Capitolo 1

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"Maggiore"-saluto il mio capo con il comando quando entra nella stanza con il cappello in mano

"Agente Clooney"-ricambia lui con un cenno al capo regalandomi un suo sorrisino

"C'è stata una rapina alla statale 12,la squadra dell'agente Clooney, andrà lì a verificare il tutto"-dice lui impartendo ordini già di mattina e lanciandomi un occhiatina

Annuisco.
Mi dirigo verso il mio ufficio cercando di radunare la squadra
Mi siedo sulla mia scrivania cercando di contattare qualcuno ma su di essa noto alcuni fogli lasciati dal Maggiore.

Agente Trisha Colton
Assente

Agente Looks Happy
Assente

Agente McCherry Scott
Assente

Agente Prish Oriago
Assente

Ma che diavolo?
Tutta la squadra è assente!

Mi alzo dalla scrivania e mi dirigo a passo spedito nell'ufficio del Maggiore.

Busso,come è mio solito fare

"Avanti"-mi risponde in pò scocciato,come se lo avessi interrotto nel bel mezzo di un discorso importante

"Buongiorno Maggiore"-saluto entrando nella stanza

"Ti prego,chiamami Lex,odio i formalismi"-mi risponde lui mentre si passa una mano in faccia e sulla nuca pelata con fare sarcastico

"Bhe,allora Lex,ho notato dei fogli sulla mia scrivania.
In che senso tutta la mia squadra è assente?"-chiedo cercando mantenere la calma

"Gli agenti hanno avuto dei problemi.
Trisha Colton ha dei problemi in famiglia.
Looks Happy ha dei problemi di salute come gli altri agenti che oggi non sono potuti essere qui con noi"-dice diretto cercando di non guardarmi

"E come dovrei andare a prendere da sola quei ragazzi che stanno rapinando il negozio della statale 12?"-rispondo io mettendomi le mani dietro la schiena con il mio solito fare arrogante

"Che c'è Giorgia,ti stai rammollendo?
Credi di non poter prendere quei 4 mascalzoni da sola? Ma posso farti accompagnare da un Babysitter,se vuoi"-mi dice lui guardandomi e prendendo la cornetta del telefono e facendo un rapido numero

"Certo che posso farcela.
E no, Lex sai meglio di me non mi sto rammollendo"-rispondo a tono

"Bene allora,quella è la porta.
Sai sono molto occupato in questo momento"-dice indicando prima la porta e poi il divano che si trova di fronte la sua scrivania

Mi giro verso il divano.
Non mi ero accorta che ci fossero persone qua dentro,forse ero troppo occupata a voler fare una romanzina al mio capo e di conseguenza non mi sono resa conto che c'è un bellissimo ragazzo vestito con la divisa della polizia maschile che mi sta squadrando dalla testa ai piedi,ma ora che lo guardo bene non sembra molto sereno ha un cipiglio arrabbiato negli occhi,se lo conoscessi direi che è incazzato nero,ma siccome non ho la minima idea di chi sia mi limito a salutare con un cenno al capo ed ha domandare scusa.

"Lei ti piace?"-sento dire quando sono fuori dall'ufficio

"Sta zitto e mangia"-gli risponde il mio capo quando quel ragazzo scoppia in una risata

Mi dirigo verso il mio ufficio a passo spedito.
Prendo la pistola e tutte le munizioni,le deposito nel gilè pieno di tasche.

"Aspetta Giorgia"-mi ferma Lex prendendomi per un braccio quando sono fuori l'edificio

"Devo andare alla statale 12 sennò scapperà qualche morto,ho saputo che sono anche armati"-dico con il fiato corto per la piccola corsetta che ho fatto inviando a dire in fretta quel che mi deve dire

"Ti accompagnerà lui"-dice indicando il ragazzo di prima

"Ciao,sono l'agente Riley"-dice con un cenno al capo e con il casco in mano

"Agente Clooney, Lex posso parlarti?"-mi presento ed in seguito avvicinandomi al mio capo per un braccio per far si che l'agente Riley non ci senta

"Certo"-mi risponde lui con un sorriso

"In privato"-dico quando capisco che non si smuoverà da lì

"Posso farcela benissimamemte da sola"-gli dico quando credo che siamo abbastanza lontani da quel ragazzo

"Senti Giorgia, è una lunga storia.
Andrai con lui punto e basta."-mi dice lui arrogante

"È un ordine"-mi dice lui con tono autoritario quando sbuffo.

Rimango a bocca aperta e con gli occhi sgranati.
Lex non si è mai permesso di parlarmi in questo modo.
Anche se non lo dò a vedere,ci sono rimasta male.
Ci conosciamo da un sacco di tempo e non ha mai usato questo tono in mia compagnia.

Annuisco dirigendomi verso l'agente che mi dovrà accompagnare.

"Vedi di non farla innamorare"-gli dice il mio capo all'orecchio pensando che io non lo senta

"È tutta tua!"-gli dice lui in cambio mettendo le mani avanti

"Vogliamo andare?"- già mi girano i coglioni

"Andiamo con la mia moto"-mi dice lui quando sto salendo sulla mia

"La missione è mia e decido io qualsiasi cosa"-dico con un tono che non permette risposta

"Si ma Lex,mi ha detto che guidi come una lumaca quindi saliamo sulla mia moto"-continua lui imperterrito

Sbuffo e prendo le chiavi della mia moto per metterle dentro la tasca.

Mi avvicino a lui che nel frattempo mi ha passato un casco.

"Vuoi una mano?"-mi dice quando capisce che non riesco ad affibbiare la cinta

"C'è la posso fare"-dico io quando finalmente riesco a mettere il casco abbassando anche la visiera

"Ti consiglio di aggrapparti a me se non vuoi volare"-dice lui quando mette in moto e fa sgommare le ruote della moto

"Non c'è ne bisogno"-dico io facendo sembrare che non abbia paura di niente

"Ok"-mi risponde solamente

"Oh cazzo"-urlo in sussurro quando parte a tutta birra.

Inconsapevolmente metto le mie braccia intorno al suo corpo muscoloso e fasciato con la divisa della polizia.

Le mie mani si vanno a depositare nella sua vita dove percepisco i suoi addominali.

La mia guancia destra si poggia sulla sua schiena,visto che sono troppo bassa per arrivare alla spalla sinistra.

"Ti avevo detto di tenerti stretta"-dice lui vittorioso quando scende dalla moto e toglie il casco

"Hai guidato letteralmente come un ottantenne ubriaco fradicio che non ci vede perché è miope.
Ma cosa ti è saltato in mente?
Ci volevi entrambi morti?
Tu. sei. pazzo."-dico facendo fuoriuscire tutta la mia preoccupazione e sbraitando peggio di una ragazza nel bel mezzo delle mestruazioni.

Mi levo il casco e prendo la visiera che, stranamente, oggi ci hanno dato.

Con ancora il fiato corto e il respiro irregolare prendo la pistola e mi introduco nel negozio.

Appena sorpassata la soglia della porta mi ritrovo con 5 pistole puntate alla testa.

Mr. Policeman || Jake Riley Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora