Asmodeo
Osservo la piccola chiesetta in mezzo al nulla.
Si erge, malandata e quasi in rovina, tra alberi bruciati, sulla collina arida, dal terreno color ebano.Sorrido, pensando a quanto sia stato divertente distruggere ogni cosa, bruciare radure verdeggianti e contaminare ogni singolo corso d'acqua di questo piccolo villaggio.
I canti dei pochi fedeli rimasti, assieme all'atroce suono dell'organo, sgusciano fuori dalle molteplici vetrate rotte, dove fino a qualche settimana fa, erano ben visibili mosaici raffiguranti tutte quelle cazzate religiose.
Lascio che la mia schiena si appoggi al tronco di un albero e continuo a guardare l'edificio.
Mi chiedo il perché Lucifero non l'abbia ancora spazzato via, come ha fatto con tutti gli altri.
Chissà, magari ha uno scopo ben preciso, oppure è stanco di giocare con gli umani, come fossero pedine da scacchi, perciò lascerà sopravvivere questa infima congrega ancora fedele a Dio.È sciocco da parte loro crederci ancora. Hanno visto con i loro occhi che il male ha vinto, adesso regna sovrano sul mondo e il loro amato Dio è un giocattolo nelle mani del Diavolo, così come tutti i suoi perfetti e luminosi angeli.
Non ci sarà più il bene d'ora in avanti, e faranno meglio a capirlo e ad accettarci, prima di essere uccisi o peggio.Il canto cessa.
Capisco che la messa è ormai giunta al termine.
Lui uscirà tra poco, varcando le porte sgangherate per immergersi nella notte.Stasera, per la prima volta da settimane, sarà solo, senza la sua famiglia, rimasta a casa per la troppa paura.
Mentre ieri i miei demoni si divertivano per le strade del villaggio, dando addosso a chiunque non sia dalla nostra parte, la sua famiglia si è ritrovata coinvolta, perciò adesso non avranno il coraggio di uscire di casa per un bel po'.Ma lui è così diverso.
All'inizio di tutto questo casino dell'Apocalisse, è stato il primo a dichiarare apertamente di non volersi inchinare al culto del Diavolo.
Un po' mi infastidisce che non abbia paura di noi, ma la curiosità è molto più forte.
È per questo che da giorni e giorni lo pedino, seguo ogni sua mossa, partendo dalla mattina, quando esce sul portico per fare colazione con la sua sorellina, fino all'orario in cui va a dormire.Non capisco il perché della mia ossessione verso questo ragazzino, che non può avere più di sedici anni.
Dovrei vergognarmi, io, demone millenario, uno dei sette principi dell'inferno, secondo solo a Satana, che perdo la testa per un umano qualunque.Il chiacchiericcio della gente inizia a diffondersi.
Vedo le porte della chiesa aprirsi, ne esce un gruppetto, tra i quali riconosco lui.Guardo i suoi riccioli biondi, mossi dalla brezza notturna.
Gli si arriccia il naso, per via dell'odore di bruciato che aleggia sovrano da parecchio. È proprio il suo naso la cosa più buffa del suo aspetto, alla francese, piccolo e pieno di lentiggini sulla pelle chiara.La prima volta che l'ho visto ho creduto fosse un angelo. La sua bellezza ha tutti i requisiti per appartenere a uno di essi.
Se non fosse per la mancanza di ali, ci crederei ancora.Mi mordo il labbro mentre lo ammiro.
Sta sorridendo, non lo faceva da giorni. Probabilmente uno dei suoi compagni ha fatto una battuta divertente.Contemplo le labbra rosee e carnose, che si schiudono per lasciare spazio a una fila di denti bianchi e dritti.
Affondo le dita nella corteccia ruvida dell'albero. Ma devo aver usato troppa forza, dato che una parte di essa si sbriciola nel mio palmo.
Devo averti a ogni costo, Ryan.
Ryan
Do l'ultimo saluto ai miei compagni di chiesa, per poi incamminarmi lungo la stradina di campagna.
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Hell on Earth
Romancel'Apocalisse. Si è davvero abbattuta sulla Terra. Il Diavolo in persona ha preso il controllo dell'intero pianeta. Non resta che schierarsi dalla sua parte e chi non lo fa vive nella miseria più assoluta. Ryan è un ragazzo devoto a Dio, che pur...