CAPITOLO XII.

86 8 0
                                    

Ignoralo. Ignoralo. Ignoralo. Se lo ignori se ne andrà. Se lo ignori se ne andrà. Se lo ignori se ne andrà. 
Sbuffo e mi volto.
- Ok, mi arrendo; cosa vuoi?- ringhio. Lui sorride.                                 
- Finalmente mi calcoli!- esclama.
- Solo perchè ho voglia di ucciderti- rispondo.                                       
- Non puoi; ho la protezione di Kirishima!- esclama.                           
- Ma lui ora non è qui- gli faccio notare.
- Ma sa che sono con te- ribatte. Sospiro; non posso fargli male. Forse. 
- Cosa vuoi Kaminari?-. Lui diventa improvvisamente più serio.     
- Vogliamo sapere come si fa ad ottenere i poteri dei demoni... quella roba lì insomma- afferma. Ci penso un attimo.
- Solitamente è Dio a dare alle anime questa possibilità ma... penso di poterlo fare pure io. Devo solo trovare l'incantesimo giusto. Ma se intendete ottenere superpoteri per divertimento, sappi che non accetterò- rispondo.
- Non è niente di simile; Kirishima ci ha parlato di questa faccenda delle abilità, e abbiamo tutti pensato di darti una mano. Voleva chiedertelo lui, ma è impegnato ad addestrare gli altri insieme a Mina. Jirou e Sero stanno aiutando con le faccende, in modo da dare più tempo agli altri di allenarsi... per cui sono l'unico che poteva starti dietro- spiega. 
- Pensavo fosse perchè sei il più rompiscatole- borbotto.                 
- Comunque farò un paio di ricerche. Ma sappiate che, se non imparate a controllarvi presto, non vi farò combattere- affermo.   
- Come sei gentile! Ma non preoccuparti; impareremo in un batter d'occhio. E per Kiri invece?-. Lo guardo storto. 
- Che c'entra lui? Ha ancora un corpo mortale- gli ricordo.               
- Si, ma ha sentito che c'è un rituale anche per quello e vuole eseguirlo-. Risponde con così tanta tranquillità che per un attimo non capisco cosa stia dicendo. Poi esplodo. 
- Ma che cazzo ha in testa quell'idiota!- urlo, iniziando a camminare. 
- Aspetta Baku...- mi appoggia una mano sulla spalla. Mi giro e lo fulmino con lo sguardo; lui assume un'espressione terrorizzata e mi lascia andare. 
- Volevo dire... signor Diavolo? Bè, in ogni caso, non dovresti prendertela così tanto. Anche io sono preoccupato per lui; dopotutto, è ancora vivo. E già non dovrebbe essere qui. Però lo conosco, e quando si mette in testa qualcosa non cambia idea; vuole aiutarti a tutti i costi. Lui vuole sempre aiutare tutti- sorride, poi abbassa la voce.
- Lui è un testardo con la mania dell'eroe ma... sa che non avrebbe senso buttare via la sua vita. Per cui se ha preso questa decisione è perchè ci tiene davvero tanto ad aiutarti. Penso che tu... gli piaccia molto. L'ho visto con tanti ragazzi durante il corso degli anni, ed ogni volta non riusciva a stare bene con loro e li lasciava; ma con te sembra davvero felice. Per cui trattalo bene, finchè lo avrai al tuo fianco; intesi?-. Mi fissa negli occhi: questa volta si che è serio. Dopotutto, Kirishima è una persona fantastica; non dovrei stupirmi del fatto che abbia amici così fedeli. Però... 
- Ci tengo anch'io-. Lui sembra sorpreso dalla mia risposta.             
- Per cui prometto che non lo farò soffrire mentre lo uccido- affermo. Riprendo a camminare; il biondino prova a richiamarmi, ma lo ignoro e continuo la mia avanzata. Se non sbaglio, al momento si stanno allenando in giardino... e infatti eccoli lì.           
- Tu, idiota dai capelli di fango!-. Kirishima, che mi stava dando la schiena, si volta di scatto ed indietreggia.
- Denki cosa gli hai fatto?- chiede.
- Io niente, è con te che è arrabbiato!- risponde l'altro.                     
- Cos'è sta storia che vuoi acquisire il potere della tua anima? Hai ancora un corpo mortale; potresti morire idiota!- urlo.
- Bakugou possiamo... parlarne tranquillamente, per favore?- mormora.
- Non c'è niente di cui parlare. Finchè si tratta di provare un rituale sulle anime dei tuoi amici posso anche farlo, ma non tenterò su di te un incantesimo che non ho mai provato prima e che potrebbe ucciderti!-. 
- Bakugou-. La sua voce non è mai stata così decisa; non in questo modo comunque. 
- Sono consapevole anch'io dei rischi. Ma ormai ci sono dentro fino al collo, Bakugou; non intendo rimanere qui al sicuro mentre i miei amici ed il ragazzo che amo stanno rischiando le loro anime!- urla.
Serro i pugni ed abbasso lo sguardo.
- Però io... non voglio che rischi in questo modo- sussurro.               
- Allora facciamo così: cerchiamo un modo insieme. Lo proverai sui miei amici, poi troveremo un modo per farlo anche su di me. Va bene?-. Sbuffo.
- Immagino di non poterti fare cambiare idea...- borbotto. Lui sorride, orgoglioso. 
- Esattamente. Forza; andiamo a cercare. Denki dai tu una mano a Mina?- chiede poi. 
- Lascia fare a me, capo!-.
- Perfetto!-.
- Ehm, Signore... forse potrei aiutarvi-. Mi volto, trovandomi di fronte Kouda. 
- Kouda! Conosci un metodo?- chiede Kirishima. Lui annuisce, poi porta lo sguardo su di me. 
- Lei ricorda in che modo abbiamo attivato le nostre abilità giusto?-. Annuisco. 
- C'è una fonte apposita, in Paradiso, in cui immergersi- rispondo.
- Quella fonte... esiste anche all'Inferno. Sono collegate, altrimenti poteri come quello di Tokoyami non potrebbero manifestarsi. Non so la sua ubicazione esatta ma... forse potrei trovarla- mormora. Spalanco gli occhi. 
- Ma dimmi un pò, tu sei collegato a tutto questo posto qui?- sbuffo. Lui scuote la testa; non deve aver capito il mio sarcasmo... 
- Io no ma... la Peonia vicino a lei si- risponde. Mi volto: quest'albero... lo stesso sotto il quale ho chiacchierato con Kirishima, la scorsa volta. 
- Se non mi sbaglio, quando l'abbiamo fatto noi c'era presente Dio; magari non servono incantesimi o simili, ma solo la presenza di una... divinità. Tipo lei- interviene Hagakure. Ora che ci penso, ha ragione. 
- Molto bene. Kouda, cerca quella fonte; voi altri andate a riposare. Potrete riprendere gli allenamenti nel pomeriggio- ordino. Loro annuiscono e fanno per andarsene. 
- Un'ultima cosa- li blocco e loro si voltando. 
- Potete anche... non darmi più del lei. Siamo una squadra, dopotutto- mormoro. Loro sorridono.
- Ora filate- ordino, prima che possano aggiungere qualcosa di dolce. Sorrido; però... sembrano felici.

KIRIBAKU-IL RE DEL MIO INFERNODove le storie prendono vita. Scoprilo ora