Avengers

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Uscimmo dalla vasca e ci asciugammo.
Dovevo vestirmi e i panni erano nell'altra sala così Peter mi mostrò la griglia di un condotto di aerazione.
Scoprii così che il condotto conduceva alla mia stanza, Disse che da quando aveva scoperto i suoi poteri era sempre stato allettato dall'idea di spostarsi tramite quei cunicoli nascosti.
Lo tenni a mente qualora avessi trovato una planimetria dei condotti.

Raggiunsi così camera mia e potei vestirmi, indossando una camicia bianca e delle bermuda blu.
Peter si era messo una maglietta bianca con il logo degli avengers, anch'io volevo una t-shirt con la A rossa.
I pantaloni erano normali pantaloncini da ginnastica neri.
-non devi per forza essere elegante-
Alzai le spalle.
-voglio solo fare una buona impressione-
Lo vidi trattenere una risata.
-dai vieni, ti porto a conoscere un po' di gente-
Così lo seguì.

Mi condusse al laboratorio, una parte era perfettamente pulita e in ordine, un vero e proprio laboratorio professionale, l'altra palre della grande sala al di la di porte tagliafuoco e anticontaminazione c'era il covo di Banner/Hulk
Pareva stesse facendo una bella chiacchierata sul regno quantico con Scot lang e Hope, notai tra loro anche Fiz e Simmon gli agenti laureati in cose abbastanza strane da poter chiacchierare amabilmente del regno quantico, come fosse un libro illustrato.

Peter salutò tutti ed annunciò che avevamo superato la nostra simulazione, tutti parvero colpiti, poi si inserì nella discussione, non sapevo nulla di tutto ciò, mi limitai ad osservare il laboratorio al di là di una porta trasparente.
-studi biologia?-
Mi Domandò l'agente Simmons.
-oh no... cioè non so niente di fisica quantistica-
Ridacchiò, forse intendeva qualcosa di diverso.

-hey Matt come vanno gli spara ragnatele?-
Mi voltai verso l'Hulk di modeste dimensioni.
-oh benissimo grazie-
Feci qualche passo verso di lui.
-Peter ha lavorato sodo per costrurli-
Si rivolse poi a spider-man.
-è un piacere passare del tempo in laboratorio con te, quando vuoi mi trovi qui-
Vidi i suoi occhi farsi grandi come quelli di un cucciolo, si sentiva a casa, io invece ancora mi sentivo in imbarazzo nello stare lì.
Hope all'improvviso alzò le braccia come se un poliziotto glielo avesse intimato.
-ha bisogno di mani piccole-
E tutti ridemmo.
-nah gli basta un po' di manodopera-

Salutammo tutti ed uscimmo dalla stanza.
-regno quantico?-
Chiesi quando fui da solo con Peter.
-non lo studi a scuola?-
La mie espressione gli fece capire che era la prima volta che sentivo nominare quelle 2 parole e non fece altre domande.
Si fermò vicino a due porte blindate.
-che c'è?-
Domandai.
Prese un tablet che era appeso alla parte tra le due porte.
-qui è dove si allenano Buki e Sam-
In effetti era arrivato lì poco prima di me e ancora non conosceva bene la torre.

Procedemmo di piano in piano.
Incontrammo Kerol nel corridoio.
-hey ragazzi che si dice?-
Chiese in tono cordiale, pareva gentile.
-oh le solite cose andiamo in giro a caccia di alieni malvagi e li facciamo fuori-
Scherzò Peter.
-fai attenzione ragazzo, se non ci sono io, finirete per farvi molto male-
Mi rimangiai tutto era super arrogante.

Arrivammo nella sala comune.
Sentii un sacco di voci che discutevano.
Come entrammo trovammo i tizi strambi da cui Peter mi aveva consigliato di stare alla larga e Thor.
Entrammo nella stanza.
-hey terrestre!-
Disse a gran voce Peter rivolto a quello che doveva essere quill.
-eii piccolo avengers-
Mi avvicinai anch'io e gli strinsi la mano, rivelandoli il mio nome.

Non riuscivo a credere di trovarmi davanti a degli alieni e un dio.
-ciao piccolo umano-
Thor, il foglio di Odino mi stava porgendo la mano.
-salve...-
Ci stringemmo la mano.
-lo so mette in soggezione essere dinanzi ad un dio-
Sorrisi.
-non è Dio, ma sono abbastanza in soggezione-
Ammisi.
-già tornati dalle vostre scapestrare Avventure?-
Chiese Peter divertito.
Pareva che lo rendessero così allegro.

Il figlio di Odino prese parola.
-si abbiano fatto abbondanti spazzolare con scarafaggi alieni, giusto quello che mi serviva per rimettermi in forma-
E come a voler dimostrare la veridicità delle sue parole piegò le braccia verso di sé, per mostrare il suo fisico.
-scusate se mi intrometto, ma se eravate nello spazio come siete arrivati, voglio dire non avevate un' astronave?-
Una donna verde si fece avanti.
-nom è qui, groot voleva farsi un giro arriverà tra poco-
-Groot?-
Ripetè Peter.
-non lo hai incontrato-
Disse una ragazza blu, avrei potuto fare una battuta sui puffi, ma pareva abbastanza minacciosa.
-beh per te c'è solo uno sconosciuto-
-sconosciuto?-
Ripetè Quill.
-dimmi ti dice niente il nome Stan Lord?-
-ehm no-
Ammisi.
Parve abbattersi un po'

-groot, ha imparato ad essere invisibile-
Disse un uomo blu violaceo.
-davvero?-
Feci stupito.
-si gli ho insegnato io, sta così immobile da non essere visto-
Ora capii perché Peter aveva detto che erano fuori di testa.
-io gli ho insegnato a fare le strisce a tutti I culi-
Srabuzzai gli occhi sentendo le parole della ragazza con le antenne.

Quei tizi mi mettevano i brividi.
-ragazzi se non sapete cosa fare venite a fare un giro a nuova asgard, bisogna tenere lontani i nemici dei nove regni, potrebbero seguirci sulla terra-
-e noi li respingeremo-
Thor ci lanciò uno sguardo supplichevole.
-se c'è ne sarà bisogno...-
Si voltò verso di me.
-noi ci saremo-
Dovevo impegnarmi e diventare un avengers il prima possibile.

Decidemmo di passeggiare per il quartier generale dello Shield.
Incontrammo Occhio di falco all'uscita.
-hey ragazzi andate alla base?-
Annuimmo.
-ho trovato la scorta-
Rise.
-credo che tornerò alle origini, fare la spia mi riesce bene, lascio a voi giovani il campo di battaglia-

Così andammo a salutare anche lo Shield.

Autore:
Spero che il capitolo non vi abbia annoiato troppo, ci tenevo a presentare per bene ogni avengers.

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