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Sara osservava incredula la scena davanti a lei. "Vi conoscete? Davvero? Simone, perché non mi hai mai detto niente?" Il suo stupore cresceva mentre realizzava che Simone, che aveva sempre parlato male di Matteo, in realtà lo conosceva. Adesso le appariva chiaro l'astio che Simone provava nei confronti del calciatore. La sensazione che ci fosse qualcosa di irrisolto tra i due la colpì. L'espressione di Matteo, scossa e pensierosa, la preoccupava. Ma ciò che la lasciò ancor più sbalordita fu Alessandra: quando si accorse di Simone, sbarrò gli occhi e corse ad abbracciarlo."Sara, scusami, possiamo parlare un attimo?" Matteo interruppe bruscamente i suoi pensieri, invitandola a seguirlo nel retro della barca, lontano dalla confusione del locale. Mentre camminavano, Matteo non riusciva a scrollarsi di dosso il malessere. Pensava a come il suo passato con Simone fosse emerso all'improvviso, come una ferita che non si era mai completamente chiusa. La curiosità di Sara cresceva, ma notò il malumore sul volto di Matteo. Decise di lasciarlo libero di aprirsi quando si sentisse pronto."Qualche anno fa, quando ancora non stavo con Alessandra, ho affrontato un brutto momento in famiglia," iniziò Matteo, lo sguardo fisso sull'acqua del Tevere. "A mia madre è venuto un tumore. È stato difficile, avevo solo diciotto anni. All'epoca io e Simone eravamo molto amici; andavamo a scuola insieme. Lo sai che abitava in un paesino vicino a Monza, giusto?"Sara annuì, attenta e preoccupata. Matteo continuò, senza mai distogliere lo sguardo dall'acqua, come se volesse rivivere quei ricordi dolorosi. "Simone era innamorato di Alessandra, la sua migliore amica. Ma Alessandra lo vedeva solo come un amico. E quando mia madre ha cominciato a stare male, Alessandra si è avvicinata a me, e Simone... lui ha scelto di allontanarsi. Avevo bisogno di lui, ma ha deciso che fosse meglio non vedermi."Matteo asciugò una lacrima, e Sara capì quanto avesse sofferto in quel periodo. Anche lei si era sentita tradita in passato, e sebbene quello di Simone non fosse un tradimento amoroso, allontanarsi in un momento difficile poteva fare ancora più male. Così, gli posò una mano sul braccio per confortarlo. Non voglio rivivere questo dolore, pensò Matteo. Non posso permettere che il passato influisca sul mio presente."Alla fine, mi restarono solo Alessandra e mia sorella," proseguì Matteo, la voce rotta. "In quel periodo dovevo fare delle trasferte e non volevo lasciare mia madre sola. Non mi fidavo di nessuno, tranne che di Alessandra, che aveva già vissuto un'esperienza simile con suo padre. Quando andavo in trasferta, Alessandra dormiva a casa mia; era l'unico modo per sentirmi vicino a mia madre.""Quando guarì, qualche anno dopo, io e Alessandra eravamo già insieme. Ecco perché sono legato a lei. Ma un giorno, durante una trasferta a Roma, ho incrociato Simone. Io volevo parlare con lui, ma lui ha iniziato a insultare me, Alessandra e ha persino detto cose brutte su mia madre. Lo capisco, forse si sentiva tradito, ma io mi sono sentito pugnalato alle spalle. Alessandra non sa di questa conversazione, per lei è rimasto quel ragazzo spensierato di un tempo. Non voglio rovinare quest'immagine di lui."Sara notò le lacrime sul viso di Matteo e lo abbracciò, senza sapere cosa dire. Era evidente che aveva sofferto a causa di quella situazione, e ora capiva perché fosse ancora con Alessandra, nonostante non sembrasse più così felice. La rabbia verso Simone le si impadronì; non si sarebbe mai aspettata un comportamento del genere dal suo migliore amico.Quando tornarono all'interno, Sara si trovò di fronte a una scena incredibile: Simone e Alessandra, già brilli, che ballavano e ridevano, mentre Giulia chiacchierava con Benedetta, la fidanzata di Chiesa. Matteo decise di presentarli. "Ti presento Chiesa," disse, e i due si salutarono. Sara notò che Chiesa sembrava aver colto il malessere di Matteo, leggendo il suo volto. *Spero che non si accorga di quanto mi senta vulnerabile in questo momento,* pensò Matteo."Ciao, io sono Sara," disse, ordinando un cocktail, un sex on the beach. "Un sex on the boat, direi," scherzò Chiesa per smorzare la tensione. Sara sorrise mentre continuava a bere il suo drink."Cosa c'è tra te e Matteo? Vedo una certa complicità," chiese Chiesa, ridendo. "E non arrossire quando parlo con te!" aggiunse divertito. "Non c'è nulla, siamo solo amici," rispose Sara, cercando di essere sincera. "Ti ha raccontato di sua madre, giusto?" Chiesa continuò, colpendo un nervo scoperto. "Se ti chiedi come lo so, è perché ho visto Simone. Ero con Matteo quando l'ha incontrato qui a Roma. Sembra che con te si trovi davvero bene."Sara non riuscì a rispondere immediatamente, ma si sentì felice di sapere che agli occhi degli altri lei e Matteo sembravano affiatati. Proprio in quel momento, Matteo tornò dal bagno e la serata continuò: loro tre a parlare di calcio, discutendo animatamente su Juventus e Atalanta. Matteo si sentiva più leggero, ma il pensiero di Simone continuava a turbarlo. Dovrei affrontarlo?si chiedeva. Ma se lo faccio, rischio di ferire Alessandra.La conversazione fu interrotta da Giulia, che si avvicinò. "Sto andando a casa, non mi sento tanto bene," disse, guardando Sara. "Ci vediamo più tardi, salutami anche Simone." "Simone mi ha detto che Alessandra lo accompagna a casa quando la festa finisce," notò Giulia, lanciando uno sguardo a Matteo che tradiva una certa preoccupazione. Non voglio che Alessandra si faccia del male per colpa di Simone, pensò Matteo, il cuore pesante."A te accompagno io, però. Ad ognuno la propria croce! Alessandra ha Simone e io ho te," cercò di ridere Matteo, ma il suo tono tradiva un peso emotivo. Non voglio che il mio passato rovini il presente, ma non riesco a scacciare il dolore."Accetto solo perché non voglio tornare a casa con la tua fidanzata," rispose Sara, facendogli la linguaccia. Si voltò verso Federico, che li guardava con un sorrisetto divertito.Dopo quella piccola interruzione, la serata continuò senza intoppi, anche se Sara si rese conto che probabilmente non avrebbe dovuto ordinare un quarto cocktail consecutivo di Sex on The Beach. Non era ubriaca, ma l'alcol si faceva sentire: la testa era più leggera e le risate più forti. Matteo decise che era ora di tornare a casa. Non posso lasciarla sola. Devo assicurarle che andrà tutto bene, pensò.Salire in macchina fu un po' complicato, poiché entrambi non facevano altro che ridere. Matteo non aveva bevuto, e così si trovò a gestire una Sara leggermente frizzante, che iniziò a straparlare, senza rendersene conto."Sai che il mio fidanzato ha baciato la sua migliore amica davanti a me a Capodanno?" esclamò, sorpresa da se stessa. Forse stava cercando di condividere qualcosa di personale, come Matteo aveva fatto poco prima."Eravamo insieme da cinque anni, tra alti e bassi, ma io lo amavo davvero. La sua migliore amica era una persona di cui non dovevo preoccuparmi, e invece... si sono baciati davanti a me." Sara fece il broncio, come se stesse raccontando una storia infantile."Con te invece sto benissimo. So che tu non mi faresti mai una cosa del genere," aggiunse, rendendosi conto troppo tardi di quanto fossero significative le sue parole. Matteo sentì il cuore battere più forte. *Cosa significa questo? Ho bisogno di capire i miei sentimenti,* rifletté, mentre un silenzio imbarazzante calò nella macchina mentre arrivavano sotto casa sua.Per fuggire dall'imbarazzo, cercò di salutarlo con un bacio sulla guancia, ma Matteo la fermò afferrandole il polso e guardandola dritta negli occhi. "È vero, io non ti farei mai una cosa del genere." Ma la mia lealtà verso Alessandra mi trattiene. Che cosa faccio adesso?

We are young - Matteo PessinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora