12 luglio 2014 (presente)
Louis"Dio!" Imprecò mia sorella, sistemandosi per l'ennesima volta un ciuffo di capelli che continuava a cadergli sul viso. "Ricordami perché devo venire anch'io."
Sbuffai, camminando verso la finestra e sedendomi beatamente sul piccolo divano che c'era sotto di essa mentre aspettavo che finisse. "Perché è il mio migliore amico ed è il suo matrimonio, magari?"
"Si, di questo ne ero a conoscenza." Mi guardò storto. "Ma che c'entro io?"
"Oh andiamo, Lots." Alzai gli occhi al cielo. "Liam veniva spesso da noi a casa dopo scuola a giocare a calcio, è sempre stato uno di famiglia. Non puoi dire il contrario."
"Lo so, ma sono anni che avete perso i rapporti e di conseguenza io non l'ho più rivisto. Tu non ti sentirai un po' a disagio?"
"No. Okay che abbiamo perso un po' i rapporti in questi tre anni, ma è comunque una persona importante per me e mi fa piacere vederlo felice con la persona che ama."
Sospirò sconfitta, voltandosi poi verso di me. "Ben detto, andiamo?"
Mi alzai e la raggiunsi. "Andiamo."
Harry
"Ma buongiorno, baby!" Esclamò Jace, quando uscì da casa sua con una borsa tra le mani.
"Ti ho già detto di non chiamarmi così almeno un milione di volte." Alzai gli occhi al cielo, prendendo poi la sua borsa e sistemarla nel bagagliaio accanto alla mia.
Lui scrollò le spalle, ridendo sotto i baffi. Lo sapevo che lo faceva a posta il bastardo.
Ci posizionammo in auto, io al posto del guidatore e lui al posto del passeggero, ma non feci in tempo a mettere in moto che mi interruppe con una delle sue solite richieste.
"Scusami?!" Sussultai.
"Ti avevo detto che potevo fartelo quando volevo."
"Jace, non è un buon momento questo. Abbiamo un matrimonio a cui andare." Dissi, ovvio.
"Lo so, per questo è più divertente farlo ora."
Alzai gli occhi al cielo, non potendo proprio dire di no. Quel ragazzo sapeva cosa faceva e cosa voleva. "Okay." Borbottai, avvicinandomi per poi voltare il collo verso di lui lasciandogli libero accesso. "Muoviti però."
Lui si limitò ad annuire e poggiare le sue labbra su di esso, poi cominciò a mordere formando un rosso e dolorante livido.
Niall
Visto che quando Harry si era alzato quella mattina, io ero ancora nel mondo dei sogni, mi aveva detto che sarebbe andato a prendere prima Jace e che poi sarebbe ripassato a prendere me. Nessuna traccia di lui e lo stavo aspettando da ormai dieci minuti buoni sotto il portone di casa.
"Lo ammazzo." Borbottai, tra me e me.
A quel punto, non vedendo nessun auto arrivare ancora, decisi di chiamarlo.
"Harry, Santo Dio!" Imprecai non appena rispose. "Dove diavolo sei?"
"S-sto arrivando Nì! Ho avuto un contrattempo."
"Che contrattempo?"
"Nulla di grave." Sospirò. "Solo Jace che decide di rompere sempre nei momenti sbagliati." E avrei giurato che in quel momento gli avesse rivolto un'occhiataccia fulminante.
"Muoviti, altrimenti perderemo il volo." Dissi solamente, prima di riattaccare.
Tre minuti esatti dopo, la sua auto parcheggiò sotto il nostro appartamento. Misi subito la mia borsa nel bagagliaio accanto alle altre e mi sedetti ai sedili dietro visto che quel Jace aveva occupato il mio posto davanti. Maledetto.

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in another life
FanficHarry e Louis si sono conosciuti il primo giorno di scuola al liceo. Vedendosi tutti i giorni, trascorreranno molto tempo insieme e si innamoreranno perdutamente l'uno dell'altro. Passati i 5 anni di scuola, però, Harry dovrà partire per l'universit...