Cap 19

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Ero appena rientrato a casa, quel pomeriggio avevo avuto l'incontro con uno dei nostri fornitori, ma la roba che avevamo richiesto non era ciò che avremmo dovuto avere

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Ero appena rientrato a casa, quel pomeriggio avevo avuto l'incontro con uno dei nostri fornitori, ma la roba che avevamo richiesto non era ciò che avremmo dovuto avere.

Infatti, gli avevo fatto capire, che io, non ammettevo errori.

Posai le chiavi all'ingresso togliendomi la giacca, mentre mi dirigevo un attimo nel mio ufficio, per posare il borsone pieno di soldi, che ovviamente non gli avevo consegnato.

Nessuno ci fotte, semmai è il contrario.

Posai il borsone nella cassaforte del mio ufficio per poi andare a cercare la mia bellissima moglie.

Mi diressi verso la cucina trovandola a mangiare un muffin al cioccolato.

Da come addentava quel dolce, mi fece pensare: primo che era in preda alle voglie, e secondo sembrava che fosse il cibo più buono esistente al mondo.

Sorrisi maliziosamente, notando come quelle labbra si posavano sensualmente, senza che lei se ne rendesse conto su quel dolcetto, facendomi immaginare quelle sensuali labbra intorno a tutt'altra cosa, che il dolce.

Mi avvicinai a lei con fare silenzioso, arrivandole alle spalle, per poi abbassarmi verso di lei, circondandole i fianchi, lasciandole un bacio sul collo.

La vidi sobbalzare per la sorpresa, girandosi verso di me, facendo unire le nostre labbra in un bacio di puro amore.

-Che stai combinando dolcezza? E' quasi ora di cena.-

Dissi, facendola spostare più avanti sulla sedia, mettendomi seduto dietro di lei.

Appoggio la sua morbida schiena contro il mio petto duro e scolpito, mentre posavo le mani sul suo piccolo ventre.

-Non è colpa mia amore.- Disse, mettendo su quel adorabile broncio.

Alzai un sopracciglio, con fare di scherno -Ah no!?-

-No, è Ivy che lo vuole.-

-Certamente amore mio, però la nostra bambina deve sapere che è ora di cena.-

Dissi sorridendo divertito dalla situazione che si stava venendo a creare.

Feci passare una mano sotto la sua maglietta, iniziando ad accarezzare dolcemente il suo ventre.

La vidi chiudere gli occhi, posando il mezzo dolcetto mangiato sul ripiano della cucina, mentre appoggiava la testa sulla mia spalla, sospirando di piacere.

Vidi passare la mia cuoca, indicandole il dolce, facendole capire di portarlo via.

La mia bambina golosa, doveva capire che prima si cenava e poi avrebbe avuto il dolce.

Invece, mia moglie preferiva riempirsi di dolci, rendendola adorabile come una bambina.

Continuai ad accarezzarla, sotto lo sguardo divertito di una delle nostre cameriere, mentre ghignavo soddisfatto, vedendola come si lasciava andare a me.

Le Mogli Dei Re Della FratellanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora