Capitolo 15

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Si avvicinò con il cucchiaio pieno di yogurt. Ero indecisa se mangiarlo o no. Senza girovagare troppo nella mia testa mi avvicinai al cucchiaio e ingoiai il tutto in un momento.
Jorginho: "brava, dai continua" mi lasciò una carezza sulla mano. Nulla di più. Era agitato, non sapeva bene come comportarsi. Mi piaceva il fatto che rispettasse la mia decisione di non parlare per ora.
Nel giro di 20 minuti avevo finito il barattolo di yogurt alla fragola e il muffin.
Lara: "ho finito, l'ho fatto, ce l'ho fatta"
Jorginho: "sei stata brava e determinata, tuo padre sarà fiero e orgoglioso di te"
Lara: "penso che anche la me del passato sia fiera di me, più di chiunque altro"
Rimasi un po' in silenzio ripercorrendo tutto ciò che avevo passato. Dalle minacce di morte al finire in ospedale dove appena un filo, un misero filo mi ha tenuto legata alla vita. A breve si sarebbe spezzato.

Lara: "grazie comunque"
Jorginho: "non ho fatto niente e scusami ancora. È l'unica cosa che riesco a dire, riprenditi, poi parliamo, se te la senti"
Una sua lacrima bagnò il lenzuolo.
Jorginho: "io esco, non riesco a vedere quello che ti ho fatto"
Aprí delicatamente la porta e poi uscì, guardandomi per un momento.

*il giorno dopo*
Dopo ieri all'ora di colazione non ho più visto Jorginho. Un po' ho sentito la sua lontananza.
Comunque i medici hanno fatto tutti gli accertamenti: la ferita non ha provocato nessun danno a qualche organo e meglio così, oggi posso uscire e tornare in hotel.
Mio padre prese la sacca che aveva preparato al volo con le cose principali mente io portavo la mia borsa. Dentro ci misi il bracciale e il foglietto dati da Jorginho. Ogni volta che rileggo quelle frasi piango, come se non ci fosse un domani.
Indossai lo zaino e andammo in macchina.
Lara: "papà, potrei andare nell'altra stanza con fede, Ciro e Nico? Non mi va per il momento di stare con lui"
RM: "certo amore, ma parlaci, fidati"

Quelle parole mi risuonavano nella testa. Non potevo pensare ad altro. Una volta arrivati in hotel c'era spina sulla porta che mi abbraccia forte.
Leo: "mi sei mancata Lara"
Lara: "anche tu spina"
Una volta staccati iniziò a parlare.
Leo: "ho già spostato tutto, mi ha avvisato tuo padre per messaggio"
Lara: "grazie Leo, e lui come sta?"
Mi sorse spontanea quella domanda.
Leo: "non meglio di te. Quando hai intenzione di parlargli?"
Lara: "non lo so"
Leo: "nessuno riesce a vedervi così. Lara ascoltalo, ti prego."
Mi prese il viso e mi baciò la fronte.
Lara: "lo farò Leo, lo farò"

Vado a salutare gli altri. Dopo averli abbracciato tutto vedo Jorginho. Accenna un sorriso e alza la mano salutandomi piano. Era imbarazzato, si vedeva, come il giorno prima in ospedale. Riuscivo a percepire il suo disagio. Accenno anche io un saluto un po' dispiaciuta.
Salgo sopra in stanza di fede, Nico e Ciro, accompagnata da Nico che portava la sacca presa da mio padre.
Nico: "ah Lara, dormirai al posto di fede, lui verrà da noi" disse, mentre era intento ad aprire la porta.
Lara: "ok va bene, nessun problema"
Su un letto singolo c'era la mia valigia, chiusa. Posai tutto e iniziai a disfare la valigia, un po' pensierosa. All'improvviso vidi una cosa. La maglia di Jorginho, quella maledetta maglia. La avvicinai al mio viso. Ne sentii l'odore: aveva ancora il suo profumo. Le lacrime bagnarono le mie guance e la sua maglia. La riposi nel cassetto del scomodino vicino al letto.

Sono le 19:00. Tra 30 minuti dovevo andare dagli altri per la cena. Ora sono in camera, sdraiata su un fianco, ad osservare il cielo e gli alberi che si intravedono dalla finestra. Non sapevo quando potergli parlare, ora ci sto ancora troppo male. E poi, mi dovrei fidare di quel che dice? Non lo so, non ci voglio pensare.

Sento un rumore e mi giro di scatto, vedo Ciro entrare.
Ciro: "ehy, tutto ok?"
Lara: "non tanto"
Ciro: "ti prego Lara non perderlo, ti ama veramente, ascoltalo"
Lara: "Ciro come posso sapere di non esser più tradita, come posso essere sicura di non rimanerci di nuovo di merda?"
Iniziai a singhiozzare e mi buttai tra le sue braccia.
Lara: "perché capitano tutte a me Ciro? Cosa ho fatto di male? Non ho già sofferto abbastanza?"
Ciro: "ehi ehi tranquilla si risolverà tutto, fidati di me"
Mi strinse ancora più forte.
Ciro: "tu promettimi di parlarci però ok?"
Lara: "va bene, te lo prometto"

La serata fu normale: andai a mangiare con Ciro e non guardai minimamente Jorginho. Solo per un momento i nostri sguardi si incrociarono, entrami dispiaciuti.
In camera dormire non fu facile. Pensavo costantemente a lui. Riuscii a dormire solo dopo aver pianto, stanca dalle lacrime.

Spazio autore
ehyy come va? Sono in vacanza, per questo ho rallentato nel pubblicare. Invianti speriamo si risolva tutto.
Baci, vi amo <3

amori in campo// Jorginho &lt;3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora