Mi svegliai tutto sudato alle prime ore del mattino, il cielo si stava ancora schierando con le prime luci.
Lasciai un occhiata all'orologio appeso alla parete della mia piccola camera.
Balzai giù dal letto a castello.
MJ sarebbe partita tra un' ora.Mi buttai sotto la doccia.
Trovai una camicia a quadri blu e dei jeans scoloriti.
Volteggiai tra i palazzi e i grattacieli, grazie all'ausilio delle mie ragnatele.
Arrivai così alla stazione, atterrai proprio sul tetto, davanti al portone d'entrata e la vidi.
Una cascata di riccioli castani le ricadeva sulle spalle, il volto di chi ha accettato l'ineluttabilità del destino.
La camicetta di flanella e i jeans blu a vita alta.
Era bellissima.
Mi vide e anbozzò un timido sorriso.
Dove o fare come le avevo detto, dovevo andare avanti.Mi allontanai da quella piazza piena di gente e mi diressi alla casa di Pepper e Morgan, avevo bisogno di distrazioni.
Viaggiai volteggiando da un palazzo all'altro.
Atterrai nel boschetto, percorsi il sentiero fino al lago, dove la galleria di fronde verdi si diramava, liberando la visuale ad un cielo azzurro come il mare, solcato da soffici nuvole bianche.
Arrivai davanti alla casa, salii lentamente sui gradini di legno.
Ora mi trovavo sotto la veranda.
Alzai il braccio, chiudendo la mano a pugno, ma non trovai la forza di bussare, forse non avrei dovuto approfittare della loro gentilezza, probabilmente avrei dovuto avvisare.Feci per andarmene, ma non appena mi voltai, Percepì qualcosa e con la coda dell'occhio vidi un ombra, balzai mentre ancora mi stavo voltando.
Mi appiccicai alla porta con mai e piedi, ma quando vidi chi avevo davanti tirai un sospiro di sollievo.
Morgan mi era arrivata alle spalle e quando avevo saltato anche lei a sua volta aveva fatto un balzo sul posto, strizzando gli occhi.-Sei tornato!-
Esclamò la figlia di Tony alzando le braccia al cielo.
Imbarazzato mi staccai dalla parete e assunsi una posizione bipede.
-e tu dov'eri?-
Le Chiesi sorpreso di non averla vista prima.
-ero li-
Disse Morgan, i docando una tenda da campeggio vicino alla riva del lago.
Mi sentì un po' sciocco a non essermene reso conto prima.
-che fai, non vai a scuola?-
Sorrisi alla bambina.
-no, oggi no, riprendo la prossimana-
Lei annuì come se avesse compreso, ma era evidente che le importasse altro.
-sei venuto a fare il campeggio?-
Risi e scossi la testa.Così mi resi conto che non c'era momento buio che potesse perseguitati con l'innocenza e la spensieratezza dei bambini.
Morgan mi faceva sorridere e ridere, era come se fosse una sorellina in cerca di attenzioni dal fratello.
Scossi la testa per scacciare quel pensiero ridicolo.
-non proprio-
Mirgan mi prese per la manica.
-Daii giochiamo-Questa volta sentì dei passi che si avvicinarono e mi voltai per tempo.
Erano passi leggeri ad un ritmo regolare, quindi non c'era motivo di preoccuparsi.
Da dietro la villetta apparve la dottoressa potts.
Era al telefono e nel vedermi si aprì in un grande sorriso.
Aveva i capelli biondo e lucenti raccolti in una coda.
Indossava una semplice maglietta bianca e pantaloncini della tuta neri.-oh guarda, è proprio qui... te lo passo-
Pepper era al telefono e fece per passarmelo.
Non sapendo che fare o dire lo presi e me lo portai all'orecchio.
-pronto...-
Esordì incerto.
-ciao Pet, come stai?-
Al telefono era zia May.
-ehm sto bene... tutto apposto-
Avrei tanto voluto parlarle della partenza di MJ, ma non così, preferivo parlare di persona e poi avevo bisogno del suo conforto, c'erano Pepper e Morgan che ascoltavano, non mi sentivo a mio agio.-okay ne parliamo sta sera-
Disse in tono dolce.
-indovina un po' sono a lavoro con happy e stiamo facendo l'inventario per le nuove attrezzature degli Avengers-
Rimasi completamente spiazzato da quella rivelazione.
-Wooooow, ma è pazzesco-
Dissi io.
-si, è meraviglioso, finalmente faccio un lavoro in cui mi sento utile... oh ehm ti saluta Happy, ora ti devo salutare, cotanto lavoro da sbrigare-Passai il telefono a Pepper.
-bene, ci sentiremo più avanti per il resto dell'iniziativa-
E mise giù.
Non sapevo di cosa stessero parlando, ma probabilmente non erano fatti miei.
-sono contenta che sei passato a salutarci, Morgan si stava annoiando-
Pareva autenticamente sincera, come se fosse veramente contenta di vedermi.
Era straordinario come riuscisse sempre a mettermi a mio agio.
-io... ho delle faccende da sbrigare per la stark industrees, vi porto poi la merenda-
Ci fece un ultimo saluto e rientrò in casa, probabilmente in direzione del suo studio.Rimasi li con Morgan che sghignazzava.
-cos'hai da ridere?-
E nel chiedrlo risi anch'io.
-ti faccio vedere la mia villa-
E prendendomi per il polso saltellò fino alla tenda.
-benvenuto nella mia dimora-
Esclamò allargando le braccia e mostrando fiera l'arredamento comdtituito da tappeti, ciascini, peluche e per qualche strana ragione da chiavi inglesi e cacciaviti.
-e questi a che servono?-
Le Domandai divertito.
Mi osservava con i suoi grandi occhioni tondi.
-per costruirgli un' armatura-
Rispose come se non esistesse al mondo cosa più ovvia.Passammo una mezz'oretta a parlare e l'allontanamento di MJ si affievolì nella mia mente, lasciandomi così respirare un po'.
-posso dirti un segreto-
Sembrava euforica solo pensando alla frase che avrebbe poi detto.
Io Annuì, invitandola a proseguire con il discorso.
-mamma sta imparando a usare le fusioni dell'armatura-
In un primo mento rimasi scosso, poi mi accrosi che mi stava guardando, quindi mi affrettati a rispondere.
-vorrai dire Funzioni-
Scandii bene l'ultima parola.
-si va beh quello-
Sospirò alzando lo sguardo.Si protese verso di me a quanto pare non era quello il segreto che mi voleva rivelare.
-credo stai cercando papà-
Mi irrigidì non sapendo né che fare né che dire.
-dei bambini dicono che Capitan America è sulla luna, quindi secondo me papà è sul sole-
L'unica cosa che potei dire fu:
-ma fa caldo la, come fa a stare?-
-e non c'è aria-
Disse lei.
Sorrisi, sorprendendo me stesso di quel gesto spontaneo.
-neanche sulla luna c'è aria-
-hey-
Protestò morgan.
-non sono mai stata nello spazio, quando mi porterai imparerò e potrò rispondere a tuuuuute queste domande-Fantasticando su altri discorsi, sedendoci sulla riva del laghetto e mettendo i piedi a mollo.
Dopo dopo arrivò la signorina potts che reggeva un grande e lucido vassoio contenente tramezzini.
Facemmo un pic nic in riva al lago.
-mamma sta sera ci sarà anche Cessy?-
Chiese Morgan.
Il volto di Pepper fu attraversato da mille emozioni.
-ti avevo detto di non dire niente-
La rimproverò, senza cattiveria.
-ho solo chiesto della mia amica-
Si giustificò.
Poi continuò e rimasi a bocca aperta.
-non ho detto che a cena vengono gli avengers-
Pepper piegò la testa, facendo ondeggiare i capelli.
E posando le mani sui fianchi disse:
-lo hai detto-
-Ops-
Fece la piccola comprendosi la bocca con le mani.-Va beh, tanto vale...-
La Pepper frigò tra le tasche e mi porse una chiavetta usb.
-è sintonizzata sulla stazione radio della polizia... utile per un amichevole spider-man di quartiere-
Ringraziai all'infinito.
-vai pure peter, dimostra il tuo valore, mi raccomando-
Sarà fatto.
Mi alzai, salutai, agguantai un sandwich e salutai.Autore:
Doveva esserci azione, ma sono stato distratto da morgan, potete boasimarmi?
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Spider-Boy
FanfictionBenvenuti nel multiverso! In questa stora vedremo Peter parker inserirsi definitivamente nei ranghi degli avengers con il meraviglioso sostegno della zia May, ma soprattutto di pepper. La stora sarà la continuazione di Spider-man far from home, con...