Sadie teneva gli occhi puntati sul nuovo iniziato e non lo perdeva mai di vista, nemmeno mentre stava facendo lezione ai giovani, lo guardava con la coda dell'occhio.
In quei giorni l'aveva sorpreso più di una volta a fissare in modo malevolo Anubi e continuava a non piacerle.
Anche perché l'ex dio era così costretto a passare la maggior parte del tempo nella sua stanza per evitarlo.E poi...quel tizio non stava nemmeno a sentire le loro lezioni.
- Ok! - sbottò - Per oggi la lezione è finita! Siete liberi per il resto della giornata -
Sadie voleva andare da Anubi, anche perché l'aveva lasciato che stava provando degli incantesimi che lei le aveva dato.
Uscì prima dei suoi studenti e andò in camera di Anubi, bussando leggermente.
Il ragazzo rispose dopo un po'.
- Si? -
Sadie aprì la porta facendo capolino solo con la testa per vedere che cosa stava combinando.
- Sono...Emh...io - fece lei guardando nella stanza.
Anubi aveva i capelli sparpagliati ovunque, un po' bruciacchiati alle punte e i suoi vestiti non erano ridotti meglio, praticamente gli erano rimasti solo i pantaloni addosso, non messi benissimo e della maglia era rimasto solo qualche brandello sulle spalle.
La stanza...aveva evidenti segni di bruciature su pareti e mobilia.
- Tu...stavi provando gli incantesimi con il fuoco vero? - le chiese lei entrando e chiudendosi la porta alle spalle.
Anubi sbuffò.
- Non fa per me Sadie - disse sedendosi sul letto e passandosi le mani tra i capelli - Non sono un mago, non posso farcela -
La ragazza si mise in ginocchio tra le gambe di lui e gli prese le mani, per impedirgli di strattonarsi ancora i capelli.
Si sollevò leggermente e gli lasciò un leggero bacio sulle labbra.Anubi chiese gli occhi e sospirò per poi aprirli e guardarla con desiderio.
Le afferrò i polsi e la fece alzare, facendola mettere a cavalcioni sul suo grembo.
Le mise una mano dietro al collo e la baciò, Sadie non si tirò indietro anzi, si lasciò guidare da lui, assecondando i suoi gesti.
L'ex dio gli mise la mani sotto il sedere e la spinse contro il suo bacino, facendolo gemere e lei gli mise la lingua in bocca, strattonandogli i capelli.Anubi a quel punto si spazientí e si girò, allungandosi sul letto, mettendo la ragazza sotto di se.
Lasciò le sue labbra per spostarsi sul collo e sulla clavicola, scendendo sempre di più, baciandole il seno sopra la stoffa della maglia di lino.
Sadie strinse le gambe attorno al bacino del ragazzo e cercò di nuovo le sue labbra ridendo.- Da quando hai tutta questa... questa... - fece lei ansimando.
- Il corpo degli umani è strano - rispose lui - Non ti dico nemmeno che cosa sento, è imbarazzante -
Sadie a quel punto scoppiò a ridere sul serio.
- Fidati...credo di saperlo perfettamente - rispose la ragazza.
Per poi allungare le mani verso i pantaloni del giovane e sbottonarli.
Lui la guardò pieno di aspettativa e con il fuoco negli occhi nocciola.
- Poi...molto poi riprenderemo con gli incantesimi -
***
- Ancora? - chiese Carter esasperato.
Un altro dei ragazzi era andato da lui a riferirgli che l'uomo che aveva dichiarato di essere un sangue di Faraone, la ormai ovvia spia del Primo Nomo, continuava a fare domande su Sebastian/Anubi.
Chiedeva perché non partecipava quasi mai alle lezioni, perché non si faceva vedere spesso in giro e perché le uniche volte che lo vedeva era con uno dei fratelli Kane o con tutti e due.Aveva ormai ricevuto mille volte le stesse parole e sinceramente non sopportava più la situazione.
Era ora che mettesse in chiaro con quel tipo come stavano le cose.
Non gli fregava un accidente che avesse potuto capire che sapevano che li stava spiando, doveva dirgli che doveva farsi i proverbiali cazzi suoi.Ecco, passare il tempo con sua sorella lo faceva essere volgare!
Si diresse a passo di marcia verso Cosmos, così aveva detto di chiamarsi, e lo osservò incazzato mentre il tipo guardava fuori dalla finestra del salone.
Il loro coccodrillo nuotava placido nella piscina e per un attimo Carter fu tentato di gettarci dentro l'uomo, così da risolversi gran parte dei problemi.Ma no...era meglio di no.
Si schiarì la voce attirando l'attenzione di Cosmos.
- Scusa se disturbo le tue riflessioni ma mi è stato riferito che fai domande in giro sugli altri componenti della Brooklyn House e sinceramente dovresti smetterla - dichiarò senza troppi giri di parole - Esiste, in questo posto, il termine privacy quindi, cortesemente smettila se vuoi stare ancora qui altrimenti sai dov'è la porta -
- Non su tutti - rispose quello con uno strano sorriso - Chiedevo solo informazioni su Anubi, visto che non si vede mai in giro -
- C'è un motivo se non si fa... - iniziò pronto a ribattere ma si fermò ripensando a quello che aveva detto Cosmos - Come scusa? -
Aveva capito male vero? Quell'uomo aveva davvero detto Anubi?
- Be' insomma - disse - Mi sorprende che lo sciacallo non sembri più tale ma pazienza, agli altri Nomi non credo cambierà granché, soprattutto vista la sua forma umana. Ma lo vedremo a breve, visto che stanno arrivando -
Carter digrignò i denti.
Li avevano scoperti...Ma era meglio fare buon viso a cattivo gioco.
- Non so di cosa parli - disse mostrandosi tranquillo.
Cosmos sorrise.
- Come ai vecchi tempi... avremmo un dio in scatola - rispose l'uomo divertito.
A quel punto non serviva più mentire e Carter richiamò a sé l'Avatar di Horus, pronto a schiacciare l'intruso e facendo scattare l'allarme in tutta la Brooklyn House...
Angolo autrice:
Eccoci qui con un nuovo capitolo, finalmente...Non succede granché tranne alla fine e visto che sono una pessima persona vi lascio con la suspance 😁
Ditemi che ne pensate del capitolo e alla prossima 😘
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Il dio esiliato
Fanfiction[Attenzione spoiler The Kane Chronicles] Anubi è il dio egizio dei morti e dei funerali, figlio di Set e Nefti. È al servizio di Osiride sin dalla nascita e non ha mai potuto abbandonare il regno dei morti. Gli è estremamente vietato. Anubi è il dio...