3. è ancora giusto ora?

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20 maggio 2009
Louis

"A che pensi?" Mi chiese il riccio, di fianco a me.

Eravamo ad un parco, seduti sull'erba morbida a fare un picnic con ciò che, ovviamente, aveva preparato mia madre perché io non ero molto bravo a cucinare.

Quel giorno, avevo deciso di fare questa bella sorpresa ad Harry perché:
1. beh, insomma, era Harry e lui si meritava sempre il meglio;
2. avevamo passato l'intera settimana sui libri per le ultime verifiche degli ultimi giorni di scuola e, essendo che durante l'estate non ci vedevamo molto visto che eravamo praticamente solo compagni di banco, avevo deciso che quell'anno sarebbe stato diverso e quindi avevamo cominciato a vederci anche fuori dall'orario scolastico come normali amici.

Però c'era un problema. Mi piaceva.
Harry mi piaceva e sempre di più.
Ogni giorno che passavamo insieme, speravo di farmela passare quella specie di cotta che avevo per lui ma ero arrivato alla conclusione che quel ragazzo mi aveva proprio stregato. Forse erano i suoi capelli ricci, oppure quei dannati occhi verdi smaglianti, oppure quelle labbra che avevo sempre avuto voglia di assaggiare..

Però la nostra amicizia era molto importante per me, quindi avevo deciso di reprimere più che potevo ciò che sentivo per lui sperando che, passando il tempo, mi sarebbe passata.
Inutile dire, che non era stato così per il momento.

Avrei tanto voluto rispondere che pensavo a lui. Non pensavo ad altro se non a lui. "A nulla di importante, tu?"

Non sembrò crederci alla mia risposta, ma a quanto pare decise di lasciar stare, almeno per quella volta. "Che sono contento che mi hai fatto questa sorpresa." Alzò le spalle.

"Davvero? Ti è piaciuta, allora?" Chiedi, sorridendogli.

"Certo, Lou!" Ridacchiò. "Ovvio che mi è piaciuta."

"Sono contento anch'io allora, se lo sei tu."
Lui mi guardò semplicemente negli occhi, senza dire una parola. Notai subito che c'era qualcosa di strano quel giorno; era come se avessero perso la loro solita lucentezza, il loro solito coraggio. Infatti, mi preoccupai all'istante perché aveva un sorriso spento che non coinvolgeva gli occhi come era solito accadere. "È successo qualcosa?"

Scosse la testa, mordendosi il labbro inferiore.

A quel punto, mi preoccupai ancora di più e mi avvicinai a lui prendendogli le mani ed incastrandole nelle mie. "Haz ti prego parlami."

"Stai tranquillo, non è niente."

"Questo 'niente', come dici tu, sembra importante e mi sto davvero preoccupando."

Abbassò lo sguardo e poi lo disse: "Lou."

"Dimmi Haz, dimmi tutto."

Ingoiò un groppo che gli si formò in gola. Lì, capii che fosse realmente spaventato ma non ne capivo il motivo. Ci eravamo sempre detti tutto, perché era come se improvvisamente avesse paura di me, di quello che avrei pensato di lui?

"H, ora mi stai spaventando sul ser-"

"Volevo chiederti una cosa."

"Tutto qua? Solo questo?"

Annuì. "Si, ma è importante."

Rilassai le spalle, senza però lasciare le sue mani per dargli tutto il coraggio che gli serviva. "Okay, chiedi pure allora."

"Tu..Tu hai già dato il primo bacio, giusto? A quella Eleanor se non sbaglio.."

Arricciai il naso a quell'affermazione. "Ehm..si."

in another lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora