Capitolo 14

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Dopo un bel po' di tempo mi svegliai. Presi il telefono per vedere l'orario. Erano le 8:20. Sul comodino notai una piccola scatolina senza coperchio in cartone. Dentro c'era un biglietto

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ehy ciao. scusami, ho sbagliato. non riesco a perdonarmi io, figurati tu. mi spiace per la botta che hai preso. non ti voglio costringere a parlare, dimmi tu quando te la senti. tra 2 minuti, tra 2 mesi o mai più. riprenditi. so che non vorrai vedermi ma scusa. scusa per tutto. parliamone quando te la senti. ciao Lara e scusami ancora.
                                                     Jorginho
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Una lacrima bagnò il foglio. Dentro la scatola c'era il bracciale, il nostro bracciale. Era stato carino a farmi questa sorpresa, ma mi ha illuso, mi ha tradito. Mi sento una merda ora. Cado a pezzi. Mi fidavo di lui. Fa male sapere che la persona che ti ha tradito è quella di cui ti fidavi di più. Sto passando quello che ho passato qualche anno fa. No ti prego. Non di nuovo.

Dopo 30 minuti arriva l'infermiera che bussa alla porta. Le dico di entrare e vedo la colazione arrivare. Non volevo mangiare. Mi asciugo velocemente le lacrime e lascio il bracciale sul comodino insieme al foglietto. Non volevo indossarlo. Non ora.
I: "buongiorno, come sta? ecco la sua colazione"
Lara: "grazie, non ho fame"
Avevo lo stomaco pieno di dolore e tristezza, il cibo mi avrebbe fatto solamente vomitare.
I: "ho già capito, la prego, mi guardi. La devo aiutare?"
Lara: "no grazie, non mangio"
I: "la prego... vuole qualcuno? devo chiamare qualcuno?"
Iniziai di nuovo a piangere. Non sapevo cosa rispondere. Mi tremavano le mani ed gambe. Stringevo il lenzuolo per calmarmi.
Lara: "si...si... Jorginho, mi può chiamare Jorginho per favore?"
Perché ho detto il suo nome? Perché? Sono ridotta così per colpa sua e lo chiamato per risolvere il problema?
Lara: "aspetti! Gli dica di venire, ma non voglio parlare di quello che è successo"
I: "devo digli questa frase?"
Lara: "si, non si preoccupi. Lui capirà"
Intanto la colazione era vicino al letto.

Jorginho's pov
Dopo un po' vidi l'infermiera uscire.
I: "scusatemi, la signorina mi ha chiesto di fare entrare un certo Jorginho, però mi ha detto di non voler parlare di quello che è accaduto"
Mi alzai di scatto. Mi aveva chiesto di entrare, ma non voleva parlare. Chissà cosa vorrà dirmi o fare.
Jorginho: "grazie mille, vado subito da lei"
Prima di aprire la porta l'infermiera mi afferra per la camicia della sera prima, avvicinandomi a lei.
I: "non vuole mangiare"
A quelle parole rabbrividii. Sapevo quello che aveva passato. Ci sta ricadendo, non posso permetterlo.

Lara'S pov
Vidi la porta aprirsi piano piano. Lo vidi entrare, con un viso neutro che esprimeva dispiacere. Si è avvicinato non troppo al letto. Mi ha guardato. L'ho guardato. Ci guardavamo negli occhi. Lui era lì, davanti a me, impalato e teso mentre tremava. Io cercavo di trattenere le lacrime. Perché mi ha fatto questo? Perché? Cosa ho sbagliato? Davvero me lo merito?
Una lacrima arriva alla guancia. Lui distoglie subito lo sguardo e si gira di spalle.
Jorginho: "scusami non riesco a guardarti, ti ho ridotta io così" anche lui piangeva, si sentiva dal tremolio della sua voce.
Lara: "perché? Perché Jorginho? Jorginho perché? Non sei tu" il mio pianto iniziava a farsi più forte. Quasi gridavo. Lui era ancora di spalle.
Jorginho: "Lara, io posso spiegarti tutto"
Lara: "scusami, ho iniziato io, non voglio parlare ora, non riesco a sentirti"
Senti un dolore improvviso alla pancia e mi piegai in avanti facendo un po' di rumore. Lui si girò di scatto.
Jorginho: "ehy Lara stai bene?"
Lara: "ehm... no... cioè si si...sto bene"
In quel momento girò la testa e vide la colazione intatta.
Jorginho: "Lara sono un coglione, non ti chiedo di perdonarmi qui, così, dal nulla, senza darti spiegazioni, ma cu tengo a te, tanto, ti prego puoi mangiare? Ti posso aiutare?"
Era stato carino a dirmi ciò.
Come puoi non amarlo, sicuramente c'è una spiegazione a tutto.
Non lo so, ma so di tenerci, non posso però stargli vicino sapendo che mi ha fatto del male, mi ha illusa. Mi aveva promesso di non farlo.

Lara: "non ho fame"
Stava iniziando a piangere.
Jorginho: "ti prego Lara mangia, ti aiuto io. Non ti dico di farlo per me, ma fallo per tuo padre, i tuoi amici e te stessa. Sai quanto vali e quanto sei importante. Non provocarti altro dolore, fallo per te"
Lara: "ok... va bene... solo un po'"
Jorginho: "si Lara, solo un po' alla volta piano piano"
Lo vidi prendere il vassoio con la colazione.
Non so che stavo facendo: mi stavo facendo aiutare da lui, che mi ha tradita, ma è l'unico che riesce ad aiutarmi veramente.
Ehy Jorginho, fatti capire ogni tanto, così mi farai andare fuori di testa.

amori in campo// Jorginho <3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora