Cap 14

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"La mattina"

Nicolay

Mi passai distrattamente una mano sul viso, per poi spostare lo sguardo sulla mia bellissima donna, addormentata fra le mie braccia.

Presi ad accarezzarle il viso delicato, sentendola sospirare di piacere attraverso il sonno, accoccolandosi ancora di più a me.

-"Avevamo passato una nottata.."-

Me l'ero immaginata diversamente e molto più piacevole.

Invece sono stato sveglio insieme alla mia piccola tutta la notte, perché aveva la nausea.

Ci siamo addormentati a l'alba.

Spostai lo sguardo su l'orologio sul mio comodino, segnava le undici passate.

Spostai di nuovo lo sguardo sulla mia donna, sembrava una bambina.

La mia bellissima e stupenda bambina.

Senza farla svegliare l'attirai su di me, in modo d'averla sdraiata su di me, mentre presi ad accarezzarle da sotto la camicia corta da notte di pizzo trasparente, lungo la sua coscia fino arrivare alla rotondità del suo magnifico fondo schiena.

Lo strinsi leggermente sentendola sospirare nel sonno, sotto il mio ghigno malizioso.

-"Sei mia, mia rosa."-

Presi a osservarla, notando dei cambiamenti in lei, anche se impercettibili ma c'erano.

Mentre era sempre più chiaro ciò che stavo pensando da qualche giorno.

Allungai il braccio verso il comodino, afferrando il mio cellulare e chiamai.

Mentre continuavo ad accarezzare la mia piccola donna profondamente addormentata, parlai con la dottoressa per un appuntamento e conclusi la chiamata.

Aspettai Celeste, che si sarebbe svegliata e poi saremmo usciti, diretti allo studio privato della dottoressa.

E con questi pensieri e con fare silenzioso la spostai delicatamente sul letto e mi alzai, dirigendomi in bagno per una bella doccia rinfrescante, mi serviva proprio, con quel corpo caldo e sensuale premuto su di me, avevo proprio bisogno di una doccia gelata!

E con questi pensieri e con fare silenzioso la spostai delicatamente sul letto e mi alzai, dirigendomi in bagno per una bella doccia rinfrescante, mi serviva proprio, con quel corpo caldo e sensuale premuto su di me, avevo proprio bisogno di una d...

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Celeste

Stavamo entrando in quel momento dentro a un palazzo, che mi sembrava più un edificio con tanti appartamenti.

Non capisco dove siamo diretti, non mi aveva accennato a niente.

Arrivammo davanti a un ascensore ed entrammo.

Ero curiosa, volevo sapere cosa stava succedendo.

-Amore, mi spieghi dove stiamo andando?-

-Ora vedrai piccola, devi sapere che lei a in mano tutte le donne della nostra "famiglia."-

Le Mogli Dei Re Della FratellanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora