Burning Hotel - Amore, Follia, Giochi, Morte...

Capitolo 2 - Vacanza 1/2

Mamma: «Allora Matteo, mi raccomando, Stai attento! Hai presto tutto?».
«Si ma'! Dai che sennò faccio tardi e salutami papà, che questa mattina non sono riuscito a beccarlo prima che andasse a lavoro».
Mamma: «Va bene. Scrivimi appena arrivi!».
«Si! Ciao ma'».
Mamma: «Ciao», sorridendomi.

Oggi parto per andare in vacanza! È un viaggio lungo, ma ne vale la pena. Dobbiamo prima prendere l'autobus, poi l'aereo e poi una navetta dell'hotel ci porterà nella conca. Ho scoperto questo posto paradisiaco su internet per puro caso. All'interno di una conca, che chiamano la conca fiammeggiante, nel centro si trova l'Hotel, attorno a esso tutta natura selvaggia e davanti l'hotel l'oceano, blu, infinito e una spiaggia enorme e privata. Non vedo l'ora di arrivare! Anche se... ho un po' di paura per l'aereo, è la prima volta che lo prendo.

Esco di casa e mi incammino verso la fermata dell'autobus, che mi porterà al terminal dove incontrerò gli altri.
Porto con me solo una valigia, tanto staremo solo una settimana. Volevamo prenotare qualche giorno in più ma era tutto prenotato, purtroppo.

«Ciao Matt!», mi saluta Mara con un bacio sulla guancia una volta raggiunto il posto dove incontrarmi con gli altri al terminal.
Io e lei abbiamo un rapporto unico ma strano, un legame che non riesco ad avere con altre persone.
Condividiamo molte passioni, molti ricordi condivisi, pomeriggi, serate, giornate passate insieme. Ci basta guardarci negli occhi, per capire cosa pensa l'altro. Di litigate ne abbiamo fatte troppe! Ma siamo sempre riusciti a riavvicinarci, anche nei momenti più difficili. Per me lei è veramente importante, un pilastro della mia vita in questo momento.

Arriva poco dopo anche Tommaso: «Ecco i piccioncini!».
Ci prende sempre in giro anche se tra noi due c'è solo amicizia.
Mara: «Di cazzate, ne sei provvisto anche in vacanza?».
Tommaso: «Io sono sempre pronto», e gli fa un occhiolino.
«Ciao Tommy», e saluto Tommaso e Mara dopo di me.
«Sara? Sapete qualcosa?».
Tommaso: «Ancora non arriva? Penso stia per arrivare».
Mara: «Adesso gli mando un messaggio per vedere a che punto si trova.».
«Vabbè ancora non arriva l'autobus che ci porta in aeroporto, arriverà a momenti!».
Mara: «Voi siete emozionati? Io tantissimo!».
Tommaso: «Si anche io! Ci voleva proprio questa vacanza! Poi quel posto, paradisiaco, abbiamo avuto una fortuna a trovarlo a quel prezzo stracciato!».
«Si, Infatti!», dico.
Qualche secondo dopo...
«Ciao ragazzi!», di soprassalto dietro di noi, Sara che ci saluta.
Mara: «Sara!! Mi hai fatto prendere uno spavento!», dice ridendo.
La salutiamo e il gruppo è al completo. Dopo qualche chiacchiera, sulla vacanza, e sulle scelte per il futuro arriva l'autobus.
Poggiamo le valige nel vano e andiamo a sederci nei nostri posti.
Io e Mara ci sediamo insieme, numero 14 e 15 e Sara e Tommaso dietro di noi al numero 18 e 19.

L'aeroporto dista solo uno ora di tragitto. Io e Mara... dopo un po' di chiacchiere... ci mettiamo una AirPods a vicenda e ascoltiamo insieme la musica.

In ascolto: L'ultima notte - Ariete

Guardo dallo specchio, ho il posto con il finestrino, Mara, appoggiata sulla mia spalla. Quando viaggio, mi piace guardarmi attorno, guardare la natura, il paesaggio e guarda ogni volta con una prospettiva differente per vedere ogni cosa in modo diverso.
È incredibile come un borgo, visto da una prospettiva può cambiare radicalmente se visto sotto un'altra luce. Penso a quante prospettive ci possano essere e come ogni persona veda le cose in modo diverso rispetto le altre. Nessuno mai, le vede allo stesso modo di un'altra persona e questa cosa mi affascina.

Continuo il viaggio, godendomi il panorama, tra monti, colline, natura e... gallerie.

In men che non si dica, arriviamo in aeroporto.
«Dai scendiamo», dico ai ragazzi appena l'autobus si ferma.

Sveglio Mara, cercando di essere il più dolce possibile. Lei si era addormentata sulla mia spalla.

Molto confusa, si stacca da me e cerca si realizzare dove si trovi.