t w e l v e

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Sadie's pov

E poi ho visto lui.

È perfetto. D'altronde come sempre.

Impeccabile.

Ha questo completo che richiama ogni colore. 

Sento il suo sguardo addosso e lui ovviamente ha il mio ricambiato

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Sento il suo sguardo addosso e lui ovviamente ha il mio ricambiato.

Come se non gli volessi dare attenzione, non guardarlo è una sfida, già persa in partenza.

Si apre un ballo, in onore dell'azienda di famiglia, la famiglia Schnapp.

Ad aprire le danze sono i suoi genitori e a seguire Chloe e James,
Viene qui, affianco a me e mio padre.
<<ciao Noah, come sta andando ?>>
mio padre esulta

<<molto bene mrs. Sink, non si unisce alle danze?>>

<<non ancora, preferisco aspettare sai>>

<<certamente, capisco>>

<<tu invece? non ti accomodi in pista?>>

<<veramente ero venuto qui con l'intenzione di chiedere e farmi concedere questo ballo da Sadie Hell>> e conclude la frase, portando i suoi occhi dalla visione di mr. Sink, alla mia.

Che stronzo, sa benissimo che non posso rifiutare con bruh accanto.

Perché tu ovviamente avresti rifiutato?

Oh Tyler, evitiamo di parlarne.

Appunto va forza, le danze ti aspettano.

Porta la sua mano verso di me.

<<Mrs. Hell Sink, mi concede l'onore di avere questo ballo?>>

mi sento morta e rinata 

e di nuovo morta.

<<con immenso piacere Mr. Schnapp>>

Dio, fa almeno in modo che bruh smetta di guardarci.

Lui intanto senza presa mi porta a lui, alzando le nostre mani legate, usanza che si porta da anni.

Sembra acculturato, lo è.

Mi avvicina, portando leggermente la sua mano dietro la mia schiena, toccando così il corsetto e lo vedo chiudere gli occhi per un millesimo di secondo, risposta al suo tocco. Mi limito ad una espressione anche abbastanza seria, nel mentre che nel mio interno, si scatena una festa, che neanche l'ultimo compleanno di questa sfera, chiamata Terra, può competere.

Ad essere sincera non ho mai danzato, non so come si faccia, potrei sbagliare e non posso permettermelo. Alzo lo sguardo ai suoi occhi e li collego, con un qualcosa di trasparente che non esiste o non si può vedere all'occhio umano. 

Sono incastonati, si osservano e nel mentre che loro si fanno spazio, lasciano fare al restante degli arti che arrivano al far giungere la mia mano sulla sua spalla, mentre l'altra era ancora collegata alla sua.

Lasciatemi così, per tutta la vita, per sempre.

E come se fossimo nell'ottocento, inizia un ballo, un ballo lungo, un ballo che rende noi liberi di poterci guardare e stare insieme, nonostante gli stupidi accordi di famiglia, le stupide aziende e le loro stupide regole.

<<stupido, sono anche io?>>

io, non-

<<sei così inaspettata e allo stesso tempo facile da comprendere>>

<<forse, o forse non è così>>

<<forse, sono solo io l'unico a poterti capire>>

<<perché darti tanto onore?>>

<<ma se concesso mi è stato il più gran onore, perché privarmi di altri?>>

<<e quale sarebbe l'onore più grande?>>

<<l'averti, qui con me>>

e sussurra avvicinandosi al mio orecchio

<<di nuovo>> 

un brivido percorre tutto il mio corpo, sarebbe visibile se avessi le braccia scoperte

ma la fortuna oggi è dalla mia parte, mio caro mr. Schnapp

<<hai fatto strada, mentre non eravamo insieme>> ricomincia lui

<<non posso che non ricambiare>>

<<e lo stress?>>

<<era causato dalle cene di famiglia>>

<<pensavo anc->>

<<anche da te, naturalmente>>

<< a quanto pare ero io il tuo segnale di stop>>

<<ed io ero il tuo>>

"ringrazio tutti gli invitati per questo primo ballo della serata, potete accomodarvi ai banchetti"

Il primo ballo termina, ma i nostri occhi non hanno terminato quel che avevano iniziato.

Le nostre mani ancora collegate, le tira verso di lui con calma, ma velocità.

<<cos'è una sorta di flashback?>> chiedo, nel mentre che insieme ci dirigiamo verso una delle tante porte che vi sono nella direzione in cui siamo diretti.

<<allora stai pensando anche tu a quel che penso io>>

<<cazzo>>






I have no idea | SoahDove le storie prendono vita. Scoprilo ora