È finalmente arrivato il giorno della semifinale Italia-Spagna. Eravamo già arrivati a Wembley la mattina stessa. Nessuno ci credeva, nemmeno in ragazzi, che erano carichissimi e gasatissimi. Io inizio a prepararmi indossando dei pantaloncini bianchi e la maglia della nazionale, con il numero del mio brasiliano preferito. "Ei Lara mi puoi accompagnare in camera così mi preparo anch'io?" Mi chiede bella e io accetto. Entrate in camera notiamo un pacchettino sul letto di bella con un biglietto
________________________________ ei bella, ti ho lasciato un pensierino, spero di vederti con questa addosso sta sera. Sappi che ti penserò per tutta la partita e vederti con quella maglia mi caricherebbe ancora di più. A dopo, spero ti abbia fatto piacere
spina ________________________________ Bella scartò il pacchetto ed era la maglia della nazionale con il suo nome.
Bella's pov: non potevo crederci: spinazzola 4. Io. Avevo. La. Sua. Maglia. Perché. Lui. Me. La. Aveva. Regalata. Non so se il concetto vi è chiaro e ese si percepisce la mia emozione. Saltai di gioria e vidi Lara ridermi in faccia "tanto non potrò mai conquistarlo" disse imitando la mia voce. "Che carino che è stato, certo che la indosso." E subito tolsi quella che avevo e indossai la sua. La guardai per bene ed era veramente bellissimo avere il suo nome sulla schiena.
Lara's pov: Le brillavano gli occhi, era così contenta. Dopo un po' di tempo scendemmo e visto che i ragazzi erano già al campo, decidemmo di raggiungerli con un taxi.
Arrivate allo stadio ci sedemmo nei nostri posto assegnati: eravamo poco sopra la panchina degli azzurri, e questo ci permetteva di spronarli ancora di più. Dopo qualche minuto iniziamo a vedere le due squadre entrare.
Spina pov's: Iniziamo ad entrare nel campo, e tutti i miei compagni iniziano a caricarsi grazie agli urlo azzurri presenti nello stadio, del calore che i tifosi trasmettevano. Io no. Ero concentrato nel cercare una persona. L'unica che avrei voluto vedere. Ci mettiamo in fila in attesa dell'inno e continuo a cercala. Eccola. È lì con i suoi meravigliosi capelli mossi, il sorriso raggiante che la contraddistingue e la mia maglia. Si era messa la mia maglia. Mi guarda e sorride. Alza le mani a forma di cuore e si gira, indicandomi il mio cognome sulla sua maglia. Mi tremavano le gambe ed era bellissimo vederla con la mia maglia. Le mando un bacio con alla mano e mimo un labiale "sei bellissima". Non ero sicuro avesse capito cosa avessi detto, ma a quanto pare si perché qualche secondo dopo la vedo con le mani intorno la bocca per amplificare il suono e sento un urlo "tu di più". Le sorrisi involontariamente. Come potevo resistere ad una ragazza così pura?
Lara's pov: Inizia la partita ed è inutile descrivere l'ansia che comincia a salire. Il primo tempo termina 0-0, con varie iniziative pericolose provenienti da entrambe le squadre. Con l'inizio del secondo tempo, le cose iniziano a cambiare. Verso il 60' chiesa riceve la palla e segna. "VAI CHIESA CAZZOOO" urlo come una deficiente e bella si unisce a me. Continua ad andare bene grazie ad altre occasioni fornite da Federico, che cerca la sua doppietta senza risultato. I problemi iniziano all' 80': goal di Morata. "Porco due" l'unica cosa che esce dalla mia bocca. Questa non ci voleva. Terminiamo i 90' 1-1. Si va ai supplementari. "Cazzo che ansia" esclamò bella alla fine del primo tempo dei supplementari. "Vi prego segnate che non c'è la faccio più".
"E niente. Si va ai rigori" dico io sconsolata e ansiosa. I rigori sono una di quelle cose che odio e non riesco a vedere. È così ansioso il momento dei rigori che non lo reggo. Inizia l'Italia a tirare con locatelli. "VAII Locaaaa" urlo a squarciagola. Ma niente. Parata. È il turno di Dani Olmo. Alta. Siamo ancora 0-0. "Forza ragazzi" urla papà dalle panchine. So quanto vale questa semifinale per lui, lo staff, tutti i ragazzi e tutta Italia. Calcia Belotti. SEGNA. Calcia moreno. Segna pure lui. 1-1. È il turno di Bonucci, che ci porta 2-1. Ma Alcantara recupera subito con un 2-2. È il turno di Bernardeschi. "VAI FEDE" urla bella, e a quanto pare le urla sono servite a qualcosa perché la palla entra in rete e arriviamo 3-2. È il turno di Morata. Cazzo. Morata ci fa fuori. Da un calcio ma gigio la para. "CAZZO GIGIO VAI". Adesso basta un gol per vincere. Un azzurro deve segnare. E l'ultimo rigorista era Jorginho. Sbarro gli occhi. Immagino il peso che deve sostenere. Lo fisso tutto il tempo mentre lo vedo sistemare il pallone sul dischetto. Poi si gira e mi sorride. "Vai jo, forza amore" sussurro tra me e me. L'arbitro fischia e jorge può tirare il suo rigore. Un silenzio tombale nello stadio fino a quando Unai Simon viene spiazzato da jorge che segna e porta l'Italia in finale. Io e bella scattiamo in piedi e ci abbracciamo. Subito dopo scendiamo giù dai ragazzi per raggiungerli e vedo jorge che corre verso di me mi bacia con foga. Era un bacio ricco di amore, sfogo, ansia, gioia, felicità e questo mix di emozioni mi fa scappare un sorriso. lara.mancini
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bella_.haustin
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spazio autrice: eiii eccomi. Vedo che la storia ha perso moltissime visualizzazioni, ma non per questo non continuerò a farla. Spero che a quelle poche persone che la stanno leggendo stia piacendo, quindi se potete lasciatemi una stellina e un commento.❤️