Chapter 22

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neymar;

Non ho chiuso occhio tutta la notte pensando ancora alla frase del fratello di Daisy.
Conosco poco e niente del suo passato, lei sa gran parte del mio. Magari non del passato personale, ma quello professionale si.
Non è la stessa cosa lo so, ma sembra non importargliene, forse pensa che "il passato è passato" e ha ragione, ma non posso rimanere con il dubbio.
Vorrei che qualcuno investigasse su di lei, ma probabilmente è così segreto che a stento la sua famiglia lo sa.
Ma forse Cesar si.
Mi reco al ristorante e quando entro mi dicono che è in ufficio.
<<Neymar, amico mio>>
<<Cesar posso chiederti una cosa?>>
<<dritto al sodo, certo che si>>
<<mi parli di Juliette e di come vi siete
conosciuti?>>
Scoppia a ridere in modo molto forte e non capisco il perché.
<<motivo per il quale vuoi saperlo?>>
<<curiosità>>
<<conoscevo suo padre, e lui me. Quando vidi per la prima volta Juliette andava ancora alle superiori, ma il suo corpo mi ha suscitato qualcosa dentro di indescrivibile, così quando tutto è iniziato ad andare storto nella sua vita, mi sono fatto avanti. E lei è stata uno spiraglio di luce, è grazie a lei se posso definirmi ricco, credimi. Pagherebbero tutti per guardarla, ma a tutto c'è un limite.
Ha iniziato che era ancora adolescente, ora è una donna, forte, coraggiosa, ma è rimasta la piccola che correva per i campi di suo nonno, che aveva in Toscana. Amava il verde, amava i colori, la vita, la musica, ballare, scrivere, sognare ad occhi aperti. Ragazze come lei, così vivaci, era raro trovarle.
Poi la sua vita è andata in fumo, è successo tutto così velocemente che non ha più ragionato, io ho aiutato lei, lei ha aiutato me>>
Immagino lei piccolissima correre in mezzo al verde, e il mio cuore si stringe, perché Daisy in realtà è così, ama i colori, il mare, la musica, mentre Juliette è più "dark", molto più oscura, due persone completamente diverse.
<<cos'è successo nella sua vita?>>
<<non posso dirtelo Neymar. Suo padre ha il cancro, la sua famiglia è finita a soqquadro, è dovuta crescere da sola, con le sue forze, solo questo posso dirti>>
Anche Daisy mi ha detto le stesse cose...ma manca qualcosa...perché me lo nascondono tutti?
<<cosa non puoi dirmi?>>
<<Neymar, Juliette è una brava ragazza, fidati di lei>>
<<mi fido, ma cosa non puoi dirmi?>>
<<mi dispiace Neymar>>
Continua a leggere dei fogli così decido di andare via.
Mi reco a casa sua, da quando sono andato via non l'ho più sentita.
Busso al campanello, e viene ad aprirmi la sua coinquilina, che mi dice che è nella sua stanza.
Busso e un docile "avanti" si fa strada verso le mie orecchie.
<<buongiorno piccola>>
<<Hey Ney, scusa se non ti ho scritto>>
<<non importa, hai dormito?>>
<<no>>
<<hai le occhiaie, gli occhi gonfi, hai pianto
vero?>>
<<perché negarlo>>
<<dovevo rimanere qui>>
<<va tutto bene, tranquillo>>
<<sorridi, ma so che sei stanca>>
<<da morire, ma non preoccuparti>>
Le faccio appoggiare la testa sulla mia spalla e le accarezzo il braccio nudo, mentre lei mi stringe forte.
<<chiudi gli occhi e prova a dormire, quando ti sveglierai sarò qui, ok amore mio?>>
La sento annuire, e mi lascia poi dei baci sul collo, fino a quando chiude gli occhi e crolla.
La faccio appoggiare sul cuscino e mi alzo, cercando qualcosa che riguarda il suo passato. So che è sbagliato, e che se svegliasse mi ucciderebbe, ma la curiosità mi uccide.
Apro l'armadio ma ci sono solo vestiti, così cerco nei cassetti della scrivania, ma nulla solo quaderni piccoli con sopra appunti, caricatore, cuffie e bracciali.
Cerco anche nei mobili, tra le sue cose, ma trovo solo foto e disegni fatti sicuramente da bambini piccoli, sono stupendi.
Una lettera mi salta all'occhio e decido di leggerla...sono sue cose personali, sono uno stronzo, ma devo sapere...se non fosse la ragazza che è con me?

"Ho attraversato mari e monti per trovarti, e finalmente l'ho fatto. La mia fortuna più grande è averti conosciuta da piccola, perché vedendomi tanto tempo in giro con la tua famiglia ti ha fatto acquisire fiducia nei miei confronti.
Se tornerai a casa io ti aiuterò, ti darò un lavoro, ti pagherò bene, meglio di tutti.
Tu sarai sempre una fonte di denaro per me, e io nasconderò il tuo segreto fino alla tomba. Se non lo farai, andrò dritto dalla polizia...so dove ti trovi la farò arrivare in pochissimo tempo.
Dolce Daisy, o mi aiuti, o la tua vita finisce qui.
La scelta è tua.
Per niente al mondo lascerai questo lavoro, nel caso dovessi accettare.
Io ti ho avvisato.

-Cesar"

Ecco perché mi ha sempre detto che non poteva perdere il suo lavoro. È stata minacciata che era ancora adolescente, ha paura di tutto e di tutti, tranne di me.
Non so cosa abbia fatto di così grave, vorrei che fosse lei un giorno a dirmelo, il prima possibile, ma so che non sarà così.
Il passato è passato lo so, ma c'è qualcosa che va oltre a una vecchia relazione o a un precedente lavoro, qualcosa di denunciabile.
Se ne parlasse con me sono certo che potrei aiutarla in qualche modo, vivere la nostra vita finalmente in santa pace, ma è ovvio che è qualcosa di grave per non parlarmene.
Rimetto tutto com'era e 5 minuti dopo si sveglia.
<<hey amore>>
Mi siedo accanto a lei lasciandole un bacio sulla fronte.
<<ti senti meglio?>>
<<si, molto meglio. Che hai?>>
<<ora che stai con me non pensi sia meglio lasciare il lavoro?>>
Le dico cercando di farmi rivelare qualche particolare.
<<cosa? No Ney non posso, i soldi mi servono>>
<<ti trovo un lavoro migliore>>
<<no Ney mi dispiace>>
<<non è per i soldi vero?>>
<<certo che sì, per cosa altrimenti>>
<<Daisy o ti piace il tuo lavoro, e non penso, o c'è altro sotto>>
<<non c'è nulla sotto>>
<<cosa ti ha spinto ad andare da Cesar?>>
<<è stato lui a cercare me, Ney perché tutte queste domande?>>
<<c'è qualcosa che mi stai nascondendo>>
<<cosa te lo fa pensare?>>
<<le parole di tuo fratello, tu che ti comporti così, Daisy voglio aiutarti ad uscire da qualsiasi casino>>
<<non ho casini, Ney basta>>
<<allora lascia il lavoro>>
<<Ney ti prego>>
Dai suoi occhi escono lacrime, ma devo essere forte e non mollare davanti alla sua sofferenza.
<<o me o il lavoro, io non voglio che la mia ragazza faccia queste cose>>
<<non puoi davvero farlo Ney>>
<<dimmi la verità e capirò>>
<<vattene dalla mia stanza>>
<<Daisy>>
<<vattene, grazie per farmi stare ancora di più una merda>>
<<no aspe...>>
<<vattene Neymar, se non mi vuoi non tornare>>
Mi alzo dal letto, sbatto la porta e scendo velocemente le scale.
Salgo in macchina e torno a casa.
Mi ha davvero cacciato?
Sono stato uno stronzo forse.
Non lo meritava, ma io merito la verità.

𝘼 𝙘𝙤𝙣𝙛𝙪𝙨𝙚𝙙 𝙝𝙚𝙖𝙧𝙩 | 𝙉𝙚𝙮𝙢𝙖𝙧 𝙅𝙧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora