capitolo 3

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"stavi per investire un opossum?"-mi domanda lui scendendo dalla mia amata moto e togliendosi il casco

"Non stavo per investire un opossum!
Quell'essere è spuntato dal nulla!
Ma da quanto tempo ci sono gli opossum in Georgia?"-domando io divertita gesticolando tantissimo mentre mi tolgo il casco e prendo le chiavi della moto

"Da sempre?"-mi risponde lui con un sorriso mentre entriamo dentro l'ospedale

"Zitto e ascolta"-dice una donna ad uomo riferendosi ai bambini che stanno cantando sotto lo sguardo attento dei presenti

"Saranno loro?"-mi domanda Jake avvicinandosi pericolosamente al mio orecchio

"Penso di si"-dico girandomi verso la sua direzione riferendomi agli ordini dati dal capo federale

Mossa astuta ma sbagliata.

Quando mi giro le nostre labbra si sfiorano.

Subito Jake si ritrae al contatto che abbiamo avuto,come se avesse avuto una scossa elettrica o qualcosa del genere.

"Scusa"-dico inumidendomi le labbra con il viso che va a fuoco

"Lasciamo perdere"-ecco,adesso sembra di nuovo di cattivo umore

Sbuffo,non è combino una giusta.

Né con gli uomini né con nessun altro.

"Seguitemi Bambini!"-dice quella che dovrebbe essere la maestra mentre richiama amorevolmente i suoi alunni

"Mi dispiace signora,non posso farla passare"-ci dice un dottore con la mascherina e i guanti quando la classe si stava dirigendo verso la porta scorrevole

"C'è qualche problema?"-ci avviciniamo io e Jake

"Si,non potete uscire.
Nessuno può farlo."-ci dice il dottore mentre chiude ermeticamente le porte

"Che cosa vuol dire?"-gli domanda Jake già su tutte le furie

"Vi invito a stare a 2 metri di distanza ed a prendere mascherine e guanti."-continua lui impartendo ordini

"Ci può spiegare meglio?"-dico io mettendo una mano nel petto di Jake inviatandolo a calmarsi

"Venite con me"-ci dice soltanto mentre si dirige verso una stanza

"Dovremmo fidarci?"-mi domanda Jake prendendo il mio braccio

"Non dovremmo ma non abbiamo altra scelta"-gli dico io li liberandomi con uno strattone dalla sua presa ferrea

Il dottore appena giunti in quello che sembra il suo ufficio accende la Tivù.

"Non credo che io riesca a spiegarvelo a parole quindi, guardate il telegiornale"

" Purtroppo Grand parte della Georgia è stata colpita da un virus letale.

Non abbiamo molte informazioni utili per aiutare la popolazione.

L'unica cosa che possiamo fare è contenerlo.

Un pezzo della Georgia è stata rinchiusa nel cordone.

Al momento ci sono i miei uomini che stanno sbarrando le strade e non permettono a nessuno di entrare o di uscire.

Tutte le persone che tenteranno la fuga saranno ripagate con una morte veloce ed indolore.

Il cordone è ufficialmente chiuso." -finisce di fare il discorso la Lommers

"Un virus?"-ci dice la donna, esattamente la maestra di quei bambini

"Si,non sappiamo molto ma sia io che i miei colleghi stiamo cercando già una cura"-dice il dottor Cannetters mentre cerca di rasserenarci

"Brutto bastardo"-sento Jake dire mentre esce dalla stanza

Subito lo seguo,lo conosco da poco ma posso benissimamemte dire che quest'uomo ha dei problemi a controllare la rabbia.

Appena arrivo nel posto in cui è andato lo trovo al telefono,girato di spalle.

È incazzato,questo è poco ma sicuro.

"Sono dentro il cordone Lex.
Sono nell'aria di contagio." -dice infine chiudendo la chiamata

"Che ci fai qui?"-mi ringhia contro

"Sono qui per informarti che ci sono dei bambini in questo luogo,proprio nella stanza accanto.
E non vorrei che tu faccia vedere loro l'uomo rude che sei!"-gli spunto contro

"Io non sono rude!"-mi urla contro

"E invece è quello che stai cercando di fare credere!"-cerco di fargli capire qualcosa in quella zucca vuota che tiene.

"Poco fa stavi parlando con Lex?"-dico cercando di allentare la tensione tra noi due dentro questa stanza

"Ora mi spii anche?"-continua lui inveendo contro di me

"Lex,non c'entra niente!
Non sapeva del virus e poi non è stato lui a dirci di venire qui in ospedale!"-cerco di difendere in qualche modo il mio amico

"Hai ragione. È tutta colpa tua!"-dice puntandomi un dito contro

"Ma che cosa!"-dico stremata mentre le mia braccia cadono lunghe per i fianchi

"Perché non ci ho pensato prima!"-dice lui continuando a parlare sopra di me

"Ok tu stai dando di matto"-dico io constatando che è impazzito

"Rifletti.
Sabine Lommers ci ha detto di andare in missione in ospedale.
Il nostro amico Lex,non c'entra proprio un bel niente!"-dico io cercando di capire le circostanze

"Volete smetterla di buttare voci?"-dice la donna di prima incrociando le braccia sotto il seno con fare arrabbiato

"Si, scusaci"- dice Jake

Jake che si scusa?
Lo conosco da qualche ora ma posso dire che non sembra il tipo che si lascia addolcire facilmente.

" E tu sei.."-chiede lui curioso

"Io mi chiamo Katie,Katie Frank"-dice la ragazza presentandosi ed in seguito aggiustando la sua camicetta leggermente fuori posto ed inseguito facendo abbassare un pò la gonna andata troppo sopra il ginocchio

Wow,amica sembra che tu non abbia mai visto un bel ragazzo in vita tua- mi ritrovo a pensare facendo sguinzagliare lo sguardo tra i due ragazzi persi in una specie di loop temporale

Lex aveva ragione!
Questo ragazzo è in grado di fare rimbambire tutte le ragazze che si trovano per la strada!

Mr. Policeman || Jake Riley Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora