5. una persona

1K 39 13
                                    

25 maggio 2009
Harry

"Oh." Riuscii a dire. A quanto pare avevo ragione, non succede mai nulla di buono alle dannate feste. Perché accidenti esistono?

Ops, forse sono andato troppo avanti. Riavvolgiamo i fatti e partiamo dall'inizio.

Allora..
Io odiavo i lunedì. Dopo un weekend passato a cazzeggiare e recuperare serie tv che avevo lasciato a metà, era un po' come tornare alla realtà, al mondo reale.
E a me la realtà non piaceva affatto.

Avevo spento la sveglia tre volte, infatti, quando entrai in classe la lezione era già cominciata da qualche minuto ma il professore fece un eccezione visto che non mi era mai capitato prima d'ora.
Non sapevo cosa mi stesse accadendo in quel periodo. La notte non riuscivo a prendere sonno prima delle tre/quattro del mattino e per questo non riuscivo a concentrarmi e di conseguenza a studiare decentemente.

Quel lunedì, inoltre, quando mi andai a sedere al mio solito posto, notai subito che il mio compagno di banco non c'era e che quindi, come se non bastasse, avrei pure trascorso l'intera giornata da solo.

"Mi scusi prof!" Sentii però la sua voce e subito sospirai di sollievo alzando la testa di scatto verso di lui. "Si è rotto l'autobus, quindi questa volta non è colpa mia."

In risposta, l'uomo alzò gli occhi al cielo, facendogli un gesto per invitarlo a sedersi e a stare in silenzio.

"Tu non prendi l'autobus." Sussurrai, quando si sedette accanto a me.

Lui ridacchiò. "Lo so."

Scossi la testa. Era proprio un bravo bugiardo, al contrario di me.

"Harry, non ti ho ancora raccontato cosa è successo sabato!" Mi disse, mettendosi le mani davanti alla bocca per coprire il fatto che stesse parlando durante la lezione.

"Beh è colpa tua, sciocco!" Lo rimproverai. "Non ti sei fatto sentire per niente!"

"Lo so, lo so e scusami tanto per questo." Annuì. "Ma quando ti dirò il motivo, sono sicuro che mi perdonerai."

"Ne dubito, ma va bene. Sputa il rospo, su." Lo incitai.

"Allora." Cominciò. "Venerdì sera mi hanno invitato ad una festa e così sabato ci sono andato."

Spalancai gli occhi. Non succedeva mai nulla di buono alle feste, quindi ora avevo paura. Okay, forse era per il fatto che vedevo troppi film e serie tv ma..Oh, andiamo. Ditemi solo una festa in cui qualcosa è andato giusto, forza.

"E ci sei andato da solo?" Chiesi. "Zayn e Liam?"

"Beh, gliel'ho chiesto ma avevano una stupida cena in famiglia." Alzò gli occhi. "Ma comunque non sono stato da solo tutto il tempo e mi sono divertito molto."

"Sono contento, allora." Dissi, anche se chiaramente ci ero rimasto abbastanza male che non avesse chiesto anche a me di andarci, ma decisi di lasciar scorrere.

"..E ho incontrato una persona."

"Oh." Eccoci tornati a dove avevo iniziato a raccontare. Beh, in quel momento non capivo nemmeno perché non riuscissi nemmeno per un secondo ad essere felice per lui. "Una persona." Gli feci eco, senza accorgermene.

"Si lo so, è strano perché io non sono il tipo da fidanzarmi e cose così...Ma forse dovevo solo trovare la persona giusta, no?"

"E..e l'hai trovata?" Sbattei le palpebre per ritirare le lacrime. Non potevo piangere lì davanti a lui, perdi più a scuola, per la miseria. "La persona giusta, intendo."

in another lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora