà vecchia e non lo farà mai,e non so più cosa dirti>>
<<uno dei tuoi sogni?>>
<<viaggiare>>
<<destinazione?>>
<<New York>>
<<ci sono stato, è incredibile>>
<<lo so...mi piacerebbe davvero tantissimo andarci>>
<<e cosa ti ferma?>>
<<le possibilità economiche, non per niente faccio questo lavoro, che odio da morire tra l'altro. Ho tante spese a mio carico, non posso prendere e partire per New York da un momento all'altro>>
<<un giorno realizzerai il tuo sogno, e te lo auguro, tutti meritiamo di sognare, e tutti meritiamo di realizzare i nostri sogni>>
<<sei il primo ragazzo che mi scopo con piacere e sei anche il primo saggio>>
<<che vuoi dire con "mi scopo con piacere"?>>
<<non è bello fare sesso con vecchi, adulti o ragazzi ignoranti che pensano di star giocando con una bambola. Sei il primo che mi scopo con piacere perché stanotte il nostro rapporto è stato completamente diverso dal resto, molto più bello. Siamo arrivati, scendo qui, grazie>>
<<pre...oh Juliette>>
<<si?>>
<<i soldi>>
<<diamine giusto>>
Le lascio circa 500€, 300 in più rispetto a quello che mi ha chiesto Cesar.
<<perché questa somma?>>
<<ti auguro di partire per New York e realizzare il tuo sogno>>
Mi sorride e vedo i suoi occhi dolci illuminarsi.
<<grazie Neymar>>
<<ci vediamo domani>>
<<a domani>>


daisy;

Torno a casa distrutta, ho dormito poco, come al solito.
Sono ancora sconvolta dalla cifra che mi ha lasciato quel ragazzo, Neymar, lo ha fatto per farmi realizzare i miei sogni, e gliene sarò per sempre grata indipendentemente dal fatto che per partire per New York ce ne vorrebbero molti di più, ma lavorando sodo metterò da parte il restante.
Faccio la doccia, asciugo e piastro i capelli, e mi cambio. Sono pronta per le 7, così decido di uscire per fare colazione da Starbucks.
Le prime ore faccio geografia e letteratura francese...non so quante volte ho rischiato di addormentarmi davanti i professori.
Non appena torno a casa mi fiondo nel letto e dormo per almeno 3 ore, mentre le scene della notte scorsa si fanno strada nella mia mente...quel corpo, quei tatuaggi, quegli occhi verdi, quel ragazzo ha qualcosa in più rispetto agli altri, ma proprio non so cosa.
Sento della musica provenire da sotto e quando mi affaccio dalle scale noto gli amici di Doris...un solo giorno di pace non si può avere.
Ormai è sera, così decido di cambiarmi e portare i soldi a Cesar, anche se stasera non lavoro. Non appena entro nel ristorante i sorrisi dei miei colleghi si fanno strada verso i miei occhi, amo vederli così.
Mi siedo sullo sgabello e Alex mi offre il solito bicchiere di vino.
<<non lavori stasera giusto?>>
<<no, ma domani si>>
<<non sembri per niente stanca>>
<<non lo sono, ho dormito, mi ha fatto bene>>
<<immagino>>
Giro gli occhi per la sala, fino a puntarli su un tavolo: Neymar mi sta guardando con un sorriso sul volto.
È con degli amici, ma non sono gli stessi che la sera vengono qui con lui. Lo saluto con la mano e lui mi sorride ancora di più.
<<Juliette vieni>>
Cesar richiama la mia attenzione, così mi alzo e vado da lui.
<<com'è andata ieri notte?>>
<<bene>>
<<ti ha fatto qualcosa di male?>>
<<no>>
<<visto, puoi fidarti di lui>>
Gli metto i soldi sul tavolo, solo i soliti 200€, e mi lascia quasi la metà.
<<puoi andare>>
Mi alzo, uscendo dal locale, ma una voce mi fa voltare.
<<Juliette>>
<<Hey Neymar>>
<<come va?>>
<<bene, tu?>>
<<bene. Ascolta so che non lavori ma volevo chiederti...>>
Dice grattandosi la nuca.
<<se possiamo incontrarci in stanza>>
Concludo la frase al suo posto.
<<beh si>>
<<ti aspetto>>
<<oh davvero?>>
<<si>>
Rispondo ridendo.
Prendo l'auto e mi reco verso l'hotel. Sto rischiando, non è il mio giorno di lavoro, ma non mi importa.
Poco dopo arriva lui, e in un secondo le sue labbra premono sulle mie, e le sue mani giocano sul mio corpo.
<<sappi che per te sto rischiando molto>>
<<che vuoi dire?>>
<<non è il mio giorno di lavoro, non dovrei essere qui>>
<<e allora perché sei venuta?>>
Mi chiede con un ghigno sul volto.
<<per ringraziarti del "regalo" e sdebitarmi>>
<<non hai da sdebitarti>>
Continua a baciarmi, passando poi per il collo e il seno. I suoi tocchi mi fanno impazzire, sono così delicati e dolci, e la cosa più bella è che sono ovunque.
Si impossessa del mio corpo in poco tempo, e il suo respiro vaga sulla mia pelle, provocandomi brividi. Lui rispetto a tanti altri sa cosa significa andare veloce ma senza far male, e lo apprezzo tanto, non è il solito ragazzo che preso dagli ormoni con un corpo nudo impazzisce, creandoci lividi ovunque.
Lui non è così.
<<anzi sai che ti dico devi sdebitarti, si>>
Mi dice una volta che si è steso al mio fianco, scoppio a ridere e lui fa lo stesso.
<<grazie davvero Neymar>>
<<smettila di dirmi grazie, non ho fatto nulla>>
<<per me vale tantissimo>>
Mette la mano dietro la mia testa e mi accarezza i capelli.
<<dobbiamo andarcene non vorrei che Cesar scoprisse che siamo qui>>
<<e quindi?>>
<<potrei perdere il lavoro e sai che ne ho bisogno>>
Inizio a vestirmi sotto i suoi occhi che non smettono di osservare il mio corpo.
<<Juliette i tuoi soldi>>
<<Grazie.Ci vediamo domani>>
<<ce lo siamo detti anche oggi, alla fine ci siamo visti, magari più ce lo diciamo più ci incontreremo>>
<<no fidati adesso vado a dormire>>
<<tieni gli occhi aperti potresti trovarmi nella tua stanza>>
<<mi fai paura>>
<<sai che scherzo...forse>>
<<ciao pazzoide>>
<<ciao Juliette>>
Mi sorride e stessa cosa faccio io, uscendo subito dopo.

𝘼 𝙘𝙤𝙣𝙛𝙪𝙨𝙚𝙙 𝙝𝙚𝙖𝙧𝙩 | 𝙉𝙚𝙮𝙢𝙖𝙧 𝙅𝙧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora