Asmodeo
Metterei volentieri a tacere questo ragazzino insolente, ho in mente un milione di modi in cui potrei farlo e piacerebbero a entrambi.
Ryan si approfitta del sentimento che provo nei suoi confronti, perciò mi sfida, sicuro che non avrò mai la forza per punirlo sul serio.
Ma non sa che esistono altre punizioni molto più piacevoli.Arriverà il momento in cui le proverà, può starne certo.
Per il momento però, gli lascerò credere che può prendersi gioco di me."Dovresti sederti. Vederti in piedi mi mette a disagio".
Mi indica il bordo del letto, ma scuoto la testa.
"I miei vestiti sono bagnati, Ryan" gli ricordo, come se non fosse una cosa evidente.
Il problema si potrebbe risolvere se mi spogliassi, purtroppo non posso farlo.Scrolla le spalle.
"Siediti ugualmente, asciugherò con il phon dopo".
Contento lui...
Mi siedo accanto a lui e lo guardo dritto negli occhi.
Immediatamente si allontana, rifugiandosi dalla parte opposta del letto.
Ma questa volta intuisco che il suo distaccarsi non ha nulla a che fare con il non voler essere toccato. Anzi, si allontana proprio perché vuole che lo tocchi. Certe cose le so e dovrebbe rendersene conto anche Ryan stesso."Quindi, com'è che funziona per voi demoni?" Chiede lui senza perdere tempo.
In realtà non dovrei confessargli certe cose, ma ormai ci sono dentro totalmente e non posso tenere Ryan fuori.
"Il tempo per noi è relativo. Mille anni all'inferno equivalgono a una decina di giorni qui sulla Terra, perciò abbiamo imparato a non dare importanza a esso. Applichiamo questo concetto a tutto, anche all'amore. Ecco perché posso dire di essere innamorato anche se ti conosco da poco".Mi costa un grande sforzo esporre i miei sentimenti così, come se fossero bandiere, ma l'alternativa era andarmene e non ne avevo proprio voglia.
Ryan si porta le ginocchia al petto e mi osserva. Non riesco a decifrarce i suoi pensieri, dal viso non traspare nulla.
"Continua" dice soltanto.Sbuffo.
Mi stendo sul materasso, lasciando le gambe fuori.
Tanto vale mettersi comodi.
Incrocio le mani sul petto e guardo il soffitto. Sarà più facile parlare se non vedo Ryan."L'amore di un demone è eterno. Se ci viene spezzato il cuore, non guarisce, rimane rotto per sempre. In questo voi umani siete fortunati, potete amare più volte. Noi no".
Sospiro.
Pensare a queste cose mi fa sempre venire uno strano peso sul petto."Anche per alcuni di noi esiste un unico amore" ribatte Ryan, sembra leggermente risentito.
Scuoto la testa.
"Si ma in caso finisca, per quanto male stiate, prima o poi state meglio, riuscite ad andare avanti e a farvi anche una nuova vita. Un demone invece è segnato. La sofferenza non si attenua mai, anzi, peggiora con il passare del tempo. L'eternità diventa un incubo da cui non si può scappare. La nostra anima è persa per sempre e siamo condannati a provare un dolore dilaniante a vita".Smetto di parlare.
Mi concentro su una crepa sul soffitto. La fisso, sperando che possa distrarmi dall'orrenda sensazione di malinconia.
Non mi fa bene affrontare questo argomento."Perciò io sono responsabile di questo? Per colpa mia soffrirai per l'eternità?" Chiede Ryan. Il tono è colmo di orrore.
Sposto gli occhi su di lui. Ha un'espressione scioccata.
"Solo se mi spezzerai il cuore" rispondo semplicemente.
Sono certo che accadrà.
Ridurrà il mio cuore in minuscoli pezzettini."Non voglio spezzarti il cuore, Asmodeo!"
Scrollo le spalle.
Mi rimetto seduto e lo fisso.
Sembra sinceramente sconvolto, la cosa mi dispiace, non volevo addossargli una responsabilità simile, ma lui ha insistito."Non c'è rimedio, Ryan. Tu non mi vuoi e io non posso costringerti".
Dico ciò speranzoso che possa contraddirmi.
Ma non lo fa.
"Dovrà pur esserci un altro modo. Non posso essere colpevole di una cosa così tanto brutta!"Schiocco la lingua sul palato, innervosito.
Davvero non capisce che più parla così e più mi fa male?"L'unico modo sarebbe farti innamorare di me" dico, a mo' di scherzo. Chiaramente non è una cosa possibile, mi odia.
"Impossibile. Non riusciresti mai a farmi innamorare".Assottiglio lo sguardo e lo scruto.
Questa frase mi invoglia a dimostrargli il contrario, mi fa desiderare di cogliere la sfida che mi ha implicitamente lanciato.
"Dammi un mese e ti farò vedere che posso farcela".Fa segno di no.
"Non pensarci nemmeno. Un mese è troppo".
Sollevo le sopracciglia e ridacchio.
"O invece hai paura che avendo tanto tempo a disposizione possa farcela?" Insinuo in tono malizioso.
Non risponde e gira il viso per non dovermi guardare.
Ho sempre ragione."Allora una settimana" rilancio.
Non sono intenzionato a lasciar perdere. Prima di rinunciare definitivamente a Ryan voglio per lo meno provare a conquistarlo realmente.Lui si morde il labbro, un gesto che mi manda su di giri, ha una bocca così carnosa e invitante...
No.
Non mi distrarrò proprio adesso."Ma se non ci riesci mi lascerai in pace. Mi toglierai il braccialetto e scomparirai per sempre dalla mia vita. Intesi?"
Immaginare una cosa del genere mi provoca già un nodo in gola, ma se è questo che vorrà lo rispetterò.
Annuisco.
"Intesi"."Ah, ho anche delle condizioni".
Sorrido, divertito da tanta sfacciataggine.
Gli faccio cenno di continuare.
"Non mi toccherai, a meno che non sarò io a volerlo anche se ne dubito; non cercherai di convincermi a unirmi a te e ai tuoi demoni, ma soprattutto alla prima cazzata che fai sei fuori".
Okay, mi aspettavo di peggio.
Solo la prima condizione è davvero tosta.
Come farò a non toccarlo? Persino adesso sto compiendo uno sforzo sovraumano per tenere le mani a posto.Il suo profumo è ovunque, mi sta annebbiando il cervello e io non posso fare nulla.
"D'accordo, le accetto. Anch'io ho un'unica condizione: non fare lo stronzo. Cerca di collaborare anche tu, di partecipare alle miei iniziative e non trattenere quello che proverai".
Meglio avvisarlo, perché so già che potrebbe fare una di queste cose.Sembra rifletterci a lungo, infine annuisce.
"Si, credo mi vada più che bene. Ma adesso fuori dai piedi, ho bisogno di dormire" dice e si infila sotto le coperte.
Trattengo a stento un sorriso."Perciò la settimana inizia oggi?" Chiedo mentre mi alzo dal letto.
Ryan scuote la testa da sotto le lenzuola.
"Nah, facciamo domani. Oggi sono troppo stanco".Sospiro e mi massaggio le tempie.
Questo ragazzino mi farà saltare i nervi prima o poi."D'accordo, domani allora! Dormi bene" borbotto.
Attendo che mi risponda, ma non lo fa.
Mi avvicino alla finestra e salto giù, atterrando in giardino.Do un'ultima occhiata alla stanza di Ryan, dopodiché vado via.
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Hell on Earth
Romancel'Apocalisse. Si è davvero abbattuta sulla Terra. Il Diavolo in persona ha preso il controllo dell'intero pianeta. Non resta che schierarsi dalla sua parte e chi non lo fa vive nella miseria più assoluta. Ryan è un ragazzo devoto a Dio, che pur...