Hell on Earth

4

Ryan

Luke mi saluta mentre imbocca la strada opposta alla mia, per tornare a casa.

Sospiro e porto il braccio al petto. Il polso è così dolorante che a malapena riesco a muoverlo. È tutta la mattinata che la mia pelle passa dal freddo ghiaccio del metallo all'improvviso calore. Ho la pelle super sensibile in quel punto.

"Quello chi era?"
Sussulto alla voce alle mie spalle.
Riconosco immediatamente di chi si tratta, perciò non mi volto.
Alla luce del sole mi sento più spavaldo, meno impaurito.

Non rispondo e continuo a camminare, noncurante dei passi pesanti che mi seguono.
"Ryan, ti ho fatto una domanda" insiste lui.
Alzo gli occhi al cielo.
Per essere uno dei demoni principali, è abbastanza infantile. Possiede innumerevoli poteri, potrebbe devastare qualsiasi cosa, e si limita a vivere come un normale umano e a inseguire me, un ragazzino qualunque? Qui c'è qualcosa sotto.

"E io non ti ho risposto" replico, abbastanza stizzito.
Cambio lato della strada, decidendo di costeggiare il bosco. L'ombra degli alberi mi offre un lieve sollievo dai raggi bollenti.
Sto iniziando a sudare e non credo sia tutta colpa della temperatura.

"Sei solo un ragazzino prepotente" sento sussurrare al mio orecchio.
Mi immobilizzo, non aspettandomi una vicinanza così improvvisa.
Il suo fiato caldo si abbatte sulla mia nuca.

Deglutisco rumorosamente, mandando giù il nodo formatosi in gola.
Avere Asmodeo così vicino non mi fa piacere.
Sapere che un essere mostruoso è ossessionato da me non mi tranquillizza per niente.

"Dimmi chi era quello" insiste.
Percepisco il calore del suo petto contro la schiena. Mi ritraggo e decido di voltarmi, guardandolo per la prima volta dopo ieri.

Rimango folgorato per la seconda volta.
Vederlo alla luce del giorno è ancora più sconvolgente. Posso notare dettagli che ieri non ho colto, come la mascella ben definita, il labbro superiore leggermente più carnoso e una sfumatura di marrone nelle iridi scure.

Oddio, può qualcuno di così abominevole essere altrettanto bello? Fa quasi male guardarlo.

"Un mio amico, d'accordo?" Rispondo, sperando non abbia notato il mio piccolo momento di dispersione.
Perché nessuno mi ha mai messo in guardia su quanto sarebbe stato difficile sopportare la bellezza di un demone?

"Magari lo è per te, ma fidati, quello lì ha ben altro che l'amicizia in mente".
Sgrano gli occhi e scuoto la testa.
"Ma cosa stai dicendo? Prima di tutto Luke è etero, ha una ragazza, ma soprattutto ci conosciamo da bambini, che cosa disgustosa!"
Arriccio il naso, immaginando come possa essere stare con Luke.

Assolutamente non è il mio tipo, ma anche se lo fosse, non proverei ugualmente nulla.
Anzi, al momento la mia voglia di provare qualcosa per qualcuno è pari allo zero. Il mio cuore solitario è felice così, ho già sofferto troppo in passato.

"Stai forse mettendo in dubbio la parola di un demone supremo?"
Sollevo il sopracciglio, guardando Asmodeo.
Non capisco se sia ironico o meno, dal viso non traspare nessuna espressione.

Tento di capire ancora un po', ma non riesco a decifrare cosa possa pensare.
Sbuffo.
"Senti, io vado a casa".

Gli do nuovamente le spalle.
Un forte calore mi attanaglia il polso, bruciandomi la pelle come se fossi vittima di un ferro incandescente.
Lancio un urlo e mi stringo il punto dolorante con l'altra mano, mentre delle lacrime di dolore mi inumidiscono gli occhi.

"Perché mi fai questo?" Ringhio verso Asmodeo, assicurandomi di guardarlo con tutto l'odio di cui sono capace.
Non pensavo fossi in grado di odiare qualcuno, ma questo qui mi fa uscire di testa.