Parte 1

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POV'S SARA
Era una Domenica piovosa. Mi svegliai con il dolce rumore della pioggia in sottofondo che mi cullava. Guardai lo schermo del mio cellulare, erano le 6:53. Era presto e così decisi di approfittarne per uscire, così da poter visitare la città in cui avrei passato 1 anno. Mi feci una doccia veloce,e, subito,presi un ombrello ed uscii di casa. L'autunno era arrivato e si stava proprio bene. All'improvviso mi squillò il cellulare, era mia madre:"Mamma, ciao".
"Sara, piccola mia, come stai?"
"Bene, voi?"
"Bene, sai, ci manchi molto"
" Anche voi mi mancate"
" L'Italia sarà sempre casa tua, lo sai?"
" Si mamma, perché me lo stai dicendo?"
"Nulla... solo non dimenticare le tue radici"
" Come potrei"
Arrivati davanti ad un piccolo bar, vidi un gatto:"Mamma, ti richiamo dopo, ciao". Appena il gatto mi vide, andò in una stradina ed io lo seguii . Lì vidi una ragazza, piena di cicatrici, matida di sudore. Stava affrontando un ragazzo. Vidi che le stava per dare un colpo e, quindi, feci un passo in avanti, ma una persona mi tirò indietro e mi sussurrò all' orecchio:
"Ferma qui"
" Ma quella ragazza..."
" Non preoccuparti, lei è nata per questo. Piuttosto, tu chi sei?"
" Mi chiamo Sara, tu chi sei?"
" Piacere Sara, io sono Jake.La ragazza che vedi combattere è Jinny."
"Ma... perché stanno combattendo?"
" Beh, vedi, quel ragazzo, in realtà, è un demone."
"Ma i demoni non esistono."
" Questo è ciò che ti fanno credere."
La ragazza sferrò un calcio al demone-ragazzo che cadde, dopodiché estrasse un piccolo pugnale in oro e lo infilzò nel cuore, poi il demone-ragazzo divenne polvere.
"Allora era davvero un demone!"
"Sì."
Guardai l'ora: erano le 7:24.
"Cavolo, devo andare. Addio Jake."
"Wowowo, dove pensi di andare? Ora che sai la verità non potrai cavartela così facilmente" disse Jinny.
" Cosa intendi dire?" chiesi, impaurita.
"Intendo dire che sarai processata."

Non riuscii a rimanere calma ed, allora, iniziai a correre via. Corsi il più veloce possibile, ma, vidi che entrambi mi stavano inseguendo. Jinny era veloce, molto più veloce di Jake. Corsi per tanto tempo, fino a quando non fui sfinita. Caddì. E poi... il buio.

Mi risvegliai in un letto. Subito mi alzai e corsi fuori dalla stanza in cui mi trovavo. C'era un viavai di persone, le quali erano talmente occupate da non accorgersi di me. Mentre cercavo l'uscita dell'edificio mi imbattei in Jake che, per fortuna, non mi vide. Corsi fin quando non entrai in una stanza. All'improvviso sentii una voce:"Lo sai che è vietato venire qui a chi non è autorizzato?"
Io lo guardai sbalordita. Dopo che mi vide disse:" Oh diamine, tu sei la raga-."
"Shhh." Lo zittii io coprendogli la bocca con la mia mano.
"Ti prego, non dire nulla. Altrimenti sarò processata."
"Va bene..."
"Puoi dirmi dov' è l'uscita più vicina?"
"Vieni, ti accompagno io. Ah, comunque, io sono Kay."mi disse il ragazzo, sorridendomi.

Attraversammo un corridoio, mentre io continuavo, fortunatamente, ad essere ignorata dalla gente. Dopo circa 10 minuti, finalmente, mi ritrovai di nuovo fuori.
"Ti ringrazio, Kay. Ah, comunque, io sono Sara."
Il ragazzo mi sorrise di nuovo e disse:"Figurati, ma ora vai via. Potrebbero vederti."
Così me ne andai.
Corsi fino a casa.

La portatrice di luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora